Brisighella: visita di un giorno a uno dei borghi più belli della provincia di Ravenna

Tra le verdi colline della valle del Lamone all’interno del Parco Regionale della Vena Romagnola si trova Brisighella, uno dei borghi più belli d’Italia e dell’intera Romagna. Brisighella si rinosce subito da lontano per via dei tre alti colli in gesso, su cui svettano inequivocabili gli altrettanti simboli del borgo: l’imponente Rocca Manfrediana risalente al XIV sec., il santuario della Beata Vergine del Monticino datato al XVIII sec. e la cosiddetta torre dell’Orologio risalente al tardo XIX sec.
Brisighella è stata l’ultima tappa del nostro viaggio on the road tra i borghi più belli dell’Italia centrale. Nell’arrivarci abbiamo seguito i passi dell’antica strada commerciale che collegava Firenze a Ravenna, un territorio meraviglioso fatto di boschi, colli e piane coltivate a vigneti e ulivi.
Con la sua piazza colorata e un territorio ricco di antiche tradizioni, Brisighella è una meta ideale per voi se cercate un’idea su che cosa fare nel weekend in Emilia Romagna. Tra le strade storiche del borgo regna la quiete e, bisogna proprio dirlo: a Brisighella si mangia davvero bene!
Brisighella non è molto grande. La passeggiata completa tra il centro storico e la salita ai tre colli non vi impiegherà più di mezza giornata. Questo lascia spazio a sufficienza per un’altra esperienza, magari una passeggiata nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola o la visita alla vicina Pieve di San Giovanni in Ottavo, la più antica chiesa romanica di questa zona.
Con questo post voglio suggerirvi che cosa vedere a Brisighella e dintorni, consigliandovi dove mangiare a Brisighella spendendo poco e come arrivare a questo meraviglioso borgo arroccato sui colli della Romagna.
- Visitare Brisighella: una breve escursione nella storia del borgo
- Visitare Brisighella: che cosa vedere tra le strade del centro storico e i suoi colli
- Come arrivare a Brisighella
- Dove mangiare a Brisighella spendendo poco
- Cosa vedere nei dintorni di Brisighella
Visitare Brisighella: una breve escursione nella storia del borgo

Per via della sua posizione alla bocca della valle, il territorio di Brisighella è stato a lungo conteso tra i popoli che ne abitavano le zone.
È solo però nel 1290 che vediamo formarsi il primo insediamento. Maghinardo Pagani da Susinana, di origini imolese, fece edificare un baluardo difensivo sul pinnacolo oggi occupato dall’ottocentesca Torre dell’Orologio.
La costruzione della torre, per quanto preventiva, non fu sufficiente a tenere il territorio. Pochi anni più tardi i suoi avversari politici, i Manfredi da Faenza, presero il controllo dell’area. Vista la facilità con cui conquistarono il borgo, in sede preventiva decisero di realizzare la Rocca ancora oggi esistente ai cui piedi, nel giro di un secolo, si formò il borgo sottostante.
Grazie alla presenza di due roccaforti tanto importanti, il piccolo borgo di Brisighella si sviluppò in fretta.
Bisogna anche dire che anche la posizione dava i suoi benefici: proprio di lì passava la strada del Lamone, una delle vie più propizie per il commercio e la zona è ricca di gesso, materiale importante per costruzioni e scambi.
Visitare Brisighella: che cosa vedere tra le strade del centro storico e i suoi colli

Come vi anticipavo, il centro storico di Brisighella non è molto grande ma nasconde comunque tantissime belle sorprese.
Brisighella fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, delle Città Slow ed è anche Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Ciò significa che, oltre a possedere bellezze straordinarie dal punto di vista storico e culturale, si contraddistingue anche per la ricettività, la ristorazione e per l’organizzazione di eventi unici.
Il borgo di Brisighella si sviluppa dal basso verso l’alto.
La parte più bassa del borgo riporta indietro al tipico scenario di “piazza all’italiana” di fine anni ’50: bar e piccole osterie con qualche tavolino rotondo all’aperto, infissi in legno decorati da fiori freschi e menu all’antica. Proprio dietro alle piazze si trova uno scenario molto diverso: la parte del borgo che si sviluppa dietro di essa è un dedalo di viuzze, scalinate e cunicoli in un intricato saliscendi che ricordano il suo passato medievale.
Nel visitare Brisighella lasciamo l’auto presso il parcheggio gratuito di via Giovanni Pascoli.
Incamminandoci verso il centro storico di Brisighella in poco tempo raggiungiamo uno dei luoghi più conosciuti nel borgo: Piazza Carducci. Ciò che sorprende fin da subito è come, da ogni angolo del borgo si notano subito i suoi tre più grandi monumenti sugli alti colli, ben visibili a dominare il paesino.
Piazza Carducci

