Veneto

Visitare Sottoguda e dintorni in un giorno: il borgo sulle Dolomiti

La chiesetta al centro del paese di Sottoguda.

Situato nella gola della Val Pettorina, nel cuore delle Dolomiti ai piedi della Marmolada, il villaggio di Sottoguda è un tipico esempio di borgo alpino ricco di tradizioni e di rilassanti percorsi escursionistici. Nel visitare Sottoguda, iscritto dal 2016 nella lista dei Borghi più belli d’Italia, avrete modo di scoprire i segreti della secolare lavorazione del ferro battuto artistico, mentre passeggiate tra i decoratissimi edifici dall’architettura rurale centenaria visibile nei numerosi tabièi.

Davvero apprezzabile durante una visita a Sottoguda è la costante presenza della natura incontaminata, che accoglie il borgo nella stretta valle circondata da boschi e dalle alte vette delle Dolomiti. Sottoguda è l’ideale per gli amanti delle escursioni a piedi e in bicicletta. Tra i tanti, sono molto apprezzati gli itinerari all’interno del Parco Nazionale dei Serrai di Sottoguda, specialmente quelli in direzione dei Serrai, di Malga Ciapela e della Marmolada.

Il tutto è condito dalla tipica cucina di montagna con canederli e spezzatino con polenta, strudel, grappa e amari di produzione locale.

Con questo post voglio suggerirvi che cosa vedere a Sottoguda e dintorni nel corso di una gita sulle Dolomiti, con una serie di utili informazioni su come arrivare, dove mangiare e sulle escursioni più interessanti dal borgo.

Ecco quindi i contenuti di questo post sulla visita a Sottoguda:

Visitare Sottoguda in un giorno: il borgo storico sulle Dolomiti venete

Sottoguda: il borgo del ferro battuto

Sottoguda, nel comune di Rocca Pietore è un’attrazione imperdibile per i visitatori delle Dolomiti, patrimonio Unesco dell’umanità. Fa parte dei Borghi più belli d’Italia e il Touring Club l’ha premiato della bandiera arancione.

Il borgo è particolarmente famoso per il Parco Naturale dei Serrai di Sottoguda e per l’antica arte della lavorazione del ferro battuto.

Sottoguda si trova in un tipico ambiente di montagna dolomitico, a pochi chilometri dal meraviglioso Lago di Alleghe, circondato da boschi, montagne, pascoli e laghi naturali.

Il suo nome deriva dalla montagna che lo sovrasta, il Piz de Guda, un toponimo antico usato per indicare una montagna di secondaria importanza.

Sottoguda è un antico villaggio di montagna che, secondo le testimonianza, esisteva già nel XIII secolo. Si dall’antichità, l’agricoltura e l’allevamento sono stati le principali fonti di sostentamento per gli abitanti del borgo. Necessità e bravura hanno portato gli abitanti a costruire tra gli edifici del borgo quelli che tanto lo rendono famoso ai nostri giorni. Parlo dei tabièi, i tipici fienili in legno caratteristici della cultura ladina delle Dolomiti, utilizzati dai contadini come depositi per il fieno, per accudire il bestiame e per sistemare gli attrezzi.

Oltre alle antiche usanze, oggi il borgo sopravvive principalmente di tourismo e dell’antica tradizione della lavorazione artistica del ferro battuto, di cui Sottoguda si è resa particolarmente famosa, grazie anche alla ricca presenza di materie prime. Il legno viene tutto dai boschi che popolano la valle, mentre il ferro viene dalle antiche miniere di Troi e del Fursil nel Cadore.

Delle antiche botteghe a portare avanti la tradizione e a proporre ai visitatori prodotti sulla lavorazione del ferro battuto, ne rimangono solamente due. Entrambe si trovano a un centinaio di metri più giù dal borgo storico di Sottoguda, lungo la strada che porta alla Marmolada e a Malga Ciapela.

Lasciando l’auto nel parcheggio lungo la statale, le botteghe saranno i vostri anfitrioni alla visita del borgo. Le incontrerete entrambe, sul lato sinistro della strada, prima di arrivare all’incrocio in direzione del centro storico.

Vi sarà facile riconoscerle dalle vistose insegne e dal ricco assortimento di animali in ferro battuto a fare da guardia lungo la strada: un gallo forcello, un picchio e un’acquila reale forgiata nell’attimo di toccare terra.

