Cosa vedere a Follina nel trevigiano: dall’Abbazia al birrificio artigianale

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Seguire l’itinerario della Strada del Prosecco e delle sue colline ricoperte di vigneti apre alla scoperta di un territorio meraviglioso, fatto non solo di paesaggi unici ma anche di piccoli borghi antichi. Nel corso della nostra ultima gita abbiamo visitato Follina, una piccola meraviglia ricca di belle sorprese.
Visitare Follina è ideale per una gita in giornata alla scoperta delle bellezze del Veneto, specialmente nei mesi caldi e nei primi freddi autunnali, quando i paesi e i borghi della marca trevigiana brulicano del lavoro della vendemmia e si organizzano sagre e feste per celebrare questa antica tradizione.
Tra i palazzi storici che circondano la piazza principale, il piccolo borgo di Follina conserva la splendida Abbazia di Santa Maria del XIII secolo, un esempio perfettamente mantenuto di costruzione architettonica cistercense. A pochi passi si trovano le antiche sorgenti di Santa Scolastica, lungo le quali ruotavano i mulini, lavoravano le segherie, i magli e i filatoi utilizzati per fornire forza motrice alla lavorazione della lana e della seta, motivo di fama per il borgo.
Quella a Follina è stata per noi una meravigliosa gita in giornata tra le colline trevigiane, confermandosi come una meta ideale per un itinerario ricco di natura, arte, cultura ed intense esperienze enogastronomiche.
Ecco quindi una breve guida su che cosa vedere a Follina, uno dei borghi più belli d’Italia tra le verdi colline trevigiane.
All’interno di questo blog post troverete:
- Visita a Follina: il borgo trevigiano dell’Abbazia, delle sorgenti e della buona birra!
- Dove si trova e come arrivare a Follina
- Dove mangiare a Follina spendendo poco
- Cosa vedere nei dintorni di Follina sulle Colline del Prosecco
Visita a Follina: il borgo trevigiano dell’Abbazia, delle sorgenti e della buona birra

Situato nella tranquilla Vallata in provincia di Treviso, a pochi chilometri da Cison di Valmarino e dal Molinetto della Croda, il borgo di Follina è una piccola realtà di circa 4000 abitanti.
Follina si trova ai piedi delle Prealpi Trevigiane, tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene, nella pregiata zona vinicola che comprende i 15 Comuni (tra cui anche Cison di Valmarino) della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.
Questo paesetto sulla marca trevigiana è forse poco conosciuto, ma non per questo meno affascinante e ricco di attrazioni. Con la sua imponente Abbazia Cistercense di Santa Maria di Follina, gli antichi palazzi storici e le storiche sorgenti, Follina rientra nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e ha ottenuto il riconoscimento “Banderia Arancione” dal Touring Club Italiano.
Le radici del borgo sono ben conosciute e risalgano all’epoca preistorica. Pensate che alcuni reperti risalgono a 120 mila anni fa altri invece sono stati identificati come risalenti all’epoca romana e alla Strada Augusta, l’antico viale che dalle pianure del Po portava alle sponde del Danubio.
Oggi Follina conserva ancora le tipiche fattezze di villaggio medievale, con le strade strette, l’antico corso d’acqua, gli edifici storici dal pregio architettonico. Il borgo è famoso per l’imponente Abbazia Cistercense di Santa Maria di Follina e mi sento di dire che è proprio grazie alla sua costruzione che la zona ha avuto sviluppo. Si deve ai monaci, difatti, la crescita e la bonifica di quest’area, principalmente rada e ricca di corsi d’acqua, come il Fulina, che andrà poi a ricoprire nel corso dei secoli un ruolo centrale nell’econonomia del borgo.
Come per tutti i borghi più belli d’Italia, anche Follina si caratterizza per l’importante e rinnovata produzione artigianale, che si basa sulla tradizione della filatura, portata dai monaci cistercensi e tramandata nei secoli fino a giungere ai nostri giorni.
Com’è possibile ricondurre dall’origine del nome, Follina era difatti conosciuta in passato per la filatura della lana e la realizzazione di tessiture pregiate. La “follatura” venne favorita dall’abbondanza di pascoli, estesi fino all’Alpago, e di corsi d’acqua come il “Follina”.
Il borgo è davvero piccolo e si gira a piedi in poco meno di un paio d’ore. L’Abbazia e gli edifici storici, comprese le sorgenti di Follina, sono a poche centinaia di metri dal centro del paese, di fronte al municipio.
Questo lascia spazio a una visita più ampia della marca trevigiana, magari con una degustazione di vini presso una delle rinomate cantine locali. Dopo una mattina dedicata a Follina, spostandovi di pochi chilometri potrete passare il pomeriggio tra Castel Brando e il borgo storico di Cison di Val Marino con una passeggiata lungo la Via dell’Acqua o, come abbiamo fatto noi, rilassarvi al Molinetto della Croda per completare con una visita guidata e degustazione al Microbirrificio Follina.
Follina rappresenta quindi il luogo ideale per chi vuole rilassarsi, apprezzando le bellezze naturali, senza dover sopportare le grandi masse di turisti.
Siamo stati a Follina in un caldo Martedì di Luglio 2022, in parte perchè curiosi di approfondire la nostra conoscenza della marca trevigiana, ma anche perchè attirati dall’imponente figura dell’Abbazia, vista in lontananza lungo la strada verso Cison di Valmarino e la sua Via dell’Acqua.
Lasciata l’auto nel piccolo parcheggio gratuito comunale, di fronte al palazzo del municipio su Piazza Quattro Novembre, ci siamo diretti verso l’Abbazia, incontrando le prime testimonianze storiche del borgo.
Poco prima di approcciare l’ingresso dell’Abbazia, dal nostro lato della strada incontriamo Palazzo Barberis Rusca del 1670, un imponente edificio utilizzato in passato dalle donne del borgo come laboratorio per la lavorazione e la filatura della lana.
Dietro alla facciata, apparentemente semplice e spoglia, l’edificio ospita un meraviglioso giardino su cui affaccia un imponente porticato continuo ad archi, su cui poggia una loggia continua ad archi e, al secondo piano, un loggiato trabeato su colonnine tuscaniche.
Il palazzo è stato recentemente acquistato dal comune, che si è operato per restaurarlo e aprirlo al pubblico.
Affianco all’ingresso dell’Abbazia si trova la Società di Mutuo Soccorso. Anticamente collegato con un arco a Palazzo Barberis Rusca, l’edificio era in passato la portineria di accesso all’Abbazia. Oggi, il palazzo storico ospita l’Ufficio Informazioni Turistiche dove potrete accedere a volantini e depliant sugli eventi culturali organizzati a Follina e dintorni.



