Cosa vedere a Bevagna: itinerario a piedi lungo il circuito dei mestieri medievali

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L’Umbria è terra davvero ricca e generosa! Ogni volta che torniamo a visitarla ci regala tante sorprese con le sue tradizioni, le sue splendide località e la sua deliziosa cucina.
Nel corso del nostro tour alla scoperta dei borghi più belli del centro Italia abbiamo avuto modo di visitare alcuni tra i più incantevoli borghi medievali umbri. Uno di questi è stato Bevagna, un meraviglioso scorcio di vita medievale in provincia di Perugia. Con questo blog post vogliamo proporvi un itinerario a piedi alla scoperta delle quattro Gaite di Bevagna, i quartieri storici attorno ai quali si sviluppano gli antichi mestieri del borgo, celebrati annualmente nello straordinario Mercato delle Gaite.
Nel visitare Bevagna abbiamo respirato l’aria di un epoca lontana. Una passeggiata tra le mura del centro storico ci ha permesso di scoprire un dedalo vicoli e di strade lastricate che, unite alle chiese, i palazzi nobiliari, i resti dell’anfiteatro romano e la maestosa piazza Silvestri, portano alla luce un borgo ancora oggi legato ai suoi storici mestieri del passato.
Insignita del titolo di “borgo più bello d’Italia” e con il riconoscimento di “Bandiera Arancione del Touring Club“, Bevagna si trova in una posizione strategica nella visita dell’Umbria, a metà strada tra Spoleto e Perugia e vicino ad altri borghi meravigliosi tra cui Montefalco, Spello, Foligno e Assisi.
Nel visitare Bevagna avrete quindi buona parte dell’Umbria a portata di mano! Continuando a leggere questo articolo scoprirete che cosa vedere a Bevagna durante una passeggiata di un giorno. Troverete anche informazioni su che cosa e dove mangiare nel borgo, come arrivare a Bevagna e che cosa vedere nei dintorni.
Pronti a partire? Ecco che cosa troverete in questo post:
- Conosciamo il borgo: la storia di Bevagna
- Mappa e itinerario di visita a Bevagna di un giorno
- Bevagna in un giorno: la nostra guida alle attrazioni del centro storico
- Gaita San Giorgio
- Gaita San Giovanni
- Gaita San Pietro
- Gaita Santa Maria
- Come arrivare a Bevagna
- Dove e che cosa mangiare a Bevagna spendendo poco
- Cosa vedere nei dintorni di Bevagna
Conosciamo il borgo: la storia di Bevagna

Bevagna si trova nella Valle d’Umbra, a poca distanza da località come Perugia, Foligno e Montefalco.
Si tratta di uno dei borghi meglio conservati di questa zona e non a caso parte della sua tradizione culturale e della sua straordinaria bellezza architettonica deriva dal suo importante passato.
Bevagna nasce con il nome di Mevania, un insediamento commerciale etrusco e poi romano di grande interesse strategico. Quella di Mevania era una posizione fondamentale per il commercio per via della presenza di numerosi corsi fluviali e per la via Flaminia, che all’epoca passava nel centro storico della cittadina.
Ancora oggi passeggiando per il borgo è possibile notare dei resti dell’epoca romana, come un basolato dell’antica Via Flaminia e i resti delle terme e di un anfiteatro di quell’epoca.
Nel corso del Medioevo il borgo passò sotto al controllo della signoria dei Tricini di Foligno, per diventare poi un comune libero ed essere annesso nello Stato Pontificio, fino alla sua inclusione al Regno d’Italia.
Col passare degli anni Bevagna si è trasformata in una rinomata meta turistica umbra, conosciuta in tutta Italia. Bevagna fa parte dei Borghi più belli d’Italia ed è stata insignita della Bandiera Arancione del Touring Club italiano.
Una delle manifestazioni che, ogni anno, attrae migliaia di turisti e viaggiatori da tutto il mondo è la festa medievale che si svolge a Bevagna negli ultimi dieci giorni di giugno: il Mercato delle Gaite”.
Lo sapevi che…?
Le Gaite di Bevagna erano i quattro quartieri che si gestivano l’amministrazione del borgo in epoca medievale. Il loro nome deriva dalle antiche chiese presenti nei quartieri.

