Lazio

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio nella Valle dei Calanchi in Tuscia

Vista di Civita di Bagnoregio dal ponte di accesso

Sospesa e isolata sulla maestosa Valle dei Calanchi nei dintorni di Viterbo, in Lazio, si trova Civita di Bagnoregio, un borgo unico tra i più belli d’Italia, dall’aspetto impressionante e al contempo grave.

Ciò che sorprende e stupisce di Civita è anche in parte la sua condanna. Questo borgo di origini etrusche ha infatti il triste appellativo di città che muore. Sopesa nello spazio e nel tempo, Civita di Bagnoregio si trova in una zona unica in Italia, soggetta alla continua e incessante erosione delle rocce di tufo e argilla della collina su cui si trova e che compone i calanchi circostanti.

Per questo motivo il borgo, un bellissimo dedalo di stradine tra palazzi storici e balconi colorati a fiori, è ormai quasi completamente disabitato e, nonostante le continue e attente manutenzioni, è soggetto alla costante erosione che col tempo lo porterà a scomparire.

Non temete, potretre visitare il Civita di Bagnoregio in completa sicurezza! Arriverà purtroppo un giorno in cui visitarla sarà troppo pericoloso e il suo accesso non sarà più possibile. Non a caso il borgo è candidato ai Siti UNESCO, nella speranza di tardare ulteriormente il suo triste destino.

Per questo motivo vi suggerisco di non rimandare oltre e di visitare Civita di Bagnoregio appena potete! Si tratta di uno di quei luoghi in grando di lasciarti a bocca aperta, dove l’anima, la tradizione e i saporti della Tuscia si possono apprezzare con i cinque sensi.

La visita non dura più di 3/4 ore, pasto incluso, dandovi la possibilità di esplorare le altre bellezze storiche e paesaggistiche nei dintorni.

Vediamo insieme che cosa vedere a Civita di Bagnoregio e dintorni, con qualche consiglio su come arrivare, dove parchiaggiare e dove mangiare.

Visitare Civita di Bagnoregio: la storia del borgo

Piazza San Donato a Civita di Bagnoregio

Visitare un luogo conoscendo il suo passato è sempre importante per capire come appare nel presente. Questo risulta ancora più vero quando ci si appresta a scoprire Civita di Bagnoregio, un borgo davvero unico al mondo.

La storia di Civita di Bagnoregio ha origine addirittura 2500 anni fa, quando fu fondata dagli Etruschi. All’epoca il villaggio si sviluppava attorno a un minuscolo agglomerato urbano. Il luogo dove appare Civita ai nostri giorni era quello dove sorgeva l’acropoli con tempi e un foro, era il centro della vita civile e religiosa dei villaggi nel circondario.

Fin dai tempi della sua fondazione, gli Etruschi fossero a conoscenza dell’instabilità sismica di quest’area. Per questo misero in atto diverse opere per proteggere Civita dai terremoti, arginando i fiumi, principali contribuenti dell’erosione, e scavando dei canali di scolo per permettere il deflusso delle acque piovane.

Nei secoli la conformazione abitativa comincò a cambiare e sempre più edifici vennero costruiti nel fondare una Civita più moderna, ma anche più piccola e instabile.

Molte frane hanno fatto scomparire quel che rimaneva delle antiche tombe a camera scavate dagli etruschi alla base della collina di Civita. A oggi sono stati ritrovati solo alcuni dei numerosi scavi etruschi, come la grotta di San Bonaventura, la piccola necropoli al di sotto del Belvedere di San Francesco Vecchio o il Bucaione, un profondo tunnel scavato ai piedi della cittadina che collega direttamente alla Valle dei Calanchi.

I romani presero in mano il territorio continuando l’opera di salvaguardia dell’altopiano. Sfortunatamente, il loro impegno venne a scemare e Civita iniziò a crollare, portando a un lento abbandono della zona.

Alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Bagnoregio si trovò ad essere facilmente soggetta alle scorrerie delle orde barbariche, finendo man mano sottomessa ai visigoti, ai bizantini e ai longobardi, sino a quando Carlo Magno la liberò e la consegnò alla Chiesa.

Bisogna ben dire che il borgo ricopriva un’importante posizione strategica.