Eventi a Follina
La principale celebrazione a Follina è l’annuale Sagra di Pentecoste quando il borgo si riunisce per gustare le due specialità culinarie di Follina: lo spiedo di carne e il filetto di trota.
Durante il periodo dell’Avvento, nei pressi dell’Abbazia vengono organizzati i tradizionali mercatini natalizi, con chioschi e carole natalizie.
Visita all’Abbazia Cistercense di Santa Maria di Follina

Realizzata dai monaci Benedettini e ripresa dai Cistercensi nel XIV secolo, l’Abbazia di Santa Maria ha sopravvissuto al corso dei secoli per arrivare sana e salva fino a noi e diventare il simbolo indiscusso di Follina. Per ben tre secoli questo antico splendore, chiamato dai monaci con il nome di “Santa Maria della Fulina in Sanavalle”, fu uno snodo della cultura cistercense basata sulla preghiera e sul lavoro.
Con l’arrivo dei Cistercensi il monastero raggiunse l’apice di splendore e potere, soprattutto grazie al rapporto con la famiglia Da Camino che per secoli governò l’area sotto la protezione della Repubblica di Venezia.
È proprio nell’abbazia che i monaci introdussero nel borgo l’arte della tessitura, specializzandosi in tessuti pregiati, imitando i prodotti d’origine olandese e inglese.
Lo sapevi che…?
Il nome del borgo di Follina deriva dalla tradizione della “follatura” dei panni lana che si diffuse dal XII secolo grazie all’abbondanza di pascoli e corsi d’acqua come il Fulina (Follina).
I monaci parteciparono attivamente alla vita della comunità costruendo mulini per le macine e i lanifici, bonificarono l’area tra Piave e Livenza e contribuirono alla celebrazione dell’arte monastica, mostrata a più riprese con l’ampliamento e l’abbellimento dell’Abbazia di Santa Maria di Follina.
A loro si deve proprio la meravigliosa Abbazia, un vero capolavoro architettonico costruita sulle basi di un antico monastero benedettino del XII secolo, e che da questa eredita la chiesa a croce latina come da tradizione cistercense.
Dai portici alle sale interne, l’Abbazia è ricca di sorprese, a partire dal meraviglioso chiostro romanico risalente al 1268, il crocifisso ligneo d’età barocca e l’affresco del 1527 di Francesco da Milano.
Dalla metà del XIV secolo iniziò però un periodo di decadenza, che culminò con la soppressione del monastero due secoli dopo.
Dal 1915 nel monastero di Follina si insediarono i Servi di Maria che ancor oggi vi abitano.


