Trentino Alto Adige, Veneto

Escursione ad anello delle Tre Cime di Lavaredo: percorso, difficoltà e altri sentieri

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Ogni amante della montagna e delle escursioni nella natura finirà prima o poi per visitare le Tre Cime di Lavaredo. Sono in assoluto le cime più famose e il simbolo indiscusso delle Dolomiti, quelle di cui si sente continuamente parlare e che vedete immortalate in moltissime foto e cartoline. Le Tre Cime di Lavaredo sono considerate tra le meraviglie naturali più note del mondo dell’alpinismo, famose per la ricca presenza di sentieri e di vie di roccia. Il massiccio è tanto prezioso da essere entrate a far parte, assieme al complesso montano delle Dolomiti, dei Siti Patrimonio UNESCO fin dal 2009. Le Tre Cime di Lavaredo fanno parte del Parco Nazionale Tre Cime, un arco di territorio montano ricco di sentieri, escursioni e vie ferrate.

In questo post troverete le indicazioni per seguire il Giro delle Tre Cime di Lavaredo, l’escursione ad anello che parte dal Rifugio Auronzo (2320 m), facilmente raggiungibile da valle, per arrivare a Rifugio Locatelli lungo il sentiero CAI 101. Di rientro, l’anello si chiude seguendo il sentiero 105 che passa per Col Forcellina e Malga Langalm.

Il trekking ha una durata di circa 3 ore e mezza ed è uno dei percorsi più frequentati grazie alla sua semplicità dal punto di vista tecnico e alla continua presenza di meravigliosi panorami sulle vette e sulle vallate circostanti.

Con questo post voglio fornirvi tutto ciò che vi serve sapere per seguire il percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo, dandovi una serie di utili informazioni su come arrivare a Rifugio Auronzo e su quali altri sentieri ed escursioni potreste seguire all’intero del Parco Nazionale Tre Cime, una delle zone più belle per i visitatori provenienti dal Veneto e dal Trentino Alto Adige.

Ecco quindi che cosa troverete in questo post:

Percorso ad Anello sulle Tre Cime di Lavaredo lungo i sentieri 101 e 105

Le Tre Cime di Lavaredo (Drei Zinnen in tedesco) nelle Dolomiti di Steso sono tre delle cime più famose delle Alpi. La forma delle Tre Cime ricorda straordinariamente tre dita rivolte verso il cielo, tutte armonicamente allineate.

Come si può intuire dal nome, il massiccio è composto da tre vette che fanno da confine naturale, in senso longitudinale, tra due regioni montane d’Italia: il Trentino Alto Adige (a nord, sotto la provincia di Bolzano) e il Veneto, a sud, con il territorio di Auronzo di Cadore.

Il massiccio è composta:

  • la cima più alta è la Grande, ossia quella centrale (2.999 m);
  • la seconda è la Cima Ovest (2.973 m);
  • la Cima Piccola è la più bassa, ma la più elegante (2.857 m).

Il punto migliore da cui partire per visitare le Tre Cime di Lavaredo è nei pressi di Rifugio Auronzo, dove si trova il grande parcheggio per le auto e dove convergono gli autobus di linea che fanno da spola dal celebre Lago di Misurina o da Dobbiaco.

Per quanto la vista sulle Dolomiti circostanti sia da qui meravigliosa, la vista sulle cime è limitata, poiché ci si trova sul versante meridionale. Il punto da cui tutti voglio ammirare le Tre Cime di Lavaredo è quello di Rifugio Locatelli, situato sul versante opposto del massiccio.

Percorrere il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è un’esperienza meravigliosa: regala panorami unici e permette di ricollegarsi alla natura.

Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è uno dei percorsi panoramici più belli delle Dolomiti, adeguato a ogni escursionista con il giusto equipaggiamento. Si tradda di un itinerario ad anello: si parte dal Rifugio Auronzo a a 2320 metri s.l.m. e si ritorna allo stesso punto.

Il trekking ad Anello delle Tre Cime di Lavaredo è considerato di difficoltà facile (su scala escursionistica) e adatto a tutti gli escursionisti, con momenti di maggiore intensità solo in alcuni tratti del sentiero 105 di ritorno verso Rifugio Auronzo. Se non siete appassionati di escursionismo o non siete mai stati in montagna, almeno ad alta quota, il tragitto di rientro lungo il sentiero, tra rocce e sassi, potrebbe rivelarsi faticoso. Diverso è il primo tratto sulla mulattiera, molto più rapido e facile.