Racchiuso tra i due fiumi del Rio Chiaro e del Rio Torbido, circondato e protetto dalla Valle dei Calanchi, questo piccolo altopiano è vicino alla foce del fiume Tevere .La strada che passava di lì a collegare il Tevere al Lago di Bolsena costituiva un’importante via commerciale e di comunicazione.

All’epoca Civita era ben più grande e diversa da come appare adesso. Fino al 1695, infatti, la cittadina si estendeva su di un altopiano più ampio e possedeva ben cinque porte d’accesso. Queste però crollarono insieme a buona parte dell’altopiano a causa di un terribile terremoto, che ha contribuito ad un’erosione ancora più netta nella valle dei Calanchi, distruggendo anche l’unico passaggio di collegamento tra Civita e Bagnoregio.

Vista dei Calanchi dalla terrazza panoramica di Civita di Bagnoregio

Che cosa sono i calanchi?.

I calanchi sono una serie di solchi nel terreno causati da un processo di erosione iniziato migliaia di anni fa e in corso ancora oggi. I solchi dei calanchi si formano solitamente nei pressi di terreni argillosi creando uno schema decisamente spettacolare.

Lentamente e inesorabilmente Civita è destinata a sgretolarsi, destino che gli ha conferito l’appellativo di “città che muore” da Bonaventura Tecchi, celebre frate francescano originario di Civita di Bagnoregio.

Fortunatamente, nei secoli più recenti Civita è stata sottoposta a diverse opere di tutela e conservazione. Lo sgretolamento delle pareti, per quando impossibile da fermare, è tenuto sotto controllo e il borgo è visitabile.

Si tratta di una località unica, un luogo dove il tempo, suo tiranno e nemico, sembra si sia fermato. Si può raggiungere solo a piedi, percorrendo un ponte in cemento armato creato per garantire ai pochi cittadini rimasti e ai turisti che la visitano da tutto il mondo un sicuro passaggio.

La fama dovuta al suo appellativo hanno aiutato a riavviare il turismo, dando la possibilità di riscoprire il borgo e favorendo il ripopolamento.

Dalla sua rinascita Civita di Bagnoregio è uno dei borghi fantasmi d’Italia, collegata al resto da un lungo e sottile filo di speranza.

Come arrivare a Civita di Bagnoregio

Un'ape car presso le strade storiche di Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio si trova in Lazio, in provincia di Viterbo. Il borgo si può raggiungere solamente attraverso un ponte che la collega con il paese di Bagnoregio.

Arrivando in auto dovrete quindi lasciare il vostro mezzo presso uno dei parcheggi a pagamento nelle vicinanze del ponte o più giù, a Bagnoregio, per poi proseguire con il servizio di bus navetta oppure a piedi.

Ecco come si arriva a Civita di Bagnoregio in auto e con i mezzi pubblici.

Per arrivare a Bagnoregio in auto:

  • provenendo da nord: seguite l’autostrada A1 in direzione Roma per uscire a Orvieto. Seguite a sinistra in direzione Bagnoregio. In alternativa, per chi percorre la SS2 Cassia, all’altezza di Montefiascone prendere la SS71 Umbro-Casentinese. Dopo circa 14 chilometri girare a destra per Bagnoregio.
  • provenendo da sud: prendete l’A1 fino a Orvieto. Da cui proseguite sulla statale in direzione Roma, per uscire a Bagnoregio.

Per raggiungere Bagnoregio in treno:

  • Le due stazioni più vicine sono quelle di Viterbo e Orvieto. Da entrambe potete prendere gli autobus della compagnia Cotral sulla linea Viterbo-Riello.

Dove parcheggiare a Civita di Bagnoregio

Come vi anticipavo, a eccezione dei residenti a cui è concesso di accedere al borgo con scooter o ciclomotori, Civita di Bagnoregio è accessibile solamente a piedi, attraversando il ponte in cemento armato.

Per questo motivo se arrivate a Civita in auto dovrete lasciarla presso uno dei parcheggi esterni.

Se cercate dove parcheggiare a Civita di Bagnoregio, vi suggerisco di lasciare l’auto a Piazzale Battaglini, a Bagnoregio. Qui troverete un ampio parcheggio (2 euro all’ora) nei pressi dei quali si trovano una delle biglietterie per l’acquisto del biglietto di ingresso al borgo.