Appena varcato l’arco d’accesso all’Abbazia, rimaniamo colpiti dalla presenza dell’uliveto e della vasca di pesci. Salite le scale, raggiungiamo un primo colonnato particolarmente affascinante, prima di varcare la porta di accesso al chiostro.


Disposto a quadrato, il chiostro ha nel mezzo la tradizionale fontana ed è circondato da un ricco colonnato. Le colonne, realizzate con pietra arenaria locale, sono ricche di decorazioni e movimenti, con capitelli con una grande varietà di disegni e di fregi. Sul sacrato aprono una serie di scalinate e di porte dirette agli edifici dell’Abbazia: la sacrestia, la sala del capitolo e il refettorio, ora monumento ai caduti.


La torre campanaria di origine romanica è la parte più antica dell’intero edificio. Risale al XI secolo ed è a pianta quadrata, secondo lo schema lombardo.
Oltre alla bellezza stilistica e architettonica, rimaniamo sorpresi dalla quiete e dal silenzio che ci avvolge.




Oggi l’Abbazia è l’edificio più importante di Follina, un’attrazione che attira ogni anno migliaia di visitatori.
- Orari di apertura: / 07:00-12:00 / e / 14:30-19:00 /;
- Costo dell’ingresso: gratuito;
- Durata della visita: da 30 a 45 minuti;
- Sito web ufficiale: https://www.comune.follina.tv.it/home/Vivere/Abbazia-Cistercense.html.
Non è permessa l’entrata in basilica con gruppi di visita durante lo svolgimento delle funzioni religiose.
Le sorgenti di Santa Scolastica

Scesa la scalinata principale dell’Abbazia, ci inoltriamo tra le strade storiche di Follina, il cuore del borgo dove si sviluppava in passato la vita cittadina, incentrata sulla filatura della lana. Seguiamo via Pallade per arrivare alle sorgenti di Santa Scolastica.
Il paese è legato al suo corso d’acqua, che proprio qui trova sorgente e che in epoca passata era indispensabile per il Lanificio Andreatta, un interessante esempio industriale del XIX secolo.
Lo sapevi che…?
Si narra siano stati proprio i monaci benedettini a dare il nome di Santa Scolastica alle sorgenti, in onore della sorella del fondatore, sostituendola al nome di una divinità pagana.
Fiancheggiando il lanificio seguiamo le sorgenti di Santa Scolastica, per rientrare verso la piazza principale e la nostra auto.
Nel lasciare le sorgenti, seguendo il corso d’acqua ci ritroviamo davanti all’imponente arcata d’ingresso al Lanificio Andreatta, che, risalente al 1820, fu convertito prima nel Collegio san Giuseppe, poi in casa di riposo e centro culturale.
Nel XVI secolo il borgo contava ben sei lanifici e quattro filande.


Sfortunatamente pochi lanifici sopravvissero alla conversione del mercato nell’Ottocento, tutti di produzione familiare e facilmente adattabili alla nuova situazione commerciale. Tra questi, il solo Lanificio Paoletti è sopravvisuto fino ai nostri giorni portando con se una tradizione secolare, premiata dai marchi di moda che utilizzano i suoi tessuti per le collezioni più pregiate.

Sentieri ed escursioni da Follina
Da Follina si diramano una serie di sentieri e percorsi ideali per gli amanti del trekking e delle passseggiate nella natura. Tra questi vi suggerisco l’Anello delle Croci, lungo circa 4 chilometri, che attraversa un bel bosco e conduce alla croce di Follina e alla croce di Valmareno. Più complesso è il pecordo ad Anello delle Pianezze, lungo 10 Km.
Terminiamo la visita a Follina che sono solo le 13:00. Avendo prenotato la visita al birrificio Follina per le 16:00, comperiamo al volo due panini e ci rechiamo al famoso Molinetto della Croda, a soli 10 minuti d’auto. Dopo una visita veloce, ci stendiamo sulle panche a giocare a carte. Finalmente un po’ di relax!
Passeggiata al Molinetto della Croda