Per intraprendere il Giro delle Tre Cime di Lavaredo partite preparati con scarponcini da trekking, abbigliamento sportivo e crema solare!

Essendo un percorso ad anello, potrete scegliere di seguirlo sia in senso orario che in quello antiorario.

Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è adatto ai bambini?

Il sentiero è adatto alle famiglie con bambini, ma non è percorribile con i passeggini. Per i bimbi più grandi, alcuni tratti sono un po’ ripidi ed esposti, specialmente lungo l’ultima parte di salita verso Col del Mezzo. Considerate che la passeggiata è lunga e richiederà parecchie soste per essere completata.

Nel seguire il percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo vi suggerisco di seguire il tracciato in senso antiorario, partendo con il semplice sentiero piano per salire di difficoltà e adattarvi di conseguenza man mano che circumnavigate il complesso delle Tre Cime.

Il tempo di percorrenza varia molto dell’allenamento e della durata delle vostre pause. Noi abbiamo impiegato 3 ore e mezza per completare l’itinerario, escluse le pause per riposarci e goderci il pasto al sacco. Camminare in montagna non si tratta comunque di una gara. Per questo motivo vi suggerisco di considerare una giornata intera per percorrere questo itinerario. Prendetevi il vostro tempo per godervi l’esperienza, approfittare dei rifugi aperti in stagione e godervi i panorami unici sulle Dolomiti circostanti.


Giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo

Mappa del percorso ad anello e dei sentieri in partenza da Rifugio Lavaredo
  • Punto di partenza/arrivo: Rifugio Auronzo (2330 m s.l.m.);
  • Punti di appoggio e di ristoro intermedi: Rifugio Lavaredo, Rifugio Locatelli-Innerkofler, Malga Lunga-Langalmhutte (aperti da fine Giugno a fine Settembre);
  • Lunghezza del percorso: 9.7 Km;
  • Tempo totale di percorrenza (soste escluse): 3 ore e 30 minuti;
  • Dislivello: circa 400 m;
  • Quota minima: 2173 m;
  • Quota massima: 2454 m;
  • Difficoltà del percorso: medio/facile – E (Escursionisti);
  • Attrezzatura consigliata: scarponi da trekking, vestiti sportivi, molta acqua, crema solare (il sole scotta molto a queste altitudini);
  • Periodo migliore per l’escursione: da Maggio a Ottobre;
  • Segnavia: sentiero CAI 101, sentiero CAI 105;
  • Cartografia: Tabacco Editrice 1:25.000, foglio 10, Dolomiti di Sesto.

Visitare le Tre Cime di Lavaredo in inverno: è possibile?

Certamente! Il percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo è percorribile sia in estate che in inverno. D’estate suggerisco di partire la mattina presto, per evitare la calura giornaliera, o nel tardo pomeriggio, per ammirare lo spettacolare tramonto sulla pareti rossastre della roccia dolomitica. In inverno il sentiero è ben battuto, per cui si può seguire per una passeggiata con le ciaspole. D’inverno, inoltre, il parcheggio non è a pagamento e non ci sono particolari pericoli, nonostante sia saggio consultare attentamente le condizioni meteo e il bollettino valanghe.

Il sentiero Cai 101 da Rifugio Auronzo alla Forcella Lavaredo


Tempi intermedi: 45 minuti per arrivare alla Forcella Lavaredo da Rifugio Auronzo.


Il punto di inizio dell’itinerario, presso Rifugio Auronzo

Raggiunto Rifugio Auronozo, imboccate il sentiero CAI 101 che, dal lato destro del rifugio, vi porta velocemente a Rifugio Lavaredo e all’omonima forcella. Data la sua semplicità, questo primo tratto del sentiero è spesso il più affollato, con molti turisti e famiglie con i bambini che raggiungono Rifugio Lavaredo per ammirare i bellissimi paesaggi circostanti.

Si parte seguendo la facile mulattiera che conduce a Rifugio Lavaredo

Se alla sinistra siete costantemente protetti dalle ripide pareti a sud delle Tre Cime di Lavaredo, a destra si apre un panorama mozzafiato che affaccia su alcune cime delle Marmarole, sul Monte Cristallo e sul famoso gruppo montuoso dei Cadini di Misurina.

