Mezzano in un giorno: cosa vedere nel borgo trentino delle cataste di legna

Immerso nel Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino in Trentino Alto Adige, il borgo di Mezzano di Primiero è una piccola perla alle radici delle montagne, sfortunatamente sconosciuta dai molti .
Chi ancora va in montagna con l’idea di trovare un ambiente semplice ed isolato, a volte rude e sgraziato, andando a Mezzano avrà modo di ricredersi. L’antico borgo di Mezzano è infatti un punto di riferimento per gli amanti dell’arte e della musica.
Per quanto sia abitato da poco più di 1500 abitanti, dal 2010 Mezzano fa parte dei borghi più belli d’Italia e vanta quello che, a mio parere, è uno degli itinerari di visita migliori dell’intero progetto. La passeggiata tra le strade storiche del borgo rievoca il passato rurale del borgo e manda in scena uno spettacolo tutto suo attraverso le installazioni della mostra permanente dal titolo Cataste & Canzei, un progetto che con l’arte racconta l’antico legame dei cittadini con la lavorazione del legno e la tradizione di accatastare la legna sotto casa, in vista dell’inverno.
Viste le piccole dimensioni del borgo, non impiegherete più di tre ore a visitarne il centro, ma non preoccupatevi di annoiarvi. La posizione ai piedi delle Dolomiti apre a una serie di rilassanti itinerari alla scoperta delle bellezze naturali dei dintorni.
Se siete amanti della cucina, i molti ristoranti in centro, i rifugi e le malghe tra le alture circostanti sapranno farvi apprezzare il meglio della cucina montana di Mezzano; il tutto annaffiata con l’ottima birra dei birrifici artigianali della zona che rendono Mezzano una meta ideale per gli amanti del birrovagare.
Con questo post voglio suggerirvi che cosa vedere a Mezzano e dintorni durante una giornata in montagna, consigliandovi come arrivare, dove mangiare spendendo poco e come passare il pomeriggio camminando lungo i migliori itinerari e percorsi escursionistici della zona.
Ecco che cosa troverete in questo post:
- Mezzano romantica: cosa vedere nell’antico borgo delle cataste di legna
- Sentieri ed escursioni da Mezzano e dintorni
- Come arrivare a Mezzano di Primiero
- Dove mangiare a Mezzano spendendo poco
- Cosa vedere nei dintorni di Mezzano
Mezzano romantica: cosa vedere nell’antico borgo delle cataste di legna

Situato a metà della Valle di Primiero, Mezzano è un’attrazione imperdibile per i visitatori dell’estremità orientale del Trentino Alto Adige. Fa parte dei Borghi più belli d’Italia, riconoscimento ottenuto in gran parte per la mostra “Cataste & Canzei“, un interessante e curato itinerario tra le antiche strade del borgo alla scoperta delle particolari cataste di legna artistiche.
Le origini del suo nome sono ancora dibattute. Sembra possa provenire dal latino medianum (data la sua posizione mediana rispetto agli altri comuni nella Valle di Primiero), o alla nobile famiglia che popolava la zona, i De Mezzan. Fin dai tempi in cui era sotto al dominio austriaco, Mezzano viveva principalmente di agricoltura e d’estrazione mineraria. Durante i secoli la Valle di Primiero vide il potere passare dagli Asburgo ai conti di Welsperg, seguiti dall’occupazione napoleonica fino all’annessione al Regno d’Italia a seguito della Prima Guerra Mondiale, nel 1918.
Mezzano è uno dei pochi borghi che permette ancora di assaporare quel sapore di ruralità andata sfortunatamente a scomparire nei paesi di montagna davanti all’avanzata del turismo. Si tratta di un luogo in grado di conciliare passato e presente, tradizione e modernità.
Se l’ampio spiazzo della piazza centrale lascia spazio a una serie di locali e a un teatro all’aperto dalle fattezze decisamente contemporanee, il centro abitato del borgo è un susseguirsi di tetti sporgenti, di balconi in legno e delle assi in legno che fanno da parete ai ruderi antichi. L’antico borgo di Mezzano, grazie a restauri corretti e riusi rispettosi, mantiene integra una sua identità storica. A fare da contorno un susseguirsi di prati dal colore brillante, boschi e alpeggi.
La storia di come Mezzano è diventato uno dei borghi più belli d’Italia è davvero unica e motivante.
Trovatosi tagliata fuori dalla costruzione della nuova tangenziale, la comunità di Mezzano non si è fatta scoraggiare ma ha accolto la sfida sfoggiando le loro usanze e tradizioni con orgoglio, facendone non solo un vanto, ma il motivo della loro rinascita.
L’app di Mezzano Romantica
A differenza di quanto faccio solitamente nel parlare di una visita a un borgo, questa volta non mi dilungherò troppo nel descrivere Mezzano. Il comune di Mezzano ha creato un itinerario di visita interattivo davvero ben fatto, accessibile tramite l’uso di un app per smartphone che suggerisco a tutti di scaricare! In alternativa, potrete prendere una delle mappe cartacee messe a disposizione dal comune, contenenti tutte.
Potete trovare le mappe e tutte le informazioni per scaricare l’app di Mezzano Romantica recandovi al palazzo comunale di Mezzano.