Dal parcheggio potrete sfruttare il servizio navetta (1 euro andata/ritorno) o proseguire a piedi lungo la passeggiata (di circa 25 minuti) in direzione del borgo.

I camper possono parcheggiare all’ingresso del paese, in Piazzale Bersaglieri (Campi da Tennis) al costo di € 6,00 al giorno.

Se avete intenzione di soggiornare a Bagnoregio per la notte informatevi presso la struttura dove alloggiate per ottenere il talloncino gratuito per il parcheggio.

Civita di Bagnoregio: il biglietto d’ingresso

Per quanto possa sembrarvi assurdo, l’accesso a Civita di Bagnoregio richiede il pagamento di un ingresso, al costo di 5 euro.

Il denaro raccolto viene utilizzato per la tutela e il mantenimento di Civita, uno spettacolo tanto suggestivo quanto fragile.

L’ingresso è a pagamento ogni giorno dalle ore 08:00 alle ore 20:00. Ciò significa che se arrivate al di fuori di questa fascia oraria, l’ingresso al borgo è gratuito.

L’ingresso è gratuito anche per i bambini sotto ai 6 anni e per chi alloggia all’interno del borgo.

Il biglietto può essere acquistato nei pressi della biglietteria di Marcatello (prima del ponte) oppure, nei finesettimana e nei giorni di maggiore afflusso turistico, alla biglietteria di Piazzale Battaglini. In alternativa, potete acquistarlo online prima del vostro arrivo.

Cosa a Civita di Bagnoregio in un giorno

Vista laterale della piazza principale di Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è stata la prima tappa del nostro viaggion on the road tra i borghi più belli del centro Italia.

Siamo stati a Civita durante un caldo martedì d’ottobre, in un periodo che ci ha aiutato a trovare un parcheggio nella parte alta, proprio nei pressi del borgo.

La nostra visita a Civita di Bagnoregio è stato un zigzagare disordinato tra le strade del borgo che, viste le dimensioni contenute, si visita completamente nel giro di 3-4 ore senza escludere nulla.

Vi daremo comunque modo di seguire i nostri passi in modo che non possiate mancare nulla, neanche i segreti più nascosti. Ecco quindi che cosa vedere a Civita di Bagnoregio.

Partiamo insieme!

La terrazza panoramica

Vista panoramica di Civita di Bagnoregio e della Valle dei Calanchi

La nostra visita parte da uno dei parcheggi presso la balconata del Belvedere, dove tra l’altro termina la strada. Dopo pochi passi arriviamo alla terrazza, il punto panoramico su Civita di Bagnoregio. Da qui la vista su Civita è meravigliosa: vi si aprirà davanti una visuale a 180 gradi sul borgo e sull’intera Valle dei Calanchi, uno spettacolo così imponente da farci lasciare a bocca aperta.

Sempre qui potrete ammirare la grotta dedicata a S. Bonaventura, sfortunatamente chiusa al pubblico da una cancellata che rende però possibile vederne gli interni.

Lo sapevi che…?

Per quanto di origine etrusca, la grotta è oggi ricordata per la figura di San Bonaventura. Secondo la storia, San Francesco era solito pregare in questa grotta durante le sue visite a Bagnoregio. Un giorno, proprio in questa grotta il santo curò un bambino, Giovanni Fidenza, malato gravemente. Alla sua guarigione il Santo gli si rivolese augurandogli in latino “Bona Ventura”. Questo, raggiunta la maggiore età, decise di entrare nell’Ordine Francescano e di prendere come nome l’appellativo di “Bonaventura”.

Lasciamo alle nostre spalle l’ampio cortile e scendiamo due brevi rampe di scale. Quindi, imbocchiamo la strada e dopo un centinaio di metri arriviamo all’ingresso di Civita. Qui acquistiamo i nostri biglietti d’ingresso al borgo e, una volta fatti convalidare, mettiamo piede sull’alto ponte di cemento.

Il ponte

Una ragazza con uno zaino giallo si trova sul ponte d'ingresso a Civita di Bagnoregio.

L’attraversamento sul ponte di Civita di Bagnoregio è una scarica di emozioni e di adrenalina.