Il Mercato delle Gaite a Bevagna
A fine di giugno ogni anno a Bevagna si svolge una festa davvero nota e interessante. Si tratta del Mercato delle Gaite, una fiera medievale che riporta alla vita una ricostruzione storica della vita a Bevagna del XIV secolo. La manifestazione riproduce fedelmente la vita nel comune in un periodo compreso tra il 1250 e il 1350. L’evento è studiato con estrema cura: i cittadini indossano abiti medievali, sono organizzati spettacoli e concerti di musica antica. Le taverne propongono rigorosamente menù di cucina medievale, con piatti diversi a seconda della Gaita. I diversi artigiani spiegano e mostrano gli antichi mestieri medievali di un tempo lungo il Circuito dei Mestieri Medievali, vengono organizzate gare e giochi con un particolare sistema a punti che va a valutare l’effettiva credibilità storica.
Con questo blog post voglio suggerire un itinerario a piedi di visita a Bevagna che possa garantire a tutti, anche a chi non possa visitarla durante il Mercato delle Gaite, di godere appieno del suo fantastico passato tramite una breve escursione tra le botteghe che rendono speciale questo borgo, lungo il circuito dei mestieri medievali.
Lo sapevi che…?
Per via della sua bellezza unica, Bevagna è stata utilizzata come location per girare diversi film, serie tv italiane e internazionali, tra cui: Musica in Piazza nel 1936, Fratello sole, sorella luna nel 1972, Don Matteo 6 nel 2007 e la serie TV Il nome della rosa nel 2018.
Mappa e itinerario di visita a Bevagna in un giorno

Nonostante le dimensioni contenute il borgo di Bevagna è un luogo davvero ricco di storia e di palazzi meravigliosi. Per una visita completa di Bevagna suggeriamo più di mezza giornata. Potrete poi dedicare il tempo restante a una visita guidata presso il vicino frantoio Petasecca Donati o alle zone di Montefalco e del suo delizioso Sagrantino DOCG.
La nostra passeggiata a Bevagna seguirà un itinerario particolare che vi permetterà di rivivere tracce dell’antica Mevania nei suoi mestieri e nelle sue tradizioni; attraversando le quattro Gaite e passando per le rispettive botteghe a osservare i mastri bottegai mentre illustrano i processi di lavorazione del loro antico mestiere nel Medioevo. Qui potrete fermarvi per una breve visita o scegliere di prendere parte ad interessanti e divertenti laboratori didattici.
Il nostro itinerario a piedi tra le attrazioni di Bevagna seguirà tra le strade più tracciate e i vicoli più nascosti, permettendovi di vedere tutti i palazzi e i monumenti più importanti.
Le botteghe che andremo a visitare sono l’antica Cartiera, la Cereria, la Zecca e il Setificio, ognuna sparsa in un punto delle rispettive Gaite: San Giovanni, San Piero, San Giorgio e Santa Maria.

Andiamo quindi alla scoperta di questo meraviglioso borgo!
L’intera passeggiata è lunga circa 2.5 Km, percorribili in 40 minuti di camminata continuativa. Non vi preoccupate, non vi farò correre. Le dimensioni del borgo sono contenute e avrete modo di vedere ogni angolo in un giorno con tutta calma.
Non affidatevi completamente alla mappa! Su questa non sono segnate tante stradine e tanti vicoli che vi permetteranno di risparmiare molto tempo mentre vi spostate e di scoprire zone uniche e meravigliose.
Vediamo ora insieme che cosa vedere a Bevagna in un giorno.
Bevagna in un giorno: la nostra guida alle attrazioni del centro storico

La nostra visita di Bevagna ha inizio a tarda mattinata. In viaggio da Orvieto e a seguito di una rapida sosta tra le incantevoli stradine medievali di Spello, abbiamo lasciato l’auto nei pressi del Parcheggio Centrale in via Clitunno quando il sole era quasi a mezzogiorno.
Una volta addentati al volo i nostri panini accompagnati da una deliziosa birra umbra al tartufo comperata in una bottega di Spello, ci siamo messi in cammino.
Era una calda giornata di inizio Ottobre. Il cielo era limpido e soffiava una leggera brezza frizzante. Il clima perfetto per godersi una giornata tra uno dei borghi medievali più belli d’Italia!
L’antico lavatoio

Attraversando il ponte possiamo godere di una visuale di prestigio sul fiume Clitunno che, proprio in questo punto, scende su di una cascata artificiale.
In passato lungo questo tratto di fiume la forza dell’acqua azionava un mulino per la lavorazione dei cereali e un canale secondario, visibile ancora oggi a costeggiare la cinta muraria di Bevagna, alimentava una vasta rete di mulini e frantoi.