Situato in località Refrontolo, questa piccola bellezza nascosta è da qualche anno al centro dei riflettori, grazie specialmente ai social che l’hanno portato alla ribalta.
Nel giro di poco tempo, da luogo tranquillo destinato al piacere e al relax dei locali, il Molinetto della Croda è diventato uno dei posti più visitati sulla Strada del Prosecco.
Questo piccolo angolo di paradiso affianco dal torrente Lierza, utilizzando principalmente come luogo di relax è di festa per le famiglie del paese, è stato in passato fonte d’ispirazione per artisti e visitatori.
L’edificio venne costruito nel 1630 come semplice mulino, con l’aggiunta negli anni di una stalla, del granaio e dell’alloggio per il mugnaio.




L’ultima macina risale al 1953, quando il mulino chiuse ufficialmente i battenti. Come accadde per i lanifici a Follina e molte altre attività, a seguito dell’industrializzazione queste attività non erano difatti più necessarie.
Fortunatamente, nel 1991 il Comune di Refrontolò acquistò l’edificio, restaurandolo. Ai nostri giorni è possibile visitare la macina, vederla in funzione e acquistare la farina prodotta!
Affianco al Mulino è possibile seguire un breve sentiero che, affiancando la cascata, prosegue per 1.5 Km fino all’agriturismo Le Noci.
Lo sapevi che…?
Il nome del mulino deriva dalla roccia cruda e nuda su cui è stato costruito, chiamata qui La Croda. Altri rimandi alla Croda si trovano nei nomi di alcuni massicci delle Dolomiti. La Croda Rossa di Sesto, a esempio, vi dice niente?

Per quanto l’ombra costante, la brezza leggera e la pace totale rotta dal suono naturale della cascata ci invitino a restare, si fanno presto le 15:30. Saliamio velocemente al parcheggio dove, ripresa l’auto, nel giro di 10 minuti siamo di nuovo a Follina per visitare il birrificio e provare la sua favolosa birra artigianale!
Visita guidata con degustazione al Birrificio Follina

Uno dei prodotti artigianli di punta di Follina è la sua deliziosa birra artigianale, prodotta secondo lo stile belga monasta nel birrificio locale, il birrificio Follina, che ha aperto i battenti nel 2012.
Curiosi di scoprire i segreti di questa birra deliziosa, non filtrata e ad alta fermentazione, abbiamo terminata la nostra visita a Follina con un tour guidato, completo di degustazione, del birrificio Follina.
Al costo di soli 20 euro a persona, la visita include la guida alla produzione della birra in tutte le sue fasi, dalla scelta dell’acqua, dei malti e dei luppoli, per passare alla bollitura e l’imbottigliamento. Chiude una degustazione di tre qualità di birre a scelta presso il bar negozio del birrificio, accompagnata da un enorme tagliere di salumi e formaggi, con salsine davvero interessanti. Tutto che vi viene servito, compresi gli insaccati, le salse e i latticini, sono di produzione locale.
La visita è stata davvero interessante. La nostra simpatica guida ci ha raccontato tanti aneddoti interessanti sulla produzione di quest’antica bevanda, compresi gli importanti legami con il borgo, dall’acqua utilizzata e la scelta degli insaporitori, come anche dei nomi delle birre, un continuo rimando allo storico passato di Follina.
Nel birrifico, aperto da una famiglia dall’antica tradizione vinicola, è stato inoltre allestito il S.U.V. (Spazio dell’Uva e del Vino), una sezione museale dedicata al vino, alla storia vitivinicola del territorio.
All’interno del palazzo trovate un piccolo negozio dove poter acquistare, oltre alle birre, moltissimi altri prodotti culinari degli artigiani locali.
Un’esperienza di visita che ci ha appagato tantissimo e che andremo a ripetere molto volentieri! Le visite possono essere prenotate, anche in lingua inglese, telefonando presso il birrificio o scrivendo un’email. Trovate tutto quello che vi serve nella sezione “Contatti” del sito web del Birrificio Follina.