Oltre al ferro battuto, Sottoguda è famoso per la lavorazione del legno che, assieme al ferro e al cristallo, contribuiscono alla creazione dei meravigliosi gioielli e oggetti che hanno reso celebre il borgo.

Potrete vedere molte di queste creazioni, specialmente le famose farfalle, attentamente sistemate sugli edifici tra le strade del centro.

Eventi estivi nel borgo di Sottoguda

Nel corso dell’estate, la sera di ogni giovedì Sottoguda ospita la manifestazione Na Sera da Zacàn – Arti e mestieri di un tempo. Assieme a musica e cibo, il centro si anima con eventi legati all’artigianato artistico e alla riproposizione di vecchi lavori, come: la battitura del ferro, la lavorazione della lana e l’intaglio del legno.

Risalendo la strada entrerete nel centro storico del borgo, non più grande di qualche viuzza, ma riccamente decorato da una concentrazione di scorci indimenticabili. I colorati balconi decorati dai fiori, i vicaci giardini con le farfalle in ferro battuto, le cataste di legno attentamente sistemate e abbellite con vernici e sculture lignee, per non parlare dei tabièi addobbati con gli attrezzi del passato.

I progetti dell’Associazione Borgo di Sottoguda

L’associazione Borgo di Sottoguda è molto attiva nel paese, organizzando eventi che coinvolgono tutto il borgo per far conoscere i prodotti della terra e la produzione artigianale. Oltre a questi, l’Associazione gestisce anche l’accesso alla Valle dei Serrai e si opera molto attivamente nella manutenzione e nella rivalutazione dei sentieri di montagna. Oltre alla riapertura della Via della Meditazione (vedi sotto, nella sezione dedicata ai sentieri), si sta operando per riaprire gli antichi sentieri verso Malga Ciapela e il Vallier. Se siete curiosi di scoprire tutti i progetti e gli eventi organizzati dall’Associazione Borgo di Sottoguda, vi suggerisco di visitare la loro pagina Facebook ufficiale.

Dell’antico borgo di Sottoguda non rimane sfortunatamente molto. A seguito del disastroso incendio del 1881, l’unico edificio sopravvissuto è la chiesetta dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 quando il borgo contava ancora poche abitazioni. Il campanile è del 1550, mentre l’altare del 1616.

Una passeggiata nel borgo di Sottoguda è un’esperienza piacevole, pacifica e rilassante. Si tratta di un luogo quasi completamente privo di rumori e costruzioni artificiali. Ci sono le case del borgo, è vero, ma sono così ben inserite nel contesto da sembrar provenire dalla natura stessa, come il legno di cui sono fatte dopotutto.

Noi siamo stati a Sottoguda durante un weekend sulle Dolomiti speso tra la Marmolada, i Passi Valparola e Falzarego, per finire alle Tre Cime di Lavaredo. Abbiamo visitato il borgo montano in occasione della ventesima tappa della centocinquesima edizione del Giro d’Italia, di passaggio proprio fuori dal centro.

In quell’occasione Sottoguda era ancora più bella, addobbata da molti paloncini rosa e sculture in ferro dedicate all’evento, un’omaggio a quest’antica tradizione sportiva nazionale.

Dal centro borgo partono i sentieri e gli itinerari volti a farvi conoscere la valle e i boschi del circondario. Proprio in fondo al villaggio parte l’itinerario alla scoperta dei Serrai di Sottoguda, come anche molte altre escursioni in direzione di Malga Ciapela e della Valbona .

Un’esperienza unica a Sottoguda

Una dell’esperienze più emozionanti da vivere nei dintorni di Sottoguda è l’Alba della Regina, il sorgere del Sole visto dalla terrazza panoramica di Punta Rocca sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Le vette tutto intorno si tingono di rosa fino al comparire del Sole, dietro la maestosa parete del Monte Civetta.

Visita ai Serrai di Sottoguda

Chiesetta presso i Serrai di Sottoguda.
Ingresso ai serrai di Sottoguda, photocredit Mico Rikic.

Uno dei vanti naturalistici del borgo è la valle dei Serrai, una stretta gola che, in 2 Km di profondità, collega Sottoguda, l’ultimo paese della valle, a Malga Ciapela ai piedi della Marmolada.

Un tempo i Serrai erano utilizzati dagli abitanti del luogo per spostare le mandrie verso i pascoli di montagna e per trasportare gli alberi e il fieno dalle valli e dalle zone di sfalcio.