Ad affacciarsi sulla cascata c’è un antico lavatoio coperto in pietra, uno scorcio di una vita passata che ancora entra in scena durante l’annuale Mercato delle Gaite.
Di qui proseguiamo passando attraverso il Porto Romano per arrivare nella piccola piazzetta che affianca la Chiesa di San Silvestro.

Passiamo quindi alla zona del Bevagna che possiamo definire come la “zona neutrale”, quella che storicamente non apparteneva a nessuna della quattro Gaite: Piazza Silvestri.
Piazza Silvestri e il Palazzo dei Consoli

Piazza Silvestri è considerata come una delle piazze medievali più belle d’Italia.
Sarò sincero con voi, si tratta di uno quei luoghi per nulla facile da descrivere ma veramente semplice da capire e apprezzare dal vivo. Nonostante la particolare forma asimmetrica, Piazza Silvestri ha un aspetto scenografico e armonioso.
Per via della sua forma irregolare, con a lato la fontana monumentale dell’Ottocento, le chiese romaniche, i palazzi storici, le botteghe, i bar e i ristoranti; nell’entrare in piazza ci si sente al contempo coinvolti e estranei, come se osservassimo un luogo conosciuto dall’interno di una location cinematografica.
Tra gli edifici che affacciano su Piazza Filippo Silvestri a Bevagna vi suggerisco di prestare particolare attenzione a:
- la fontana monumentale in stile neo-medievale, risalente al XIX secolo;
- la Colonna Romana di San Rocco;
- il Palazzo dei Consoli con il Teatro Torti (risalente al 1886, è il teatro più piccolo dell’Umbria);
- la Chiesa romanica di San Silvestro, risalente al 1995 e riconoscibile per via dell’ampia volta che la lega a Palazzo dei Consoli;
- la Chiesa di San Michele Arcangelo, l’edificio religioso principale di Bevagna, facilmente riconoscibile per via dell’enorme rosone a centro facciata.
Dalla piazza partono i corsi Matteotti e Amendola. Il primo fiancheggia la Gaita San Giorgio e Gaita la Gaita San Giovanni per indirizzare i cittadini e i viaggiatori verso le zone più centrali al borgo. Corso Amendola separa la Gaita Santa Maria dalla Gaita San Piero, due zone di Bevagna più residenziali ma altrettanto significative.
Nel proseguire la nostra visita a Bevagna ci siamo diretti tra le case medievali della Gaita San Giorgio, tornando spesso su Corso Matteotti per ammirarne i palazzi, i negozi, le botteghe e i ristoranti.
Prima, però, ci siamo dedicati alla visita dei palazzi che facciano sulla piazza.
Partiamo da Palazzo Consoli. Circondato da ben tre chiese ospita al suo interno un’antica cartiera, con tanto di macchinari originali. Dalla loggia coperta si accede a una bellissima scalinata che conduce a Teatro Torti che, dalla sua costruzione nel 1886, ha sostituito l’ambiente interno dell’edificio.
Siamo quindi entrati dalla porticina che conduce all’intero della chiesa di San Silvestro.
La Chiesa di San Silvestro

Assieme alla Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Silvestro è in stile romanico umbro ed è stata progettata dal maestro Binello.
L’interno è suddiviso in tre navate separate da colonne cilindriche con capitelli a fogliami. Particolari e assai rare sono le coperture con volte a botte delle navate laterali.

Appena usciti ci dirigiamo sulla chiesa più famosa di Bevagna, proprio di fronte a noi.
Informazioni di visita alla Chiesa di San Silvestro a Bevagna
- Orari:
- Non sono riuscito a reperire orari precisi di apertura, ma dovrebbe essere aperta tutti i giorni da mercoledì a domenica;
- Chiusura: lunedì, martedì,
- Costo: gratuito;
- Durata della visita: 10 minuti;
- Sito web ufficiale: visitBevagna.
La Chiesa di San Michele Arcangelo

Tra le più antiche nel borgo di Bevagna, la Chiesa di San Michele Arcangelo è forse l’edificio religioso più bello del borgo. Probabilmente risale al X secolo e fu realizzata dai maestri Binello e Rodofolo. Fu più volte ristrutturata e ampliata nel corso della sua esistenza. Il risone centrale risale al XIII secolo. L’edificio presenta al suo interno tre navate e conserva diverse statue e dipinti.