Dove si trova e come arrivare a Follina
Follina si trova nella parte alta della Marca Trevigiana, nei pressi della meravigliosa Vallata.
Follina è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici, ecco come:
- Per raggiungere Follina in auto, dall’autostrada Venezia– Belluno prendete l’uscita Vittorio Veneto per seguire le direzioni verso Valdobiaddene e Cison di Valmarino. Arrivati a Follina, potete lasciare l’auto presso il parcheggio gratuito di Piazza Quattro Novembre.
- Per arrivare a Follina con i mezzi pubblici vi suggerisco di raggiungere la Stazione F.S. di Vittorio Veneto che, a 15 Km dal borgo, offre il collegamento ferroviario più diretto al borgo. Da qui prendete gli autobus del servizio pubblico trevigiano MOM sulla linea 121 Valdobiaddene-Follina-Cison-Miane-Vittorio Veneto.
Dove mangiare a Follina spendendo poco
Visitare Follina vi darà la possibilità di provare alcuni piatti e prodotti della tradizione enogastronomica trevigiana, primo tra tutti il Prosecco; ma anche i prodotti agricoli come il radicchio tardivo, l’asparago bianco, i marroni, il variegato di Castelfranco.
Follina è particolarmente famosa per la produzione di formaggi e insaccati, tra cui spicca il salame di Follina. Se siete alla ricerca di spunti per mangiare a Follina, vi suggerirei di provare un bel tagliere di formaggi e affettati, magari accompagnato da qualche marmellatina fresca del posto e da un calice fresco di prosecco!
Per mangiare bene spendendo poco a Follina vi suggerisco il birrificio Follina o l’Osteria del Majo, poco fuori dal centro, dove potrete anche ammirare l’antico maglio ad acqua in funzione.
Cosa vedere nei dintorni di Follina sulle Colline del Prosecco


Per via della sua posizione centrale, Follina può essere una fermata ideale, o un punto di partenza, durante l’esplorazione delle colline trevigiana lungo la Strada del Prosecco.
Ecco alcune idee da prendere in considerazione nel visitare le Colline del Prosecco nei dintorni di Follina:
- Castelbrando: arroccato sul promontorio della Valmareno, Castelbrando è un perfetto esempio di riqualificazione storica italiana. Castelbrando venne costruito come avamposto a controllare l’antica Via Imperiale Claudia Augusta. Nel corso dei secoli fu dimora di molte famiglie nobiliari, molte delle quali sotto il potere della Serenissima, per diventare sede politica e commerciale della famiglia Brandolini, che ci visse fino al 1959. Da allora il castello è stato convertito in un lussuoso hotel con spa. I suoi interni sono aperti ai soli ospiti paganti, ma una visita ai giardini e ai torrioni, come anche ad alcune zone adibite a museo, è sempre permessa a tutti.
- Cison di Valmarino: il borgo di Cison di Valmarino porta con se tutto il fascino dei piccoli centri di origine medievali, con un fulcro davvero ordinato e arricchito da un percorso di visita culturale ben curato. La passeggiata lungo la Via dei Mulini e la Via dell’Acqua di Cison di Valmarino è un’esperienza rigenerante e davvero toccante, principalmente nei pressi del monumento ai caduti del Bosco delle Penne Mozze. Se siete curiosi, trovate tutte le informazioni per visitare Cison nel mio blog post “Cison di Valmarino: visita al borgo e alla Via dell’Acqua“.
- La Chiesa arcipetrale di San Pietro e Paolo: situata a pochi chilometri di distanza, in località Valmareno, è un’antica costruzione quattrocentesca con un campanile del 1848 e numerose opere di Silvestro Arnosti, quali la meravigliosa Madonna con Bambino con a fianco Pietro e Paolo.
- Il borgo di Rolle: un luogo incantevole, da sempre caratterizzato dalla presenza dei vigneti terrazzati lungo i ripidi pendii che lo rendono una bellissima terrazza con vista sulle Colline del Procsecco.
Non solo Colline del Prosecco! Il Veneto è ricco di meravigliosi borghi antichi che vale la pena esplorare durante il weekend o in un pomeriggio libero.
Tra le molte meraviglie della mia regione, vi suggerisco:
- Itinerario di un giorno sulla Strada del Prosecco e le Colline del Valdobbiadene
- Cison di Valmarino: visita al borgo e la Via dell’Acqua
- Borghetto sul Mincio: cosa vedere in un giorno tra mulini e castelli antichi
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La giornata spesa tra Follina e le zone dell’alta Marca Trevigiana è stata un’esperienza davvero piacevole che andremo a ripetere molto presto!
Spero che questo contenuto abbia risposto a tutte le vostre domande! Se cercate altre informazioni su che cosa vedere vedere a Follina o nei dintorni, non esitate a lasciare un commento o a mandarmi un’email. Vi rispondo sempre molto volentieri!
Buona giornata e buon viaggio!