La nostra prima fermata ci porta in una delle piazze principali del borgo. Su Piazza Carducci, oltre a qualche negozio e attività commerciale, si affaccia la Collegiata dei Santi Michele e Giovanni Battista, con il suo interno conservate opere del XIII e XIV secolo.
Da qui, salendo brevemente via Fiorentina incontriamo una piccola fontana, la più antica del borgo. Fu costruita nel 1490 dentro le antiche mura, nei pressi della porta Fiorentina e veniva alimentata dalle acque della vicina vena del gesso. Proseguiamo per arrivare sulla piazza più storica del borgo, Piazza Marconi, nota anche come Piazza del Municipio per via della presenza del palazzo comunale dalla bellissima facciata in stile neoclassico palladiano.
Questa è forse l’area del borgo più ricca. Siamo attirati dalla presenza di bar, ristoranti e osteria che propongono le deliziosi pietanze romagnole. Tra di questi e sotto gli archi si alternano negozi e botteghe.


Il Museo Civico Giuseppe Igonia
Seguendo la piazza, sulla sinistra, è possibile trovare il Museo Civico Giuseppe Igonia, con esposte alcune opere del famoso pittore e litografo originario di Faenza, ma brisighellese di adozione. L’artista era così innamorato di Brisighella che dedicò al borgo molto delle sue opere, alcune esposte alla galleria degli Uffizi a Firenze e al British Museum a Londra. L’ingresso al museo è pagamento, ma il costo del biglietto è incluso nell’ingresso alla Rocca Manfrediana.
Proprio di fronte a voi noterete un susseguirsi di edifici e archi su case vivaci color pastello. Sotto al porticato si trova un camminamento sopraelevato che, oltre a essere una delle strade più belle di Brisighella, è anche la via più antica del borgo: la via degli Asini.
Feste ed eventi a Brisighella
Tra gli eventi più famosi di Brisighella comincio con la Festa Medioevale 1413, la celebrazione maggiore durante la quale si tiene il mercato delle arti e dei mestieri. Alla fine di giugno a Brisighella si tiene la manifestazione Brisighella Romantica: una speciale occasione per originali cene a lume di candela nel centro del paese con mostre, menù e intrattenimenti in tema amore. A inizio maggio potete prendere parte a Borgo Indie, un piccolo festival dedicato alle realtà indipendi agricole e culturali con conferenze, incontri, degustazioni e molto altro. Infine, a novembre si tengono a Brisighella ben quattro sagre per celebrare i prodotti del territorio: il porcello, il tartufo, l’olio e infine la pera volpina e il formaggio stagionato.
Informazioni per la visita alla Collegiata dei Santi Michele e Giovanni Battista a Brisighella
- Orari di apertura: tutti i giorni / 08:00 – 11:30 / e / 15:00 – 19:00 /;
- Costo dell’ingresso: gratuito;
- Tempo di visita: 15 minuti;
- Sito web ufficiale: sito web della parrocchia.
Informazioni per la visita al Museo Civico Giuseppe Igonia
- Orari di apertura: giorni festivi e prefestivi / 10:00 – 12:30 / e / 15:00 – 19:00 /;
- Costo dell’ingresso: biglietto unico con la Rocca a 3 euro;
- Tempo di visita: 45 minuti;
- Sito web ufficiale: https://www.miurf.it/brisighella/museo-ugonia/ .
Via degli Asini

Tra le cose più belle da vedere a Brisighella c’è di sicuro la via degli Asini, conosciuta anche come via del borgo. Per raggiungere via degli Asini prendiamo la scalinata attraverso l’arco alla destra del palazzo del comune.
Questa via unica al mondo è stata costruita nel XIV secolo per scopi difensivi. In epoca medievale serviva da camminamento di ronda, sopraelevato a 3 metri d’altezza. Successivamente, venne coperta e inglobata negli edifici che vi si affacciavano. La zona venne convertita nel quartiere dei birrocciai e la strada venne utilizzata da loro per trasportare il gesso delle cave della Valle del Lamone con l’aiuto degli asinelli. Da qui, il nome via degli Asini. Il piano inferiore, di fronte agli archi, era adibito alle stalle, mentre quello superiore divenne la dimora dei birrocciai.