La vista sul borgo, sopra di noi, e su tutto ciò che ci circonda è uno spettacolo unico. Notiamo i Calanchi in lontananza, ma sentiamo specialmente forte il timore reverenziale verso gli altri borghi, con edifici che affacciano direttamente nella conca.

Si dice che l’emozione sia ancora più grande di prima mattina, al scendere della nebbia, quando la valle si copre di una coltre compatta dando l’impressione di camminare sulle nuvole.

L’odierno ponte di Civita di Bagnoregio risale al 1965 e venne costruito a seguito della distruzione del ponte di pietra risalente agli anni ’20, distrutto dai tedeschi durante il Secondo Conflitto Mondiale.

Pensate, in precedenza c’era una sola, unica stradina, una striscia di terra che collegava Civita al territorio circostante. Cercarne testimonianza tra le fotografie e i quadretti appesi nelle case e nei musei.

Alcuni quadri su di una parete in pietra che mostrano l'antica stradina esistente al posto del ponte di Civita di Bagnoregio

Fa una certa impressione pensare come, fino a solo 100 anni fa, gli abitanti sfidassero ogni giorno la sorte passando su una delle zone più instabile della Valle dei Calanchi.

Vista panoramica della Valle dei Calanchi dal ponte di Civita di Bagnoregio

Man mano che avanziamo la salita si fa più ripida, tanto da toglierci il fiato nell’ultimo tratto finale. Qui troviamo Porta Santa Maria (o della Cava), l’unica porta di accesso al borgo a essere rimasta in piedi delle cinque originarie.

Porta Santa Maria a Civita di Bagnoregio

Prima di attraversarla notiamo in alto le decorazioni: due leoni che tengono tra gli artigli due teste umane, simbolo della vincita di Bagnoregio sugli odiati Monaldeschi, signori di Orvieto, nel 1494.

L'ingresso a Civita di Bagnoregio

Piazza San Donato e la Cattedrale di San Donato

Piazza San Donato di Civita di Bagnoregio

Passiamo Porta Santa Maria ed entriamo tra le strade del borgo. Ricordo ancora le parole di Martina: “Questo si è che è un borgo”. Ho capito subito che cosa intendeva.

Per quanto ci siamo bar, ristoranti e piccoli negozietti sparsi in diversi angoli di Civita, fa impressione vedere che tra le strade di questo borgo laziale non ci sia quasi nulla di moderno. Non appena varcherete la porta vi troverete circondati da antiche case in pietra, piccoli cortili decorati da qualche fiore e piante d’ulivo, abitazioni e bassi palazzi storici tutti della stessa origine: il tufo e, la pietra di questo territorio.

La casa di San Bonaventura

I resti della casa Natale di San Bonaventura di Bagnoregio, importante filosogo e teologo italiano che dal 1257 al 274 fu inistro dell’ordine francescano, si trova in via S. Bonaventura 131.

Seguendo la strada principale, dopo pochi passi siamo nella piazza centrale del borgo: Piazza San Donato, dove affaccia l’unica chiesa di Civita.

Appena entranti in piazza notiamo fin da subito l’assenza di pavimentazione centrale, una cosa insuale per una piazza italiana. Qui la pietra è sostituita da un misto di terra rossa e brecciolino, proprio com’era nel Medioevo.

La Cattedrale di San Donato a Civita di Bagnoregio

La Chiesa di San Donato probabilmente sorge sui resti di un antico tempio pagano. L’edificio esterno è semplice e risale al Cinquecento, con un architettura che però si sposa molto bene con i palazzi della piazza. L’interno è interessante, con tracce del tipico impianto romanico a tre navate e contiene reliquie di San Ildebrando, che fu vescovo della città nel IX secolo; e un prezioso crocifisso in legno della scuola di Donatello, risalente al XV secolo.

La navata interna alla Cattedrale di Civita di Bagnoregio

Particolarmente carino è anche il cortile interno, raggiungibile sulla sinistra, dove troviamo un gruppo di gattini randagi.

Un gatto su di una scala in pietra a Civita di Bagnoregio

Il Museo geologico e delle frane

Sempre su Piazza San Donato, nei pressi di Palazzo Alemanni si trova il Museo Geologico e delle frane di Civita, una tappa che vi suggeriamo di non perdere per comprendere appieno la storia del borgo.