I Cadini di Misurina, sulla sinistra, e il Monte Cristallo,a destra. In centro, lo scorcio sulla valle che ospita il Lago di Misurina

Seguendo l’ampia strada sterrata, dopo 2 Km di camminata vi ritroverete in poco tempo a Rifugio Lavaredo a 2390 metri s.l.m., alla base della Cima Piccola e del Monte Paterno.

Rifugio Lavaredo, sul lato Veneto delle Tre Cime di Lavaredo, ai piedi della parete a sud.

Pausa spuntino

Al Rifugio Lavaredo hanno delle ottime torte fatte in casa!

Prendetevi un po’ di tempo per ammirare il panorama tutto intorno, specialmente quello che si gode sulla Valle di Marzon dal monumento ai caduti, che guida l’occhio fino al centro di Auronzo di Cadore, con il suo lago dalle acque turchesi.

Chiedete il timbro dei rifugi

In circolazione potete acquistare “il passaporto delle Dolomiti“, un libriccino organizzato per vallate, molto simile a un vero passaporto, dove poter inserire il timbro dei rifugi alpini visitati. Ognuno dei rifugi delle Dolomiti ha infatti un timbro, che potrete richiedere di applicare una volta raggiunto per ricordare l’esperienza. Si tratta di un’idea regalo molto carina per gli amanti delle escursioni alpine. Al passaporto, io ho preferito acquistare una piccola agenda dove apporre i timbri, trascrivere la data della visita e le mie impressioni, in modo da avere un meraviglioso diario dei miei traguardi alpini da tramandare un domani a qualcuno che voglia approcciarsi al trekking alpino.

Dal rifugio si sale il breve tratto sterrato che porta alla Forcella Lavaredo, dove il sentiero taglia diagonalmente i depositi detritici alla base della Torre Piccola di Lavaredo (2857 m).

Quello della Forcella Lavaredo, a 2454 m s.l.m., è il punto più in alto e più il vicino alle Tre Cime dell’intera escursione. Da qui si gode di una suggestiva vista a taglio, di profilo, sulla parete settentrionale delle Tre Cime e di una visuale panoramica sull’intero complesso delle Dolomiti di Sesto.

Le Tre Cime di profilo dalla Forcella Lavaredo
Panorama dalla Forcella Lavaredo

Il percorso alternativo che aggira il Monte Paterno

Da rifugio Lavaredo potete scegliere di continuare direttamene verso l’omonima forcella e completare il percorso ad anello di 10 Km; oppure allungare il percorso di altri 5 chilometri seguendo le indicazioni per il sentiero 104 che aggira anche il Monte Paterno e la Croda Passaporto fino alla forcella Pian di Cengia (2522 m), per arrivare comunque a Rifugio Locatelli.
Eccoci qua, felicie e ignari della scottatura alle braccia che ci aspetta a fine giornata

Rifugio Locatelli e i Laghi dei Piani


Tempi intermedi: 45 minuti per arrivare a Rifugio Locatelli da Forcella Lavaredo.


In questa foto si vede bene la Torre di Toblin, proprio sulla sinistra di Rifugio Locatelli. Forcella Lavaredo offre uno dei migliori punti panoramici sulle Dolomiti di Steso, sul lato Trentino del Parco.

Da qui, riprendiamo il sentiero 101 scendendo con lieve pendenza sino a raggiungere il Rifugio Locatelli-Innerkofler o Dreizinnenhütte (2450 m) che, oltre ad essere aperto per pranzo e cena, offre anche la possibilità di fermarsi a dormire per la notte. Per informazioni più dettagliate vi rimando al sito web ufficiale del Rifugio Locatelli.

È davvero straordinario come, in mezzo al terreno ghiaioso e arido, la roccia e i cumuli di detriti, qualche filo d’erba riesca a farsi strada e crescere forte e rigoglioso. Ciò che soprende ancora maggiormente è la vasta e ricca presenza di fiori selvatici dai colori vivaci e dai petali particolari. Strano ma vero, questo serve come habitat a numerose piante pioniere, tra le quali spiccano la Cinquefoglia delle Dolomiti, l’Achillea gialla, il Crocus e la Campanula.