Lo sapevi che…?
La via degli Asini è l’unica strada sopraelevata in tutta Europa.
Via degli Asini è meravigliosa se siete amanti della fotografia! La luce entra solo da delle picole finestre a mezzaluna, ognuna di ampiezza diversa, capaci di regalare dei giochi di luce e ombre davvero affascinanti!
Da questi archi tra l’altro i soldati mercenari, chiamati Brisighellesi, impedirono a Federico da Montefeltro, duca di Urbino, di conquistare il paese nel 1467


Arrivati in fondo alla strada, saliamo a sinistra per perderci un po’ attraverso i palazzi del borgo. Rientrando verso l’imbocco a via degli Asini troviamo via della Torre che, risalendo il crinale, permette di raggiungere la Torre dell’Orologio. In alternativa, potete raggiungere la Torre dell’Orologio anche in auto. Noi preferiamo la passeggiata, forse un po’ faticosa, ma che ci permette di immergerci ancora di più nella storia e nel passato di Brisighella.
Lo sapevi che…?
Una delle curiosità legata a via degli Asini riguarda gli schiaccatori di frusta. Chi sono gli schiaccatori di frusta? Avete presente i gruppi che accompagnano le bande schioccando le fruste? Ecco, nacquero qui e, al tempo, utilizzavano le fruste per sollecitare gli asini, guidandoli e comunicando con loro attraverso schiocchi ben precisi e codificati.
La Torre dell’Orologio

Nonostante la lunga e faticosa scalinata, la salita è stata piacevole. La scala (di ben 350 scalini) si inerpica tra gli edifici del borgo e in una zona coperta di vegetazione, prima di attaccarsi alla parete della collina in gesso e sbucare alla base della Torre, un punto decisamente panoramico e da lasciare a bocca aperta. La passeggiata ci ha tagliato un po’ il fiato, ma n’è valsa decisamente la pena.!


Arrivati sulla cima rimaniamo di sasso di fronte alla bellissima vista sottostante. Di fronte a noi godiamo di una visuale ampia sulla Valle del Lamone e sui tetti del borgo, mentre sulla nostra destra fa capolino la torre principale della Rocca Manfrediana. Nel mezzo, quasi a voler aggiungere un ulteriore contrasto, si aprono le colline verdeggianti coltivate a ulivi e vigneti.
La Torre dell’Orologio è un antico baluardo difensivo fatto costruire da Maghinardo Pagani, eretto nel 1290 per controllare il vicino Castello di Baccagnano, divenuta poi un vero e proprio avamposto difensivo per il borgo. Fu rimaneggiato e ricostruito più e più volte. Pensate che in origine era in gesso e il suo aspetto risultava molto diverso da come appare ora.
La versione odierna nel 1850 e in quell’occasione venne installato il suo particolare orologio con un quadrante che conta solo sei ore (anziché dodici!). Venne costruito così semplificarne la meccanica e contenere l’usura dei meccanismi.

Per quanto sia possibile salire fino a toccarla, non è generalmente concessa la visita interna alla torre, a eccezione dei fine settimana o meno di speciali occasioni organizzate dalla Pro Loco locale.
Scendiamo quindi la scalinata (non tutta eh) e seguiamo la strada bianca a metà costa dei colli che, in appena 10 minuti, ci porta alla Rocca Manfrediana di Brisighella.
La breve passeggiata non è faticosa e anzi, la vista panoramica sulle due fortezze e sulla valle è tanta bella ed emozionante da rinvigorirci.


Informazioni per la visita alla Torre dell’Orologio a Brisighella
- Orari di apertura: sabato e domenica / 10:00 – 12:30 / e / 14:30 – 16:30 /;
- Costo dell’ingresso: gratuito;
- Tempo di visita: 30 minuti;
- Sito web ufficiale: brisighella.org.
La Rocca Manfrediana

Sul secondo dei tre colli in gesso di Brisighella sorge un’altra delle sue attrazioni principali: la Rocca Manfrediana.