Ritorniamo quindi sullo slargo acciottolato per dirigerci verso la prima Gaita, quella di San Giorgio, ma prima entriamo nell’ultima chiesa della piazza, proprio all’imbocco di Corso Matteotti.
Informazioni di visita alla Chiesa di San Michele Arcangelo a Bevagna
- Orari: Non sono riuscito a trovare gli orari precisi di apertura, aggiornerò questo post non appena disponibili;
- Costi: gratuito;
- Durata della visita: 10 minuti;
- Sito web ufficiale: visitBevagna.
La Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo
La Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo è stata costruita nel 1291 sulle basi di un ortatorio donato al Beato Giacomo Bianconi dal Comune.
Riuscirete a riconoscere questa chiesa dalla lunetta affrescata appena sopra al portale. L’interno, a una sola navata, conserva vari affreschi risalenti al XII secolo, con dipinti del XVI e del XVII secolo. All’interno di un’urna riposa la salma del Beato Giacomo, la cui vita è dettagliatamente raccontata nel chiostro della chiesa con affreschi di Giovan Battista Pacetti.
Proseguiamo per un po’ su Corso Matteotti guardando supermercati, negozi, ristoranti e piccole botteghe d’artigianato. Sulla sinistra, a un certo punto, incontriamo Palazzo Lepri, sede del Museo Civico.
Informazioni di visita alla Chiesa dei Santi Domenico e Giacomo a Bevagna
- Orari: tutti i giorni / 10:00 – 18:00 / con una pausa prevista / 13:30 – 14:00 /;
- Costi: grauito;
- Durata della visita: 10 minuti;
- Sito web ufficiale: visitBevagna.
Palazzo Lepri e il Museo Civico

Palazzo Lepri ospita al suo interno il Museo Civico dove sono conservati numerosi materiali antichi come le iscrizioni in lingua umbra, le urnette decorate, i frammenti di statue. Troverete tra le sale anche le tele dei due principali pittori della città, Ascensidonio Spacca e Andrea Camassei.
Il nostro itinerario tra le principali attrazioni di Bevagna ci porta nel cuore della Gaita di San Giorgio, la prima delle quattro Gaite del borgo.
Informazioni di visita al Museo Civio di Bevagna
- Orari:
- Aprile – settembre: venerdì, sabato e domenica / 10:30 -13:00 / e / 15:00 – 18:00/;
- Ottobre – marzo: venerdì, sabato e domenica / 10:30 -13:00 / e / 14:30 – 17:00/;
- Chiuso: dal lunedì al giovedì, 25 dicembre, 1 gennaio;
- Aperture straordinarie in occasione del Mercato delle Gaite:
- dal giovedì alla domenica, apertura serale aggiuntiva / 21:00 – 23:00 /;
- dal venerdì alla domenica / 10:30 – 13:00 / e / 15:00 – 19:00 /;
- Costi:
- Intero: 5 euro;
- Ridotto (over 65, gruppi con almeno 15 persone, ragazzi fino ai 18 anni): 4 euro;
- Ridotto (ragazzini 12-17 anni): 3 euro;
- Gratuito: residenti, giornalisit, bambini fino ai 6 anni, soci ICOM;
- Durata della visita: da 30 a 45 minuti;
- Sito web ufficiale: prolocoBevagna.
Gaita San Giorgio

Ciò che contraddistingue Bevagna sono soprattutto le antiche botteghe dei mestieri medievali. Presso ogni Gaita è presente una bottega che ripropone gli antichi mestieri medievali di rappresentanza.
Quelli della Gaita di San Girgio erano principalmente legali alla lavorazione del ferro, la zecca e la liuteria.
La zona che delimita la Gaita di San Giorgio si sviluppa a partire da porta Foligno fino a piazza Silvestri, divisa dalla Gaita San Giovanni dal tracciato della Flaminia, oggi corso Matteotti.
La nostra visita in questa Gaita non dura molto, giusto per scoprire il palazzo del Dipintore. Ci addentriamo un po’ più a fondo giusto tra qualche strada per ammirare gli edifici in stile medievale e per vedere, in fondo all’incrocio con via Santa Margherita, la facciata del Monastero delle Agostiniane di Santa Margherita.