Una scorciatoia per il rientro

Se invece di dirigervi a Rifugio Locatelli prendete il sentiero che, sulla sinistra, passa ai piedi del massiccio, taglierete di molto la strada di ritorno arrivando più velocemente Malga Langalm.

Siamo sul tratto più suggestivo di tutto il giro. La fantastica apparizione, in primis, delle Tre Cime di Lavaredo, che manifestano tutta la loro maestosità e la comparsa di altrettanti monti che caratterizzano le Dolomiti di Sesto e le Dolomiti Ampezzane.

Nonostante Rifugio Locatelli si trovi sotto la provincia autonoma di Bolzano, e quindi in Trentino Alto Adige, è gestito dal CAI di Padova Ecco la splendida vista dalle spalle del rifugio.

Dal lato opposto invece, vi sarà facile notare il vivace colore cristallino dei Laghi dei Piani dell’Ale dei Piani, incastonati tra le pendici della Croda Fiscalina e del Monte Paterno. Dal rifugio si possono inoltre ammirare la stretta Valle Sassovecchio, la Val Fiscalina e alcune importanti cime come Crodon di San Candido (2891 m) e Cima Una (2698 m).

I laghi dei piani con la Croda di San Candido, a sinistra

Rifugio Locatelli-Innerkofler

Distrutto nel corso della Prima Guerra Mondiale, Rifugio Locatelli venne ricostruito nel 1922. Il rifugio prende il nome da Antonio Locatelli, pilota dell’aeronautica italiana divenuto famoso per le sue gesta nel corso del primo conflitto mondiale. Recentemente, al nome di Locatelli è stato affiancato quello di Sepp Innerkofler, che si arruolò come volontario negli Standschützen tirolesi con il compito di guida alpina e morì poco dopo durante un attacco a Monte Paterno.

Raggiunto Rifugio Locatelli godrete della visuale migliore e più famosa sulle Tre Cime, quella frontale che le ritrae al massimo della loro imponente bellezza.

Vista panoramica sulle Tre Cime di Lavaredo da Rifugio Locatelli

Il rifugio è il punto ideale per una sosta, con un pasto al sacco o presso il rifugio (durante il periodo di apertura).

Prima di intraprendere il sentiero di rientro verso Rifugio Auronzo e Malga Langalm, vi suggerisco di scendere brevemente verso i Laghi dei Piani all’Alpe dei Piani.

A questo punto potrete scegliere di ritornare ripercorrendo i vostri passi sul sentiero 101, o di completare l’itinerario ad anello seguendo la segnavia numero 105, leggermente più impegnativa e soggetta a diversi saliscendi.

Il sentiero 105 da Rifugio Locatelli a Rifugio Auronzo


Tempi intermedi: 1 ora e 20 minuti minuti per arrivare a Rifugio Lavaredo da Rifugio Locatelli.


Il segnavia per il sentiero 105

Seguendo l’idea di completare l’itinerario ad anello, da Rifugio Locatelli scendiamo brevemente per raggiungere l’incrocio con le indicazioni per il sentiero 105 a chiudere l’itinerario passando per Malga Langalm verso Rifugio Lavaredo.

Iniziamo quindi a seguire un sentiero sterrato che scende velocemente verso Pian de Rin, per risalire con un tratto faticoso (la parte più impegnativa dell’escursione) fino a Malga Langalm, uno slargo pianeggiante circondato da laghetti (la sorgente del fiume Rienza) e verdissimi prati con mucche al pascolo. Durante l’intero percorso le Tre Cime si troveranno sempre alla vostra sinistra, dominando il paesaggio dall’alto della loro straordinaria bellezza.

Le Tre Cime e uno dei laghetti della Grava Longia

Malga Langalm e la Forcella del Col de Mezzo


Tempi intermedi: 40 minuti per arrivare a Malga Langalm da Rifugio Locatelli.


Dopo una breve pausa per riempire la borraccia presso (l’ahimè affollata) fontanella in legno nei pressi della Malga, riprendiamo lungo la dolce salita che conduce al Col Forcellina, dove la veduta alpina si apre su ulteriori notevoli gruppi montuosi delle Dolomiti di Sesto e d’Ampezzo, come i Cadini di Misurina, il Gruppo del Sorapiss e il Monte Cristallo.