La Rocca è stata costruita nel XIV secolo dalla famiglia Manfredi di Faenza. La struttura si presenta come una classica fortezza medievale, con tanto di camminamenti di ronda percorribili. L’edificio ospita oggi, al suo interno, un museo dedicato al territorio aperto al pubblico. Si tratta del Museo dell’Uomo sulla Vena del Gesso, in cui ci si approccia al rapporto delle popolazioni locali con il territorio e i materiali che qui si estraggono.
Pagando il biglietto potrete visitare le sale interne, riccamente decorate da drappi e armature. Potrete inoltre salire sul Torricino e sulla Torre dei Veneziani. Come, dei Veneziani? Esatto, si chiama così perché tra il 1503 e il 1509 la Rocca appartenne ai Veneziani, anni in cui venne costruito il grande maschio e due lati delle mura.
Completa la visita alla Rocca la passeggiata nelle segrete dove, tra effetti sonori e visivi, potrete rivivere l’esperienza di un assedio alla Rocca!


Salendo per pochi minuti la strada asfaltata arriverete al terzo e ultimo colle principale di Brisighella dove, radicato nel gesso, si trova il Santuario di Monticino.
Informazioni per la visita alla Rocca Manfrediana di Brisighella
- Orari di apertura: festivi e prefestivi / 10:00 – 12:30 / e / 14:00 – 16:30 /;
- Costo dell’ingresso: biglietto unico con il Museo Giuseppe Igonia a 3 euro;
- Tempo di visita: 1 ora;
- Sito web ufficiale: brisighella.org.
Il Santuario di Monticino

Si tratta di un santuario dedicato alla Vergine Maria e conserva al suo interno, nei pressi dell’oratorio, una statua in terracotta di Maria Santissima con in braccio Gesù bambino. Originariamente l’icona si trovava in un piccolo tabernacolo nei pressi della scomparsa Porta Bonfante. L’8 dicembre 1626 fu spostata qui sul Monte Cozzolo che da allora prese il nome di Monticino e diventò meta di pellegrinaggi. Nel 1758 venne costruito l’attuale Santuario. Tutto l’edificio fu, nel corso dei secoli, ampliato e restaurato diverse volte, la facciata per esempio risale al 1926.
La festa votiva
In onore di Maria Santissima, ogni settembre a Brisighella si tengono grandi festeggiamenti. Questi si portano da tradizione dal 1662, rendendo la festa votiva di Birisghella una delle sagre più antiche dell’Emilea Romagna!
Sul retro del santuario si trova la cava da cui si estraeva il gesso fino a non tanto tempo fa. Il gesso è in effetti l’elemento naturale di questo borgo e di questo territorio. Brisighella sorge difatti all’interno del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, un complesso di montagne costituite da una varietà di gesso davvero particolare. Si tratta del gesso selenitico, un gesso cristallino, la traslucida selenite o pietra di luna. Oggi la cava è stata trasformata in un museo geologico all’aperto, il Parco museo geologico “Ex cava Monticino”. L’ingresso è libero e il sentiero ad anello è ricco di cartelli esplicativi.
Nello scendere verso il centro storico di Brisighella, imbocchiamo il secondo sentiero di collegamento tra le piazze e la Rocca. Lungo il cammino troverete una piccola piazzetta con una simpatica altalena e una minuscola biblioteca ambulante. Un’idea davvero magnifica!