Torniamo quindi su Corso Matteotti per immergerci, sulla sinistra, nella Gaita di San Giovanni.
Informazioni di visita al Dipintore di Bevagna
I quattro edifici del circuito dei mestieri medievali possono essere visitati tutto l’anno previa prenotazione. Vi rimando quindi al sito web ufficiale per maggiori informazioni su costi e orari delle visite guidate al Dipintore della Gaita San Giorgio.
Gaita San Giovanni

Tornando su Corso Matteotti svoltiamo su via Crescimbeni per cominciare la visita della Gaita San Giovanni, la più vasta e popolosa della città, ricca di ritrovamenti romanici.
La zona a ricoprire la Gaita San Giovanni si estende da Piazza Silvestri a Porta Carrara.
Proprio qui difatti appena sopra sulla vostra destra, seguendo la strada, troverete i resti ben conservati del Tempio Romano.

Come accennavo in precedenza, in questa Gaita, su via San Francesco, si trova l’antica Cartiera del borgo. Questa ricca zona di Bevagna era infatti quella dedicata alla produzione della carta e della lavorazione del vetro, del pane e alla costruzione di campane.
Davanti a voi si aprirà invece Piazza Giuseppe Garibaldi con davanti le mura medievali e Porta Cannara, una delle porti di accesso al borgo.

Sulla vostra sinistra, proprio all’imbocco della piazza, si trova il palazzo che ospita le antiche terme romane.
Le Terme Romane
Proprio in questa zona la tradizione delle terme era molto apprezzata fin dall’epoca romana: da Assisi, Spello, Cannara fino a Bevagna. Nel corso degli anni i numerosi scavi hanno permesso di ritrovare numerose testimonianze degli edifici presenti in questa zona.
Riscoperte nel 1891, l’antico edificio termale di Bevagna è arrivato fino a noi ben conservato. Tra le sale presenti la più bella è in assoluto quella del frigidarium con una bellissima decorazione a mosaico.
Lasciate alle nostre spalle le terme saliamo lungo via San Francesco per dirigerci verso la parte alta del borgo. Nei pressi di una piccola piazza, su cui affacciano edifici in pietra particolarmente belli, troviamo la Chiesa di San Francesco.
La Chiesa di San Francesco

Risalente al XIII secolo, la chiesa di san Francesco a Bevagna è nota per la pietra che, seconda la tradizione religiosa, è la stessa su cui san Francesco si poggiò durante “Predica agli uccelli” a Pian d’Arca.
L’edificio presenta una facciata incompiuta e un portale elegante che riassume vari stili.
Usciti dalla chiesa proseguiamo su Via San Francesco, una strada molto particolare per via dell’importante legame con l’anfiteatro romano del I secolo. Prestando particolare attenzione noterete come la strada stessa segua una particolare curvatura che, se seguita, conduce all’antica Cartiera Medievale “La Valchiera” e, scendendo le scale, alla Casa del Mercante e al Museo dedicato ai resti dell’Anfiteatro Romano.


Informazioni di visita alla Chiesa di San Francesco a Bevagna
- Orari: Non sono riuscito a trovare informazioni ufficiali. Aggiornerò questo post quando disponibili;
- Costi: gratuito;
- Durata della visita: 10 minuti;
- Sito web ufficiale: visitBevagna.
Informazioni di visita alla Cartiera di Bevagna
I quattro edifici del circuito dei mestieri medievali possono essere visitati tutto l’anno previa prenotazioni. Vi rimando quindi al sito web ufficiale per maggiori informazioni su costi e orari delle visite guidate alla Cartiera della Gaita San Giovanni.
L’anfiteatro romano e la casa medievale

L’anfiteatro romano è stato il nostro luogo preferito a Bevagna, complice anche la gentile e ricca spiegazione della guida e custode del museo che ci ha introdotto al passato, e al presente, di questo importante monumento storico.
Se la visita al museo vi permetterà di entrare all’interno di una breve curva perfettamente conservata fin dai tempi del medioevo, con tanto di macina in legno funzionante ad acqua (usata per la produzione della carta) e di una precisa riproduzione di un appartamento d’epoca medievale, la parte forse più sorprendente è proprio quella che non si vede.