Proseguiamo lungo il sentiero 105 che si arrampica lungo il ghiaione della Forcella del Col de Mezzo, sul versante occidentale del massiccio. Qui il sentiero si stringe un po’ e risulta abbastanza esposto, rendendo il tratto un po’ difficile per chi soffre di vertigini.

L’ultimo tratto in direzione della Forcella del Col de Mezzo

Poco alla volta comincerete a intravedere la recinzione che da sul parcheggio e sul vicino Rifugio Auronzo, punto che chiude il giro. Nell’approcciare il punto di arrivo non mancate di guardare le montagne a destra, e il meraviglioso scorcio sulla vallata che accoglie il Lago di Misurina.

Come arrivare alle Tre cime di Lavaredo

Il modo più semplice per raggiungere e visitare le Tre Cime di Lavaredo è salendo a Rifugio Auronzo, da cui parte (e termina) il percorso ad anello.

I comuni più vicini alle Tre Cime di Lavardo sono Cortina d’Ampezzo e Auronzo di Cadore, in Veneto, e Dobbiaco in Trentino Alto Adige. Tutti sono a circa 30 Km di distanza, per questo il paese (frazione di Auronzo) più vicina è quella di Misurina.

Raggiunta la località del Lago di Misurina, potete scegliere di salire in auto fino al parcheggio di Rifugio Auronzo, o di lasciare il vostro mezzo presso uno dei parcheggi a ridosso del lago per usufruire del servizio di bus navetta offerto dalle compagnie locali.

La strada da Misurina a Rifugio Auronzo

La strada, di circa 7 Km, non è gratuita e prevede il pagamento di un pedaggio.

Prezzo della strada per le Tre cime di Lavaredo

Per salire al Rifugio Auronzo con il vostro mezzo ed usufruire del parcheggio dovrete prendere la strada panoramica a pedaggio, il cui utilizzo è soggetto a un pagamento presso la barriera d’ingresso al Parco che si trova poco più su del Lago d’Antorno. Il costo varia in base al mezzo:

  • auto – 30 euro;
  • caravan, autocaravan e camper e (altezza oltre i 2,10 m) – 45 euro ;
  • moto – 20 euro.
  • pullman (max 30 posti) – 60 euro;
  • pullman (oltre i 30 posti) – 120 euro;
  • L’accesso è gratutio per i portatori di handicap munito di apposito contrassegno (con persona disabile a bordo).

È inoltre previsto un supplemento aggiuntivo per ogni giorno di sosta in più:

  • auto – 15 euro;
  • caravan, autocaravan e camper e (altezza oltre i 2,10 m) – 25 euro ;
  • moto – 5 euro.
  • pullman (max 30 posti) – 30 euro;
  • pullman (oltre i 30 posti) – 60 euro;
  • L’accesso è gratutio per i portatori di handicap munito di apposito contrassegno (con persona disabile a bordo).

La strada panoramica fino al rifugio è solitamente praticabile dal mese di maggio a quello di ottobre, ma considerate che sono possibili variazioni d’accesso in base alle condizioni meteo.

Il prezzo del pedaggio è effettivamente eccessivo, ma viene tenuto tale per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per ridurre l’impatto ambientale e controllare il turismo. Che dire, non hanno tutti i torti visto l’immenso afflusso di visitatori ogni giorno!

! Se volete arrivare alle Tre Cime di Lavaredo in auto !

La zona delle Tre Cime di Lavaredo è uno dei luoghi delle Dolomiti più frequentati in assoluto. Se avete intenzione di raggiungere Rifugio Auronzo con la vostra auto, vi suggerisco di raggiungere il punto di pedaggio di buon’ora la mattina presto (o nel tardo pomeriggio quando gli escursionisti cominciano a rientrare), o di schivare i giorni e gli orari di punta in modo da evitare la lunga coda alla barriera di accesso. A noi è andata ancora peggio: il parcheggio era completo, per cui la strada verso Lago d’Anterno è stata chiusa direttamente all’imbocco dal Lago di Misurina. Di fronte a questo, abbiamo lasciato l’auto presso il lago per salire in bus.