La visita, al piano superiore del palazzo, segue una serie di modelli e schermi interattivi che spiegano l’evoluzione geologica dell’area, mostrando le continue frane che hanno portato molti degli abitanti a scelgiere di andarsene.

La visita è breve ma decisamente interessante!


Informazioni di visita al Museo Geologico e delle frane di Civita di Bagnoregio


Le vie del centro storico

Una strada storica a Civita di Bagnoregio

Come accade per tutti gli altri borghi italiani, il modo migliore per visitare Civita di Bagnoregio è farlo vagando senza meta tra le strade del centro storico, seguendo ciò che attira la vostra curiosità e la vostra attenzione.

Le strade sono poche, ma nascondono tanti piccoli segreti. Dai balconi decorati a fiori, strane targhette accanto alle porte, antichi portoni e pareti affrescate.

Non limitatevi alla sola strada principale, girate e seguite gli incroci a destra e a sinistra, prendete scalinate e andate a perdervi. Per quanto sia davvero impossibie perdervi a Civita, provare a farlo vi aiuterà a scoprire tantissimi angli e scorci fantastici, per non parlare dei molti terrazzini panoramici sulla Valle dei Calanchi.

Ammirate le botteghe, i frantoi e i palazzi medievali con balconi e scale esterne. Lasciatevi ammaliare dalla bellazza che si ammira da Civita sulla Valle dei Calanchi e non lasciatevi sfuggire i lavori di restauro e di mantenimento messi continuamente in atto e ancora oggi visibili in alcune zone del borgo.

Eventi e feste a Civita di Bagnoregio

Come accade per tanti altri borghi d’Italia, anche Civita di Bagnoregio ospita ogni anno una vasta serie di feste ed eventi. Partiamo dal Palio della Tonna, festeggiato ogni prima domenida di giugno e ogni seconda domenica di settembre per rievocare una delle più antiche tradizioni di Civita. Si tratta di una corsa di asini cavalcati da fantini attorno a Piazza San Donato, dalla forma tonda (tonna= tonda nel dialetto locale). Un altro evento molto importante viene programmato da Luglio e Agosto: è Civit’Arte con mostre, artisti di strade e installazioni per gli amanti dell’alte, della musica, del teatro e della cultura. C’è poi la Festa della Castagna, nel mese di ottobre, e il Presepe Vivente con 50 persone a vestirsi con costumi d’epoca tra il 26 dicembre e il 6 gennaio.

Proseguendo arriviamo alla fine del borgo, dove la strada tende a scendere rapidamente. Non pensate che la vostra visita sia finita, fate ancora pochi passi e scoprirete, proprio l’angolo, alcune delle soprese più belle di Civita di Bagnoregio.

Il Giardino del Poeta

Tra i tanti giardini a Civita, uno dei più belli si trova proprio alla fine di borgo. Si tratta del Giardino del Poeta, un piccolo cortile a offrire una delle migliori visuali sulla Valle dei Calanchi.

Si tratta di un piccolo giardino botanico gestito e curato da un’azienda agricola locale, decorato con statue, busti, archi e una graziosa fontana.

L’ingresso non è gratuito. Potete scegliere di lasciare un’offerta libera o acquistare uno dei prodotti di produzione dell’azienda.

Il Bucaione

In molti, arrivati a questo punto, pensano che ora sia veramente finita. Desistono e tornano indietro, spaventati dalla ripida discesa. Non fatelo, ma proseguite dietro alla curva per arrivare al tunnel di Civita, il Bucaione. Si tratta di uno scavo negli anni Trenta, realizzato allargando l’antico acquedotto romano favorendo il passaggio dei carri.

Il Museo Antica Civitas

Un'antica grotta adibita a bottega d'artigianato a Civita di Bagnoregio

Tornando verso Piazza San Donato vi aspetta un’ultima sorpresa. Sulla sinistra, proprio alla fine di una breve stradina ad affacciare su di una ringhiera panoramica, si trova il Museo Antica Civitas, una piccola grotta adibita a museo, contenente scavi e resti risalenti fin dall’età etrusca.

All’interno delle grotta ci sono due camminamenti a portare, brevemente, a due stanze diverse con un pozzo e una finestra dalla quale si gode di una vista splendida sulla Valle dei Calanchi.