Quello dei Serrai è una delle attrazioni più belle e importanti delle Dolomiti. Si tratta di un perfetto esempio di come la natura sia in grado di plasmare scenari di estrema bellezza. Una scossa sismica passata e l’erosione delle rocce provocato dallo scorrere del fiume Pettorina ha plasmato la gola dando vita a una raccolta di monumenti naturali di ricercata bellezza, di particolare impatto sia nei mesi estivi che in quelli invernali.

Lo sapevi che…?

Il nome dei Serrai deriva dal termine ladino “serrar“, ovvero “chiudere”. È un richiamo alla forma stretta della valle, dalle pareti altissime che tendono a chiudersi in alcuni punti.

I Serrai possono essere percorsi in entrambe le direzioni, sia che veniate da Malga Ciapela, che decidiate di salire dal borgo di Sottoguda. Dal borgo, il percorso inizia proprio dopo il centro del paese.

L’itinerario di visita ai Serrai di Sottoguda incrocia spesso il torrente Pettorina, addentrandosi sempre più nella stretta valle sovrastata da pareti alte più di cento metri.

Percorso dei Serrai di Sottoguda
Lungo il percorso dei serrai, photocredit Filippo.

Nel periodo primaverile e autunnale dalle pareti scendono una serie di meravigliose cascate alimentate dallo sciogliersi dei ghiacciai eterni.

Il percorso ufficiale ha inizio presso uno dei ponti sul ruscello, ponte “La Vérda”.

Informazioni sul percorso dei Serrai di Sottoguda

La passeggiata lungo i Serrai di Sottoguda è di facile difficoltà e si percorre in circa un’ora, con un dislivello di 200 metri.

D’estate l’ingresso alla valle è gestito da un ente locale e viene richiesto l’acquisto di un biglietto pedonale o ciclabile. Il ricavato è investito nella cura del territorio e nella manutenzione dei Serrai. Il percorso segue (o meglio, seguiva) una strada asfaltata e può essere facilmente eseguito a piedi, in bicicletta o con il trenino dei Serrai a collegare le due estremità del percorso, dal borgo di Sottoguda fino a Malga Ciapela.

Lungo l’itinerario troverete diverse bellezze, sia d’origine naturale che no: la cascata Franzei, la Chiesetta di Sant’Antonio e la Statua della Madonna dei Serrai.

I Serrai sono particolarmente famosi durante il periodo invernale, quando le temperature scendono sotto lo zero e pareti della valle e le Cascate Franzei si ricoprono di una spessa e robusta coltre di ghiaccio. In questo periodo le pareti verticali e le cascate regalano uno spettacolo unico!

Le basse temperature e la ridotta esposizione al Sole rendono questa valle una delle più famose palestre di arrampicata sul ghiaccio al mondo, che raggiunge il punto di picco in occasione dell’Ice Climbing Meeting, quando appassionati e curiosi si riuniscono per provare l’ebrezza di una scalata sulle pareti ghiacciate.

Durante il periodo invernale, i Serrai sono di libero accesso, gratuitamente. Se anche non foste interessati all’arrampicata, il tracciato è percorribile con ciaspole e sci. È un’esperienza che consiglio vivamente, così avrete modo di ammirare le meravigliose creazioni sulle cascate ghiacciate, che assumo nomi fiabeschi come “La Cattedrale” o “La Spada nella Roccia”.

La fiaccolata invernale

Ogni Giovedì sera, da Gennaio a Fine Marzo, il percorso diventa ancora più magico grazie alla possibilità di visitare i Serrai con la fiaccolata organizzata dall’Associzaione borgo di Sottoguda.

Oggi i Serrai sono una riserva naturale e uno degli angoli più suggestivi della provincia di Belluno. Si tratta di una meta ideale per una gita sulle Dolomiti Venete!

Serrai di Sottoguda: il disastro

Il percorso dei Serrai distrutto dopo l'uragano Vaia.
I serrai a seguito dell’uragano Vaia, photocredit Giuliano Da Zanche.

I Serrai di Sottoguda sono considerati una meraviglia della natura, ed è davvero un peccato non poterli più ammirare.

Sfortunatamente infatti, in questi giorni i Serrai di Sottoguda non sono percorribili, ma chiusi e in fase di ripristino a causa dei disastrosi effetti dell’uragano Vaia che, a fine Ottobre 2018, ha colpito la zona danneggiando pesantemente il percorso e portato a danni ingenti al territorio.