Nei mesi estivi il parcheggio al Rifugio Auronzo si riempie molto velocemente fin dalle prime ore del mattino. La strada in salita verso il rifugio viene chiusa alle auto e l’autobus rimane l’unico mezzo per accedervi, a meno di aspettare il tardo pomeriggio quando i primi escursionisti cominciano a scendere. Vi ricordo che il parco è aperto tutti i giorni dal 15 Maggio, ma solo dalle ore 07:00 alle ore 19:00.

Da Misurina alle Tre Cime di Lavaredo con il bus

Rifugio Auronzo può essere raggiunto da Lago di Misurina tramite il servizio di trasporto pubblico offerto dalla compagnia bellunese Dolomiti Bus. Il costo del biglietto è di 4 euro (8 euro se andata e ritorno). Utilizzando l’autobus non dovrete pagare il costo di accesso al parco. Gli autobus in partenza da Misurina (e in rientro da Rifugio Auronzo) sono molto frequenti, uno ogni 30 minuti circa.

L’autobus parte da Auronzo di Cadore, in Via Monte Piana, a 5 minuti a piedi dal Lago di Misurina. I biglietti possono essere acquistati in contanti o con carta di credio presso il supermercato Despar al lago di Misurina o presso la cassa alle fermata di Via Monte Piana. In alternativa, potete comperare i titoli di viaggio direttamente dall’autista all’interno dell’autobus, che accetta però solo pagamenti in contanti.

Da Auronzo e Dobbiaco alle Tre Cime di Lavaredo in bus

Se volete evitarvi tutta la strada fino a Misurina o a Rifugio Auronzo, potete guidare fino ad Auronzo di Cadore o a Dobbiaco da cui prendere i bus di linea (linea 31 da Auronzo e il bus navetta dalla stazione di Dobbiaco) fino alle Tre Cime di Lavaredo.

L’autobus impiega circa un’ora per raggiungere Rifugio Auronzo da Auronzo di Cadore (al costo di 4 euro corsa singola), mentre il viaggio è anch’esso un’ora se raggiungete le Tre Cime di Lavaredo da Dobbiaco con il bus navetta (al costo 16 euro a/r).

Da Misurina alle Tre Cime di Lavaredo a piedi

Un’ultima (ma faticosa) alternativa consiste le raggiungere Rifugio Auronzo da Misurina a piedi. Si parte da una quota di 1.754 m s.l.m., per raggiungere i 2.333 m del rifugio. La sola salita richiede 3 ore circa, a cui va aggiunto il tempo di percorrenza del giro.

Sentieri ed escursioni sulle Tre cime di Lavaredo

Oltre al percorso ad anello, attorno alle Tre Cime di Lavaredo si trovano tanti altri itinerari e sentieri adatti a ogni tipo di escursionista, ma anche vie ferrate e arrampicate dedicate ai più esperti.

Ecco alcune varianti del percorso di visita alle Tre Cime di Lavaredo, con alcuni sentieri ed escursioni da considerare all’interno del Parco:

  • L’escursione al Rifugio Pian di Cengia (difficoltà facile (E), segnavia 104 e 101, distanza 5 Km, dislivello 900 m, tempo di percorrenza circa 3 ore): si tratta di un itinerario che, a seconda dei percorsi scelti, permette di seguire un tracciato ad anello attorno al Monte Paterno. Il percorso che suggerisco è quello che, da Rifugio Lavaredo, vi porterà a Rifugio Locatelli. Salendo verso la Forcella Lavaredo, deviate a destra prendendo il sentiero 104. Passate la Forcella Passaporto, circumnavigate la parete del Monte Paterno in direzione di Rifugio Pian de Cengia. Superate un laghetto alpino, superate lo spiano e imboccate il breve tratto in salita fino al rifugio. Qui godrete di una vista unica sul Monte Paterno e su Cima Dodici (Croda de Toni) davanti a voi. Siete circa a metà strada. Prendendo il sentiero 101 in direzione di Rifugio Locatelli, passate la salita fino alla Forcella Pian de Cengia per iniziare la lunga discesa fino a Rifugio Locatelli.
  • Il sentiero da Auronzo di Cadore alle Tre Cime di Lavaredo (difficoltà media, dislivello in positivo 990 m, tempo di percorrenza 4 ore): da Auronzo si percorre la S.R. 48 in direzione di Misurina per circa 7 km, deviando quindi a destra all’altezza delle indicazioni per la Val Marzón. Si risale su di una strada asfaltata oltrepassando lo sbocco della Val d’Onge, si continua superando una piccola centrale idroelettrica fino a quanto incontrerete un primo netto tornate, nei cui pressi, potrete parcheggiare l’auto. Si procede lungo il tratto sterrato della strada fino alla lapide posta in commemorazione della sua costruzione. Superato il ponticello sul Torrente Marzón, proseguite lungo il sentiero 1104 che sale rapidamente di quota fino a ricongiungersi al sentiero 101, nel tratto compreso fra il Rifugio Auronzo ed il Rifugio Lavaredo. Per la maggior parte del tragitto, il sentiero segue il percorso di un’antica mulattiera utilizzata per i rifornimenti durante la Grande Guerra.
  • L’escursione da Sesto a Rifugio Locatelli (difficoltà facile (E), segnavia 102, distanza 13.9 Km, dislivello in positivo 953 m, tempo di percorrenza circa 5 ore): si tratta di un itinerario più impegnativo rispetto all’escursione da Rifguio Auronzo, nonostante più appagante ed economico. Lasciata l’auto al parcheggio Val Fiscalina (la sosta costa soli 8 euro per un giorno intero), seguite il sentiero 102 raggiungendo in poco tempo Rifugio Fondovalle (1540 m). Da qui il sentiero 102 segue il lungo tratto in salita attraverso Val Sassovecchio. Dopo circa 3 ore e 1000 metri di dislivello raggiungerete Rifugio Locatelli, con la sua vista meravigliosa sulle Tre Cime di Lavaredo. Il rientro vi richiederà solo due ore.
  • Il Giro dei Tre Rifugi (difficoltà media, distanza 28 Km, dislivelo 1200 m, tempo di percorrenza 7 ore e 30 minuti): un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo non molto difficile ma molto lunga, per cui suggerisco di eseguirla in due giorni. Si parte da Sesto, presso il parcheggio Val Fiscalina per conquistare rapidamente il Rifugio Fondovalle. Da qui si comincia a risalire Val Sassovecchio lungo il segnavia 102 per deviare sul sentiero 103. In circa 3 ore, questo faticoso sentiero supera un dislivello di circa 750 metri, fino a raggiungere il Rifugio Zsigmondy Comici ai piedi della Croda de Toni. Qui si trova un importante crocevia tra sentieri. Prendendo il sentiero 101 potrere ricollegarvi al Rifugio Pian de Cengia, la vostra seconda tappa e il punto più alto dell’intera escursione. Proseguite infine, sempre lungo il sentiero 101, fino a Rifugio Locatelli dopo aver superato i Laghi dei Piani. Da qui rientrate verso Rifugio Auronzo per prendere l’autobus fino a fondovalle.

Per gli appassionati delle palestre di roccia, suggerisco invece:

  • La ferrata del Monte Paterno: nei pressi di Rifuglio Lavaredo potrete abbandonare il percorso per escursionisti per intraprendere la via ferrata (percorso EEA) in direzione del Monte Paterno (2744 m.), da cui potrete ammirare le Tre Cime di Lavaredo da un punto di vista decisamente unico, tra cui la famosa postazione (usata durante la Grande Guerra) della grotta panoramica. Questo itinerario non è adatto a tutti ma ai soli escursionisti esperti, ai quali viene richiesto di avere l’attrezzatura adatta: caschetto, imbrago e set da ferrata.
  • La ferrata delle Scalette alla Torre di Toblin: da Rifugio Locatelli parte l’itinerario che conduce, in circa 1 ora e 30 minuti alla ferrata delle Scalette, dalla cui cima si gode di una veduta panoramica davvero appagante sulle Tre Cime e sui numerosi monti circostanti delle Dolomiti del Sesto. Per quanto breve e valutato come moderatamente difficile, questo itinerario non va sottovalutato essendo caratterizzato da una forte esposizione e qualche tratto tecnicamente difficile. Di rientro, potete prendere la Ferrata del Cappellano Hosp, una via attrezzata relativamente più semplice che vi riporterà a Rifugio Locatelli in circa un’ora.
  • La ferrata De Luca – Innerklofer: è un itinerario breve (1 ora e 45 per raggiungere il punto di partenza da Rifugio Localtelli) senza particolari difficoltà tecniche. Il rietrno richiede maggiore attenzione, specialmente se si percorre il tratto che passa sulla Forcella Passaporto. Si parte da Rifugio Locatelli seguendo le indicazioni per il sentiero di guerra Innerkofler, si attraversano diverse gallerie di guerra prima di arrivare al punto di attacco. Per il rientro, il percorso più rapido è tramite Forcella Lavaredo lungo il Sentiero Attrezzato di Forcella Passaporto (4 ore e mezza totali fino a Rifugio Lavaredo). In alternativa, seguite il Sentiero Attrezzato delle Forcelle che corre poco sotto il tratto che collega Monte Paterno e la Forcella Pian di Cengia fino al Rifugio Pian di Cengia (6 ore e mezza totali fino a Rifugio Lavaredo).