L’intero anfiteatro romano di Bevagna ancora esiste, anche se in forma invisibile. Col tempo è stato abbattuto, soppalcato; vi sono state costruite case e botteghe. La forma dell’anfiteatro si vedono ancora oggi tra le strade della Gaita di San Giovanni, come via San Francesco, e si notano per via della forma delle strade che proprio seguono un andamento a semicerchio.
Se fosse possibile entrare nelle case oggi esistenti potreste vedere voi stessi come cucine, salotti, cantine e antiche botteghe siamo state adattata all’andamento delle mura medievali. Per quanto abitabili, ai nostri giorni per queste case sono presenti delle regole molto ferree che non permettono, ai loro abitanti, di intaccare in alcun modo la preziosa presenza di questi cimeli.
Riscendiamo quindi tra i vicoli decorati a fiori di questa Gaita per ritornare verso Porta Cannara che, una volta varcata, ci permette di ammirare uno dei tratti meglio conservati delle mura di Bevagna.
Informazioni di visita all’Anfiteatro Romano di Bevagna
- Orari: Non sono riuscito a trovare informazioni ufficiali al riguardo. Aggiornerò il post non appena disponibili;
- Costi: 2 euro (solo contanti);
- Durata della visita: 30 minuti;
- Sito web ufficiale: visitBevagna.
Le mura medievali di Bevagna

Bevagna è un borgo medievale circondato da mura antiche che pongono le loro basi sulle rovine di antichissime fortificazioni risalenti all’epoca in cui gli antichi romani si trovavano nel periodo più fiorente.
La circonferenza è di ben due chilometri e, seguendole dall’esterno, potrete percorrerne il perimetro, ammirare le porte antiche e le torri che le impreziosiscono; costruite come misure di difesa contro eventuali incursioni nemiche.
Da qui siamo rientrati per immergerci tra i palazzi e i vicoli della Gaita San Pietro, in direzione di Piazza San Filippo.
Gaita San Pietro

Il nostro itinerario di un giorno alla scoperta di Bevagna si addentra ora tra le pittoresche strade della Gaita San Pietro.
Ancora oggi si tratta del quartiere meno esteso di Bevagna tanto che, nel XVI secolo, per ovviare alla difficoltà di trovare rappresentati da inviare al Consiglio Generale, si scelse di ampliare il quartiere prendendo alcune zone della Gaita San Giovanni.
Anche in questa Gaita ci soffermiamo poco, dedicando qualche minuto a passeggiare tra i vicoli e sotto gli archi che collegano i palazzi antichi.
Passiamo per la piazza principale della Gaita, Piazza San Filippo, dove si trova l’omonima chiesa. Dell’antica chiesa di San Piero, che ha dato il nome della Gaita, non rimane più traccia anche se si suppone si trovi nella sede dell’odierna Chiesa di San Giacomo.
Questa Gaita era dedicata alla lavorazione delle erbe e della cera (si trova qui la Cereria), ma figura anche la lavorazione del vetro artistico.

Attraversiamo quindi Corsa Amendola per passare all’ultima parte della nostra visita a Bevagna, quella dedicata alla Gaita di Santa Maria.
Informazioni di visita alla Cereria di Bevagna
I quattro edifici del circuito dei mestieri medievali possono essere visitati tutto l’anno previa prenotazioni. Vi rimando quindi al sito web ufficiale per maggiori informazioni su costi e orari delle visite guidate alla Cereria nella Gaita San Piero.
Gaita Santa Maria

L’ultima delle Gaite che visitiamo a Bevagna si sviluppa da Piazza Silvestri a Porta Sant’Agostino.
Questo quartiere era specializzato nella lavorazione dei tessuti, la canapa e la seta; e proprio qui troviamo difatti il Setificio e alcuni vasche dedicate al trattamento delle materie prime.

La coltivazione della canapa sulla pianura della valle rappresentava una delle principale fonti di guadagno per le zone circostanti. Lavorata dalle mani sapienti degli artigiani, diventava tele e robusti cordami.