Ciò che più mi ha impressionato di questo luogo sono state le grotte stesse che, assieme a una saggia e capace organizzazione dei mortai e degli oggetti storici, creano una ricostruzione quasi impeccabile.

Mi hanno colpito molto anche i quadri storici appesi alle pareti, i quali mostrano le varie fasi storiche dell’esistenza di Civita e del suo straordinario ponte: dall’antico sentiero sterrato al primo ponte in pietra, per poi passare a quello più recene in cemento armato.

Dove mangiare a Civita di Bagnoregio spendendo poco

Come accade per i molti paesi e borghi storici nei dintorni, Civita di Bagnoregio segue la tradizione culinaria viterbese. Sedendovi a tavola potrete trovare i piaciarelli, degli spaghetti spessi con acqua e farina conditi con porcini, tartufi neri e salumi, come anche carne di cinghiale.

Il piatto tradizionale di Civita sono tuttvia le fetuccine condite con un sugo a base di interiora di pollo.

Arrivando ai dolci, vi suggerisco di assaggiare i torciglioni (a base di frutta secca e miele), i tozzetti, il panpepato.

Lo sapevi che…?

I torciglioni in passato erano i dolci dei ricchi, perchè creati con ingredienti costosi e difficili da reperire. I meno fortunati potevano permetterseli solo a Natale.

Se cercate dove mangiare bene a Civita spendendo poco vi suggeriamo l’Arco del Gusto, una gastronomia con ottime birre artigianali e panini enormi, gelati e dessert a prezzi bassi.

Collage con due foto che mostrano i panini e le birre de L'Aro del Gusto a Civita di Bagnoregio
Da l’Arco del Gusto.

Vediamo insieme anche alcuni ristoranti dove mangiare a Civita di Bagnoregio.

Se preferite sedervi con le gambe sotto al tavolo potete gustare i piatti tradizionali bagnoresi a prezzi accessibili da Osteria al forno di Agnese. All’interno del loro sito potete trovare il menu con i prezzi, passate a darci un’occhiata!

Cosa vedere nei dintorni di Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio si trova in una delle aree più rinomate in Italia nell’ambito del turismo ambientale.

Si colloca difatti a pochi chilometri dal confine che separa il Lazio dall’Umbria, aprendo a tantissime possibilità, gite ed escursioni in grado di arricchire la vostra vacanza a Civita.

Vediamo insieme che cosa vedere vicino a Civita di Bagnoregio:

  • Bolsena: con la sua celebre Rocca Monaldeschi e l’altrettanto famoso lago vulcanico;
  • Orvieto: la meravigliosa cittadina umba dall’imponente Duomo rinascimentale;
  • Bomarzo: famoso per l’incredibile Bosco Sacro dei Mostri.
  • Gli altri borghi della Tuscia: come Montefiascone (a 15 Km), Sermugnano (a 6 Km), il borgo fantasma di Celleno (a 14 Km), Castiglione in Teverina (a 16 Km).
  • Viterbo: la città dal centro storico medievale più grande d’Europa.

Da Civita di Bagnoregio sarete anche sufficientemente vicini per visitare alcuni dei meravigliosi borghi dell’Umbria, tra cui vi suggerisco:

Se siete curiosi di scoprire altri borghi meravigliosi sparsi nel nostro paese, cercate i contenuti con il tag “borghi d’Italia“.


Eccoci arrivati alla fine di questa breve guida sulla visita di Civita di Bagnoregio, uno dei borghi più belli della Tuscia. Spero che abbia risposto a tutte le vostre domande e alle vostre curiosità.

Se così non fosse lasciate un commento o scrivetemi un’email, sono sempre molto contento di rispondervi e aiutarvi!

Buona giornata e buon viaggio!


Iscriviti alla Newsletter!

Riceverai ogni mese un'email con contenuti interessanti, idee e ispirazione per i tuoi prossimi viaggi!

* campo richiesto!

Acconsento all'utilizzo dei miei dati per la ricezione della newsletter a puro scopo informativo.

Per le foto nella sezione “Che cosa vedere nei dintorni di Civita di Bagnoregio” si ringraziano:

Ringrazio Martina Varchetta per il suo prezioso contributo da web editor.