Le cataste di legna artistiche di Mezzano: la mostra Cataste e Canzei

A fare da principale attrazione a Mezzano è la mostra permanente “Cataste & Canzei” (canzei significa cataste nel dialetto locale), con opere di artisti locali sparse tra le strade, sotto ai portici, dentro le antiche stalle e dimore delle case del borgo.
L’idea parte dall’antica usanza, ancora oggi praticata, di accatastare la legna sotto ai portici per farla seccare e averla secca per farla ardere e riscaldare durante i mesi freddi dell’anno.
Proprio da usanza, tanto comune quanto diffusa nei paesi montani, gli abitanti di Mezzano hanno creato questo “museo a cielo aperto” raccogliendo interesse e attenzioni dal mondo dell’arte.
Come accade da secoli in montagna, ogni famiglia raccoglie pietre, tronchi e arbusti dal bosco, li cura e li plasma per renderli dei piccoli gioielli da tenere in casa, sfoggiare e tramandare di generazione in generazione.
Di fronte alla necessità di far rinascere il borgo, il Comune di Mezzano ha avuto di trasmettere queste antiche usanze per abbellire il borgo e attirare nuovi e vecchi turisti. Invece di soccombere di fronte all’inevitabile, Mezzano ha trasformato in arte le tradizioni e in storie da raccontare i ricordi delle vite contadine di pochi decenni fa, all’apparenza così lontane, ma che fanno parte integrante della sua realtà odierna. È davvero ammirevole come gli abitanti di Mezzano siano riusciti a costruire la loro fortuna sulla natura e sugli elementi tradizionali del Trentino Alto Adige.
L’itinerario di visita a Cataste & Canzei
Inizialmente le installazioni erano solo 14, ma hanno continuato a salire nel corso degli anni fino a diventare ben più di 30! Ogni anno la mostra viene inaugurata con l’aggiunta di una nuova catasta artistica. Scovarle tutte è una piacevole impresa. L’itinerario proposto dal Comune di Mezzano si completa entro le due ore, ma vi suggerisco di prendervi il tempo che vi serve per visitare la mostra, ammirare le opere e scoprirle tutte! Tutte le opere, con il loro significato, sono raccolte in una lista all’interno del sito “Mezzano Romantica“.








L’itinerario di visita a Cataste & Canzèi di Mezzano, ben segnalato da una serie continua di vistosi cartelli e indicazioni, si completa nel giro di due ore. Ogni anno artisti locali e internazionali contribuiscono alla mostra, rinnovandola con l’aggiunta di nuove “cataste artistiche“, rigorosamente composte da tronchi, rami e arbusti, opportunamente accatastati al naturale o dipinti.
I diversi cartelli in giro per il borgo e il loro significato
Ciascuno può scoprire Mezzano da solo passeggiando senza fretta, seguendo semplicemente le indicazioni molto intuitive dell’accattivante segnaletica in colore rosso con scritte ed iscrizioni bianche. Lungo la strada ci si imbatte via via in una serie di piccoli tesori contrassegnati da un cartello con un occhio. Avvicinandosi, dall’app si riceve un messaggio che avvisa di ascoltarne se si vuole la storia, oppure leggerla sullo smartphone. Ci sono anche delle piccole casettine in legno rosso che nasconono al loro interno delle storie interessanti sul borgo di Mezzano.



La visita parte dalla piazza principale di Mezzano, Piazza Monsignor Rodolfo Orler, in prossimità del palazzo del municipio.
La passeggiata nel borgo donerà un senso di pace, sia per il colore caloroso e il profumo delle cataste di legna, ma anche per il piacevole silenzio, interrotto solo dalle fontanelle in pietra che danno ristoro nelle calde giornate estive.
I Stoli
Lungo la vostra passeggiata lungo il borgo vi capiterà di incontrare “i Stoli“, antiche gallerie usate per convogliare l’acqua delle sorgenti circostanti verso le fontane del paese. Il nome deriva dal tedesco stollen, ovvero galleria, cunicolo. A Mezzano ne esistono 3, ancora in ottimo stato di conservazione e localizzati nel centro storico. Due, illuminati, sono interamente visitabili.