Tre Cime di Lavaredo: cosa vedere nei dintorni tra i posti più belli delle Dolomiti

  • I laghi d’Antorno e di Misurina: nel visitare le Tre Cime di Lavaredo non potete mancare di fermarvi ai Laghi d’Antorno e di Misurina, due tra i laghi più famosi e fotografati delle alpi italiane. Entrambi offrono una rapida e facile passeggiata attorno allo specchio d’acqua (bastano 30 minuti) e una serie di punti di ristoro dove gustarsi una buona fetta di torta o un pasto a base dei prodotti tipici della zona montuosa.
  • Cortina d’Ampezzo: a soli 23 Km di distanza (che ahimè richiedono comunque tanto tempo quando percorsi in montagna) si trova Cortina d’Ampezzo, la cittadina di montagna tanto famosa con il nominativo di “Perla delle Dolomiti”. Oltre a visitare le strade della cittadina, da Cortina d’Ampezzo ci sono tantissimi sentieri ed escursioni che vale la pena tentare. Potreste salire al massiccio delle Cinque Torri, a Croda da Lago, al Monte Faloria, visitare Lago Ghedina, Prato Piazza, le Cascate di Fanes, il Lago Sorapis e molto altro ancora!
  • Auronzo di Cadore: molto apprezzata da chi agli hotel e alle botique di moda preferisce le atmosfere più tipiche della montagna. Famoso ad Auronzo è il suo lago, conosciuto anche come Lago di Santa Caterina, particolarmente apprezzato per le sfumature turchesi delle sue acque circondate da boschi e verdi pascoli. Il lago è balneabile e navigabile, presenta una piccola spiaggia dove poter noleggiare imbarcazioni e pedalò.
  • Bagni di Gogna: nella frazione di Gogna di Auronzo di Cadore parte un sentiero che porta agli antichi bagni termali con sorgenti solforose, magnesiche e ferrugginose. Degli antichi bagni termali (esistenti già nel 1560) oggi rimangono due sole vasche in pietra (opportunamente recentitate e non accessibili) mentre, lungo il sentiero, troverete due polle di acqua sorgiva.
  • Il paese di Lozzo: situato a soli 7 Km da Auronzo di Cadore, è famoso come il “paese dei mulini” per via della lunga valle dei mulini che, arricchita da segherie, fucine e una latteria alimentata ad acqua, promette un itinerario di visita davvero interessante e divertente.
  • La Risverva Naturale Orientata di Somadida: il più grande bosco del Cadore e delle intere Dolomiti, ricco di sentieri e percorsi escursionistici facilmente percorribili nel giro di un paio d’ore. All’interno della riserva si trova il Giardino delle Farfalle, dove potete ammirare diversi esemplari tipici della zona.
  • Il lago di Braies: un meraviglioso specchio d’acqua tre le Dolomiti, a soli 35 Km dalle Tre Cime di Lavaredo.

Se cercate invece altre idee per sentieri ed escursioni in montagna, vi suggerisco:


Una visita alle Tre Cime di Lavaredo è quel tipo di esperienza che consiglio a tutti almeno una volta nella vita. Se anche non vorrete seguire il percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo, raggiungete almeno Rifugio Auronzo. La vista che si gode da qui è impareggiabile, quel tipo di panorama che solo pochi posti al mondo sanno replicare, anche se a modo loro, con la loro autenticità.

Spero che questa guida risponda a tutte le domande che cercavate per seguire il Giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo.

Se avete domande o vi serve qualche chiarimento, non esitate a contattarmi: sarò felicissimo di rispondervi!

Buona giornata e buon viaggio!


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