Proprio il torrente Pettorina, a causa delle ingenti piogge e del forte vento, si è ingrossato distruggendo gran parte del tracciato e delle infrastrutture costruite in questi anni per valorizzare i Serrai e garantire un accesso sicuro al percorso: ponti, argini e opere murarie.

Fortunatamente quello che si è salvato sono proprio i Serrai, che potranno presto tornare a essere ammirati in futuro.

Come disposto dall’ordinanza comunale n° 58 del 07 Dicembre 2018, il tracciato è chiuso al pubblico. I lavori proseguono ancora oggi e continueranno fino al completo ripristino della zona.

Serrai di Sottoguda: quando saranno aperti di nuovo?

A seguito del disastro, la Fondazione Dolomiti Unesco si è subito messa all’opera deliberando per il recupero della zona e la progettazione del nuovo percorso di visita ai Serrai di Sottoguda.

I nuovi lavori renderanno il percorso accessibili a tutti, con infrastrutture che si adatterano più facilmente ai cambiamenti climatici, valorizzando le peculiarità geologiche, storiche e paesaggistiche di questo luogo meraviglioso sulle Dolomiti.

I restauri sono ancora in corso d’opera. La riapertura dei Serrai di Sottoguda è stimata per i primi mesi del 2023.

Cosa fare e vedere a Sottoguda: sentieri ed escursioni

Cartelli dei sentieri da seguire presso sottoguda

Immerso in una delle zone più apprezzabili delle Dolomiti venete, Sottoguda offre un’ampia serie di itinerari e percorsi dedicati agli amanti delle escursioni.

Tra i molti sentieri e le escursioni da percorrere partendo da Sottoguda vi suggerisco:

Informazioni sugli itinerari

A eccezione degli itinerari ad anello, la durata del percorso è da intendersi per il tragitto di sola andata.
  • La Via della Meditazione attraverso il Bosco dei Faggi di Sottoguda (1 ora, itinerario ad anello, dislivello 200 m): è stato recentemente realizzato dall’Associazione Borgo di Sottoguda che, a seguito dei danni portati dalla Tempesta Vaia, hanno curato la riapertura e la manutenzione del sentiero che attraversa l’antico faggeto secolare che sovrasta il borgo. Grazie al loro lavoro, questo nuovo percorso di 2 Km segue un itinerario ad anello, dettagliatamente segnalato lungo tutto il percorso, che si intraprende proprio dal centro del borgo. Si parte da Pont de la Ceva, salendo ripidamente fino a raggiungere un lungo tratto pianeggiante a condurre nel faggeto secolare, per rientrare verso il paese. La passeggiata è rivolta a famiglie con bambini e risulta particolarmente piacevole in primavera e in autunno, quando i boschi si tingono dei colori dorati della stagione. Il lavoro dei volontari non si è solo fermato alla riapertura del percorso, ma anche all’arricchimento dell’itinerario con una serie di cartelli in legno con su scritto una serie di pensieri e di messaggi di riflessione. L’idea della Via della Meditazione è quella di avvicinare l’escursionista alla natura e al bosco, suggerendo il contatto con i faggi e la vegetazione del bosco, per stimolare la meditazione e la guarigione emotiva. Prima che venisse aperta la stradina dei Serrai, questo sentiero veniva anticamente utilizzato dagli abitanti di Sottoguda come unico percorso per raggiungere Malga Ciapela.
  • L’antico borgo di Sofedèra (2 ore, ad anello, dislivello 300 m): il primo tragitto del percoso, fino al faggeto, è lo stesso della Via della Meditazione. Passato il faggeto, si seguono le indicazioni per le frazioni di Albe e Valier, che insieme costituiscono uno dei borghi italiani abbandonati, quello di Sofedèra, abitato fino agli anni ’60. Nel borghetto abita tutt’oggi una sola persona, che si presta attivamente a curarlo. Al ritorno, suggerisco di passare per la frazione di Le Palue con i suoi graziosi tabièi.
  • Il Col dele Ote (30 minuti, dislivello 150 m): si parte dal ponte in località La Vèrda (all’imbocco dei Serrai) per risalire un sentiero panoramico che, nel giro di dieci minuti, porta a godere di una vista unica sul borgo di Sottoguda e sulla Val Pettorina.
  • Il sentiero per il Lèch di Giai (60 minuti, dislivello 500 m): il sentiero parte dall’ingresso ai Serrai. Si sale subito a sinistra, salendo la mulattiera, fino a spuntare sulla statale per il Passo Fedaia. La si attraversa proseguendo per la strada silvo-pastorale fino alla conca di Franzéi, terreno di pascolo per mucche e pecore. Salendo la Val de la Miniera fino a raggiungere Lèch di Giai: un’incantevole conca glaciale dove si trova il lago, di uno stupendo blu cobalto.
  • Sentiero verso il Lago di Alleghe (2 ore, dislivello 250 m): seguendo una rigenerante passeggiata lungo il torrente, ai bordi del bosco, si scende verso valle passando i borghi di Sorarù e Savinèr di Laste, fino a Caprile. Da qui proseguite lungo il fiume Cordévole fino al celebre lago di Alleghe, dove si rispecchia la maestosa parete nord-ovest del Civetta.
  • Alla Malga di Valbona (60 minuti, dislivello 500 m): la passeggiata fino alla Valbona offre un itinerario inusuale sulle Dolomiti, passando tra le rocce di un antico terreno vulcanico arricchito da piante ed esemplari di flora alpina protetta. Giunti alla Malga di Valgona, potrete scegliere se rientrare o se proseguire verso la Forcella di Valbona (a 1 ora e 45 di cammino), la Forcella delle Fontane (1 ora a 45 minuti) o se scollinare in Val del Bios.