Il Giardino di Ebe
Nello scendere verso le piazze di Brisighella vi suggerisco una breve deviazione al Giardino di Ebe. Si tratta quasi di un installazione artistica, realizzata nel 2000 dall’artista Hidetoshi Nagasawa.
Il giardino è un piccolo labirinto di pietra al cui centro si trova un ulivo. L’intera costruzione è un omaggio al borgo e alla sua storia. Le stesse pareti sono un tributo: terra, argilla, gesso e ulivo sono le caratteristiche del territorio di Brisighella e nel Giardino di Ebe potete trovarle tutte assieme.
Con questo è terminata la visita al borgo di Brisighella, una meta scelta quasi per caso, da tappabuchi, ma che si è rivelata una tra le migliori dell’intero viaggio.
Informazioni per la visita al Santuario di Monticino
- Orari di apertura:
- lunedì – venerdì: / 08:00 – 16:00 /;
- sabato: / 10:30 – 16:00 /;
- Costo dell’ingresso: gratuito
- Tempo di visita: 20 minuti;
Come arrivare a Brisighella
Dove si trova Brisighella? Brisighella si trova in provincia di Ravenna nella zona dell’Appennino Tosco-Romagnolo, all’interno del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.
Ecco le informazioni per raggiungere Brisighella:
- in auto. Le strade che potete prendere sono essenzialmente tre: la SS9 Emilia / Statale 302 in direzione Firenze; la SS3 bis 71-309 e l’Autostrada A14 uscendo al casello di Faenza o Imola. Una volta arrivati a Brisighella potete parcheggiare l’auto gratuitamente presso il parcheggio della Stazione in Via Alcide de Gasperi. Qui si trova anche una della aree di sosta camper più centrali a Brisighella. In alternativa, ecco dove trovare altri parcheggi gratuiti a Brisighella:
- Piazzetta Pianori
- Via Fratelli Cardinali Cicognani
- Piazza Donatori del Sangue
- Via Friuli
- Via Lamone
- Viale delle Terme
- con i mezzi pubblici. Potete prendere il treno diretto alla stazione di Brisighella sulla linea Firenze- Faenza. La stazione FS di Brisighella è a pochi passi dal centro.
Dove mangiare a Brisighella spendendo poco
Il centro storico di Brisighella è ricco di piccoli bar e osterie dove gustare le prelibatezze e i piatti tipici della Romagna. Vi suggerisco quindi di immergervi nell’atmosfera retò del paese con un aperitivo a base di San Giovese e salumi, per poi spostarvi in bar o in trattoria a mangiare un piatto di cappelletti o una deliziosa piadina romagnola.
Tra i prodotti tipici del borgo e dei dintorni da assaggiare non mancate l’olio extra vergine di oliva DOP di Brisighella. Tra le specialità del posto cito anche la carne di Mora Romagnola (carne di suino autoctona), il formaggio stagionato nelle grotte di gesso, il carciofo moretto dell’Appennino, la pera volpina e la spoja lorda, il piatto di Brisighella. Si tratta di una pasta tirata a mano dalla forma di un quadretto, ripiena di scquaqquerone e parmigiano. Potete trovarli bene o male in tutti i ristoranti di Brisighella.
Per mangiare bene spendendo poco a Brisighella vi suggeriamo di fermarvi presso la trattoria La Casetta, nel centro storico di Brisighella. Noi non ci siamo stati perché, sfortunatamente, siamo arrivati a pomeriggio inoltrato. Tuttavia, ci è stata consigliata da alcuni amici che ce l’hanno descritta, testuali parole, come: ” un luogo dove si mangia a prezzi bassi ma che offre porzioni enormi “. Direi che è un invito a nozze!
Un’altra buona cucina tipica a prezzi onesti a Brisighella è quella del Ristorante La Grotta, così chiamato perché alcune delle sue sale sono scavate nel gesso.
Se siete amanti della birra e del turismo birrofilo vi suggeriamo di mettervi su strada e di recarvi in località Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna.
Proprio qui si trova uno dei birrifici migliori d’Italia. Si tratta del Birrificio Claterna e la loro produzione, come vi possiamo confermare avendola provata, è davvero eccellente!
Il premiato Birrificio Claterna, da poco inserito nella guida Guida alle Birre d’Italia 2023, offre una varietà di birre molto ampia: dalle ale, stout, weizen, IPA fino alle sour fruttate, come anche la birra stagionale alla castagna o l’Affumicotta (affumicata). Ci sono anche birre più pregiate, come la Barley Wine fatta maturare in botti per lunghi periodi.