La Gaita Santa Maria era quartiere più popoloso, dove si sperimentava molto con la cucina. Sfortunatamente è privo di grandi attrazioni, per cui ci accontentiamo del bellissimo spettacolo offerto dalle abitazioni

Seguendo la strada sbuchiamo infine su Porta Molini, affiancata da un meraviglioso torrione del Quattrocento. Prendendo la strada di sinistra torniamo al lavatoio pubblico di Bevagna, terminando la nostra visita al borgo.
Informazioni di visita al Setificio di Bevagna
I quattro edifici del circuito dei mestieri medievali possono essere visitati tutto l’anno previa prenotazioni. Vi rimando quindi al sito web ufficiale per maggiori informazioni su costi e orari delle visite guidate al Setificio della Gaita Santa Maria.
Come arrivare a Bevagna
Bevagna si trova nella Valle Umbra, in provincia di Perugia e si può raggiungere facilmente sia in auto che con l’ausilio dei mezzi pubblici. Di seguito troverete le indicazioni per raggiungere Bevagna tramite le strade principali o in treno.
- Arrivare a Bevagna in auto:
- da nord: tramite l’Autostrada del Sole A1 prendete l’uscita Valdichiana, seguite la SS.75 in direzione Perugia – Foligno – Bevagna;
- da sud: dall’Autostrada del Sole A1 uscite a Orte per proseguire sulla SS. Flaminia in direzione Terni – Spoleto – Foglino – Bevagna.
- Appena arrivati vi suggeriamo di lasciare l’auto nei pressi del Parcheggio Centrale in via Clitunno 12.
- Arrivare a Bevagna in treno: la stazione ferroviaria più vicino a Bevagna è quella di Foligno, sulle linee regionali Firenze – Terontola – Perugia – Foligno (da nord) e Roma – Orte – Foligno (da sud). Dalla stazione di Foligno potete prendere l’autobus E411 sulla linea San Terziano – Foligno. La corsa richiede 20 minuti e vi porta proprio a ridosso del centro storico.
Dove e che cosa mangiare a Bevagna spendendo poco


L’Umbria è una regione ricca di ottime pietanze e la stessa Bevagna vanta una ricca tradizione culinaria da gustare all’interno dei suoi rinomati ristoranti e delle trattorie.
In questa sezione della nostra breve guida vogliamo suggerirvi qualche piatto della tradizione da provare a Bevagna e qualche ristorante economico dove mangiare bene spendendo poco nel borgo storico.
Tra i piatti tipici da provare a Bevagna ci sono:
- le lumache: che noi non abbiamo avuto il coraggio di provare ma che, a detta di molti, cucinate in umido sono molto buone;
- i crostini con fegatini e milza: un piatto semplice, povero, ma molto saporito;
- gli gnocchi al Sagrantino o ripieni di carne: cucinate secondo le ricette antiche provenienti direttamente dai monasteri nei dintorni;
- i tozzetti col vinsanto: dei biscotti alle mandorle molto simili ai cantucci da gustare con l’intramontabile vinsanto.
Non mancate poi i tradizionali piatti a base di tartufo o funghi porcini, come gli umbricelli, o la crescia con gli affettati.
Tra i prodotti tipici di Bevagna non possiamo citare i buonissimi vini della terra e il pregiato olio su cui si basa la cucina di questa terra.
Citando l’olio locale non posso che suggerirvi una visita al vicino frantoio di Bevagna, ricavato da un antico casolare inserito in una location meravigliosa tra i vigneti e le piante d’ulivo. Io ho regalato la visita al frantoio ai miei genitori quando sono stati a Bevagna. Il biglietto include un tour guidato del frantoio e della sua produzione, con degustazione di olio accompagnato da pane, verdure alla griglia, formaggi e insaccati. Ve lo suggeriamo con cuore! Potete trovare tutte le informazioni nel sito ufficiale del Frantoio Petasecca Donati.
Proprio insieme a Montefalco, Bevagna condivide la coltivazione del Sagrantino DOCG, uno dei vini più stimati dell’Umbria. Suggeriamo anche il Torgiano Rosso Riserva DOCG e l’Orvieto Classico DOC.
Se cercate dove mangiare a Bevagna spendendo poco i piatti tipici della tradizione vi suggeriamo Tip Trattoria in Piazza, su Piazza Filippo Silvestri.
Per quanto si trovi in una posizione “turistica” propone piatti tipici della tradizione umbra a un buon prezzo (dai 15 a 20 euro a persona per un pasto completo). Potrete scegliere tra taglierei di formaggi e salumi, umbricelli e tagliatelle conditi con varie salse, inclusa quella al tartufo e funghi; crostini con fegato, carne alla griglia e porchetta, per chiudere con i tradizionali tozzetti e vin santo. Un vero e proprio tripudio di profumi e di sapori!
Cosa vedere nei dintorni di Bevagna