Lo sapevi che…?

Il sentiero verso il Bosco dei Faggi ripercorre l’antica “Strada Circondariale di Malga Ciapela“, il sentiero che gli abitanti del borgo utilizzavano in passato per spostarsi da Sottoguda a Malga Ciapela, prima dell’apertura del percorso nella valle dei Serrai di Sottoguda. Si tratta solo di un piccolo assaggio del grande progetto dell’Associazione Borgo di Sottoguda, un incomiabile gruppo di volontari che, investendo il proprio tempo e le proprie risorse, ha intenzione di ampliare il percorso spingendosi verso la Verda e Malga Ciapela, da un lato della valle, e verso Vallier, dall’altro.

Come arrivare a Sottoguda

Sottoguda si trova nella provincia di Belluno, pochi chilometri più a nord del Lago di Alleghe.

  • Per arrivare a Sottoguda in auto, provendo dalla A27, uscite a Belluno seguendo le indicazioni per Agordo. Seguite quindi la strada verso Alleghe, poi per la Marmolada. Lasciato alle spalle il villaggio di Caprile alla vista del maestoso Monte Civetta, si seguono le direzioni verso Rocca Pietore. Qui la strada comincia a salire, fino ad arrivare al borgo di Sottoguda, a 1252 m s.l.m. .
  • Se volete arrivare a Sottoguda in autobus, la stazione ferroviaria più vicina è Belluno. Da lì si può proseguire in autobus con la linea 1/3/72 Dolomitibus Belluno – Agordo – Arabba . Si scende a Caprile, dove potete prendere un bus che porta a Sottoguda per i restanti 8 km (3 corse giornaliere) o un taxi.

Dove parcheggiare a Sottoguda

Nel visitare Sottoguda vi suggerisco di lasciare l’auto presso l’ampio parcheggio sul lato sinistro della statale, facilmente localizzabile su Google Maps (clicca qui per vederne la posizione).

Il parcheggio è però talmente piccolo che risulta difficile trovare posto, specialmente nei giorni di festa. Per questo suggerisco di lasciare l’auto al parcheggio gratuito presso Malga Ciapela, per raggiungere Sottoguda tramite il sentiero dei Serrai. Questo suggerimento è da intendersi realizzabile a seguito dell’apertura del percorso dei Serrai.

Dove mangiare a Sottoguda

La cucina di Sottoguda riprende le antiche tradizioni dei piatti montanari, con pasti sostanziosi accompagnati da buon vino o birra delle Dolomiti.

A Sottoguda potrete gustare i tipici canederli serviti con speck, ricotta e spinaci; oppure i i casunziei, mezzelune di pasta all’uovo ripiene di spinaci e ricotta, zucca, rape rosse oppure patate.

Non mancherà dalla tavola la selvaggina della zona, servita a mo di spezzatino o di grigliata, accompagnati da erbe selvatiche e dall’immancabile polenta.