Il Birrificio è davvero carino. Si trova nel mezzo della quiete di campagna e ha un grazioso beer garden all’esterno. Se siete appassionati potete anche richiedere una visita previa prenotazione.
Cosa vedere nei dintorni di Brisighella




Come vi anticipavo Brisighella si gira tranquillamente nel giro di mezza giornata, lasciando spazio a sufficienza per organizzare qualcos’altro durante il resto del tempo. Fortunatamente, i dintorni di Brisighella offrono numerosi spunti di visita. Che amiate visitare borghi storici o cimentarvi in passeggiate o escursioni nella natura, il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola non vi saprà deludere.
Ecco alcuni spunti su che cosa fare e vedere nei dintorni di Brisighella:
- Le terme di Brisighella. Si trovano in mezzo al verde, a circa 500 m dal centro. Lo stabilimento termale di Brisighella ha una piscina all’aperto e una al chiuso. Grazie alla presenza di acque sulfuree e acque salso- iodiche, il trattamento di queste terme è terapeutico e davvero rilassante.
- La Pieve di San Giovanni in Ottavo. È a solo un chilometro da Brisighella ed è una delle chiese romaniche meglio conservate in tutta la Romagna. Venne fatta costruire per volere della regina Galla Placidia, figlia di Teodosio, imperatrice romana dal 423 al 437. Porta il nome di Pieve del Tho perché costruita all’ottavo miglio (tho, ovvero otto) della via romana Faventina, che univa l’Emilia all’Etruria. Per visitarla prenotate una visita con la Pro Loco locale chiamando al 054681166;
- Ponte San Donato (o della Signora). Si trova in località Modigliana ed è famoso per la sua forma unica. Venne realizzato con tre archi nel XVIII secolo e ricorda molto la schiena d’asino. Fu detto “della Signora” per via della sua posizione, affianco a Villa Colombaia il cui capofamiglia dell’epoca era una nobildonna. Il nome di San Donato deriva invece da una vicina chiesa, ormai scomparsa. Meravigliosa è anche l’antica Abazzia di Valsenio, costruita dai monaci benedettini intorno all’anno Mille;
- Il Parco Regionale della vena del gesso Romagnola: si estende da Brisighella fino alla Valle del Sillaro. All’interno del parco troverete diversi percorsi escursionistici: che siate amanti del trekking, della mountain bike o del nordic walking non faticherete a trovare l’itinerario adatto a voi. Sempre all’interno del parco potrete visitare la Grotta Tanaccia e la Grotta di Re Tiberio ( profonda oltre 4 Km). Entrambe sono ricche di Salenite, il tipo di gesso di cui è composta l’intera area del parco. Attenzione però: le grotte sono aperte esclusivamente da aprile a ottobre (per tutelare i pipistrelli che d’inverno vi abitano) ed è consigliabile accedervi accompagnati da una guida esperta. Il Parco è attualmente candidato a Sito UNESCO: incrocio le dita affinché passi!
- Faenza: si trova a soli 12 Km da Brisighella ed è una delle cittadine più belle dell’Emilea Romagna. Nel visitare Faenza non mancate di vedere il suo Duomo realizzato nel 1414. Spettacolari e di notevole eleganza sono i palazzi rinascimentali e settecenteschi, come imperdibili sono le ville nobiliari sorte nelle vicinanze di Faenza, immerse nella riposante campagna romagnola.
Se siete amanti dei borghi storici e medievali, Brisighella è solo la punta dell’iceberg. La nostra penisola è davvero ricca di piccole realtà in attesa di esse riscoperte. Molte di queste fanno parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia per il loro spiccato interesse storico e artistico.
Potete trovare tanti altri borghi storici navigando tra i post all’interno del blog, o cliccando direttamente nella categoria “borghi d’Italia“.
Se cercate altri spunti su che cosa vedere in Emilea Romagna, vi posso suggerire:
Da destinazione di rimpiazzo, Brisighella è diventata una delle nostra mete preferite in Emilia Romagna. La storia, la quiete, per non parlare dell’ottima cucina: visitare Brisighella è stata una delle scelte migliori della nostra vacanza on the road tra i borghi storici d’Italia.
Spero di avervi conquistati a ispirati a visitare Brisighella. Fidatevi, merita davvero!
Se questo articolo non avesse risposto a tutte le vostre domande o alle vostre curiosità lasciate un commento o scrivetemi. Sono sempre molto contento di aiutarvi!
Nel frattempo, buona giornata e buon viaggio!
Per le foto nella sezione “Che cosa vedere nei dintorni di Brisighella” si ringraziano:
- Pieve di San Giovanni in Ottavo, photocredit Davide Massa;
- Ponte San Donato, photocredit Marco;
- Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, photocredit Lorella;
- Faenza, photocredit Simon.
Ringrazio Martina Varchetta per il suo prezioso contributo da web editor.