Il territorio attorno a Bevagna apre a tantissime opportunità capaci di regalare una vacanza adatta a ogni tipo di viaggiatore. Che siate alla ricerca di itinerari slow food, di percorsi enogastronomici o di incantevoli borghi storici, questa zona dell’Umbria saprà regalarvi un’esperienza ricca di belle soprese!
Vediamo ora che cosa fare e che cosa vedere nei dintorni di Bevagna:
- La ciclabile Spoleto-Assisi: un meraviglioso percorso da vivere appieno in bicicletta che vi porterà a incontrare alcuni dei borghi storici più belli della regione, tra cui Bevagna, Cannara, San Giacomo di Spoleto, le Fonti del Clitunno, Trevi, Foligno, Montefalco e ovviamente Assisi.
- Il borgo di Montefalco: situato su di una collina, offre una vista mozzafiato sui pregiati vigneti e sugli uliveti circostanti. Non a caso viene chiamato “la Ringhiera dell’Umbria”. Fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” e conversa pregevoli architetture medievali e rinascimentali, tra cui la Chiesa di Santa Illuminata e il Complesso Museale di San Francesco. Particolarmente rinomato nella produzione di vino rosso, proprio di qui passa la “La Strada del Sagrantino”, un percorso enogastronomico che si snoda lungo cinque borghi, al fine di valorizzare il celebre vino!
- Il borgo di Spoleto: anche questo è un borgo collinare che si sviluppa su di un dedalo di stradine ad affacciarsi su una serie di edifici storici e palazzi medievali incantevoli. Nel visitare Spoleto non mancate il Duomo di Santa Maria Assunta, la Rocca Albornoziana, il Ponte Sanguinario, i palazzi Spada e la Torre dell’Olio.
- Assisi: una destinazione immancabile per ogni viaggiatore che si rechi in Umbria. La bellezza di Assisi non si può descrivere in poche righe, per questo vi rimando al mio itinerario a piedi per la visita di Assisi, una guida completa e dettagliata.
- Il borgo di Spello: un posto talmente bello che non farete a meno di passare minuti interi ad ammirarlo estasiati. Spello è un borgo che ha conservato perfettamente la sua autenticità medievale e non a caso fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Si sviluppa attorno a un colle e ospita, tra le stradine in mattoni e pietre, una grande quantità di palazzi dall’importante passato: dalle mura augustee, le Porte dell’Arce e Venere, il Palazzo Comunale, la Pinacoteca civica e diocesana, le Chiese di Santa Maria Maggiore e di Sant’Andrea. Spello è inoltre famoso per le sue infiorate, delle manifestazioni annuali duranti le quali le strade si arricchiscono di tappeti di fiori raffiguranti motivi religiosi.
L’Umbria è una regione ricca di borghi talmente belli che ho sempre faticato molto a descrivere a parole.
Per questo motivo, per quanto abbia avuto modo di visitarne molti, sono ancora pochi quelli che ho descritto qui sul blog.
Se cercate informazioni approfondite sulla visita di alcuni dei bellissimi borghi medievali umbri, lasciatemi consigliare alcune delle mie guide:
- Visitare Gubbio in un giorno: itinerario a piedi nella meravigliosa cittadina medievale umbra
- Cosa vedere a Castiglione del Lago: il borgo d’Italia sul Lago di Trasimeno
In alternativa, cercate in altre regioni con i contenuti taggati “#borghi d’Italia“.
Spero che questa guida alla visita delle attrazioni di Bevagna vi sia stata utile.
Se, dopo aver letto i contenuti di questo blog post doveste avere altri dubbi o delle domande, lasciate un commento o scrivetemi un’email. Sono sempre molto contento di aiutarvi!
Buona giornata e buon viaggio!
Per le foto nella sezione “Che cosa vedere nei dintorni di Bevagna” si ringraziano:
- Montefalco, photocredit Adriano Bonato
- Spello, photocredit Jacopo Scarponi Studio Fotografico.
Ringrazio Martina Varchetta per il suo prezioso contributo da web editor.