Tra i dolci tipici potrete assaggiare le frotaie, dolci fritti a spirale con marmellata di mirtilli rossi, l’intrammontabile strudel e  i tortiei da pom, frittele di mele.

Nella cucina tradizionale di Sottoguda non mancano poi gli amari e le grappe aromatizzate, tra cui consiglio quella al pino mugo, al ginepro, ai mirtilli o alle fragoline di bosco.

Sottoguda è ricco di ristoranti ed osterie, in alcuni dei quali potrete mangiare davvero bene spendendo poco, o comunque il giusto.

Tra i tanti posti dove mangiare a Sottoguda vi suggerisco l’Hotel Alpen la Marmolada, proprio al centro del borgo. Per quanto non abbiamo avuto modo di pranzare o cenare da loro, possiamo comunque confermarvi di come la proposta sia buona e i prezzi onesti.

Un collage di foto con a destra, strudel di mele con gelato alla vaniglia e, a destra, lo stesso strudel con un bicchiere di birra e una grappa al pino mugo.
La nostra pausa pomeridiana all’hotel Marmolada, nonostante lo strano abbinamento tutto è stato una vera delizia!

Noi siamo stati all’hotel per una pausa pomeridiana a base di strudel, birra artigianale del borgo e un’ottima grappa al pino mugo. Una vera delizia!

La birra Staguda

Per gli amanti del turismo birrofilo, torniamo con la rubrica #birrovagare legate ai borghi italiani. Oggi parliamo della birra Staguda, prodotta dall’Apicoltura Faveri con le acque cristalline della zona; e servita nei principali bar e ristoranti del borgo, incluso l’hotel Marmolada. Si tratta di una birra heiss bionda dalla schiuma fine, leggera e poco amara. Si adatta per questo a tutti i gusti e si accoppia a tutti i piatti.

I ragazzi dell’Apicoltura Faveri sono specializzate nella produzione di deliziose birre al miele dalla consistenza corposa e dal sapore dolciastro.

Cosa vedere nei dintorni di Sottoguda

  • La funivia della Marmolada: porta dai 1460 m di Malga Ciapela ai 3265 m di Punta Rocca in soli 12 minuti. Da qui, grazie alla terrazza panoramica, offre una vista a 360 gradi meravigliosa sulle Dolomiti.
  • Il Museo della Grande Guerra a Serauta, la fermata intermedia della funivia sulla Marmolada. Si tratta del museo alla maggiore altitudine d’Italia, a 3000 metri, vicino alle antiche postazioni degli eserciti italiano e austro-ungarico.
  • Passo Fedaia: se non volete spendere l’ingente quantità di soldi richiesta per un viaggio in funivia, potete ammirare la maestosità del ghiacciaio della Marmolada da Passo Fedaia, a 2056 m s.l.m., sul confine tra il Veneto e il Trentino Alto Adige. Qui potrete lasciare l’auto e, passata la diga artificiale sul Lago Fedaia, seguire il breve tratto che porta al Rifugio Cima Undici, a 2100 m s.l.m., dove potrete gustare un ottimo dolce della casa godendo del panorama meraviglioso sulla Regina delle Dolomiti e sul Lago Fedaia.
  • Il villaggio di Alleghe: sull’omonimo lago, immerso tra le montagne, offre una dei panorami migliori sulle Dolomiti e sul Monte Civetta, particolarmente bello all’ora del tramonto quando la pietra Dolomia si tinge del suo tipico colore rossastro.

Se cercate invece ispirazione per la visita agli altri borghi più belli del Veneto, alcuni dei quali facenti parte del circuito “Borghi più belli d’Italia”, vi posso suggerire:


Quella che era partita per noi come una semplice gita fuori programma per seguire l’ultima tappa montana del Giro d’Italia, ci ha regalato più di una bella emozione.

Completamente ignari della sua esistenza, Sottoguda ci ha piacevolmente sorpresi. Visitare il borgo completamente impreparati a quello che ci aspettava ci ha forse fatto perdere molto delle sue antiche tradizioni, ma ci ha regalato una giornata ricca di meraviglie e di rivelazioni.

Spero che questo post vi possa aiutare a visitare Sottoguda e dintorni! Se avete delle domande non siate timidi e lasciate un commento qui sotto, vi leggo e rispondo sempre molto volentieri!

Buona giornata e buon viaggio!


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