Oggi Mezzano è una meta romantica, un esempio della vita alpina, di cui si ripercorrono le tracce in ogni angolo nascosto, lungo i vicoli, nelle piazzette, all’ombra dei ballatoi e nei cortili.
Il borgo è piccolo, il centro compatto e le strade adatte ai vecchi mezzi agricoli. L’architettura rurale tradizionale ha tratti particolari che identifica il centro di Mezzano come luogo della residenza “stabile” di montagna, con edifici composti da abitazione, stalla, fienile e depositi. Tra gli edifici più caratteristici spicca la tabìa, il fienile in legno dove le famiglie portavano ad essiccare il foraggio per l’inverno.
Gli antichi Tabià
Come anche nel borgo di montagna di Sottoguda, anche a Mezzano trovate alcuni antichi tabià, edifici adibiti a stalle e alla raccolta degli attrezzi per il lavoro della terra e dei pascoli. A Mezzano cinque di queste stalle antiche sono state riportate all’antico splendore e narrano ancora le vecchie tradizioni e le storie raccontate davanti ai falò durante le lunghe serate d’inverno. Il Tabià del Rico è diventato un piccolo ma ricco museo etnografico, Il Tabià de la Gema viene utilizzata come teatro nelle serate di Mezzano Romantica. Sempre in questa Tabià, la Stalla dei Presepi contiene una quindicina di presepi di diverso tema.






L’itinerario Cataste & Canzei a Mezzano è stato recentemente impreziosito dal percorso “Germogliare“, una serie di cartelli in legno sparsi per il borgo, ognuno riccamente intagliato con contenuti e iscrizioni che spingono a ritrovare il legame con la natura e a consumare consapevolmente frutta, verdura, legumi e tuberi, enunciando per ognuno i loro importanti benefici .




Noi siamo stati a Mezzano nel Maggio 2022, alla ricerca di un ripiego alla fallimentare escursione alle Tre Cime di Lavaredo completamente coperte da un’improvvisa nebbia primaverile.
Se a una prima apparenza non sembrava molto diverso da uno dei tanti altri paesini di montagna, la visita alla mostra Cataste & Canzei di Mezzano ci ha trasportato all’interno di un’altra dimensione, dove l’uomo, l’arte e la natura si fondono in un’unica entità.
La sedia rossa
A rendere la visita ancora più divertente è la ricerca della sedia rossa, nascosta tra i vicoli o all’interno dei palazzi del borgo. La sedia è accompagnata da una campanella che, non appena suonata, richiamerà l’attenzione di uno degli abitanti di Mezzano pronto a rispondere sulla storia del paese, i piatti tipici, le tradizioni, le escursioni da provare e le bellezze da scoprire nei dintorni. La sedia rossa si può trovare tutti i giorni dal 20 giugno a metà settembre (durante i fine settimana, anche nel resto dell’anno), ad indicare che qualche abitante di Mezzano è a disposizione dei turisti per dare informazioni e condividere racconti.


Cosa vedere a Mezzano: non solo Cataste & Canzei
Oltre all’itinerario Cataste & Canzei e il nuovo percorso Germogliare, a Mezzano potrete ammirare anche palazzi ed architetture interessanti, molte dei quali inserite all’intero del percorso suggerito.
Mezzano romantica
Assieme ad artisti e appassionati d’arte, Mezzano attira ogni anno migliaia di visitatori per prendere parte ai i concerti di “Mezzano Romantica”. Il borgo si popola di musicisti internazionali, come quelli della Music Academy International di New York che propongono concerti di musica d’orchestra e da camera nei luoghi più tipici e coinvolgenti del borgo di Mezzano. Per maggiori informazioni sugli eventi organizzati da Mezzano Romantica vi rimandiamo al sito web www.mezzanoromantica.it/eventi.
Sull’ampia piazza a vista Dolomiti, tra le migliori attrazioni di Mezzano troviamo la Chiesa Patronale di San Giorgio. La struttura è facilmente riconoscibile dalla semplice facciata bianca e dal campanile, alto 36 m. La chiesa risale al 1670, per poi essere stata restaurata nel 1907. Al suo interno potrete ammirare un meraviglioso altare l’igneo e l’imponente statua di San Giorgio a cavallo.


Visitate la Lisiera di Mezzano
Tra gli antichi palazzi storici di Mezzano vi suggerisco di visitare la Lisiera, il lavatoio dove si bolliva la cenere utilizzata dalle donne del borgo per lavare i panni. Oggi la Lisiera è diventato un piccolo museo multimediale che racconta i luoghi della vita femminile antica come: le fontane, gli orti, i campi e la famiglia cooperativa.
Tra le altre cose da vedere a Mezzano, a pochi passi dalla piazza sorge la Casa Orler, mentre lungo le strade che si diramano dalla piazza incontrerete le abitazioni tradizionali primierotte: da vedere la Casa degli Usseri, la Casa Cosnèr, la Casa Lotti e le Case Brusade.






Mezzano, paese di Orti
Mezzano è un paese ricco di orti: il territorio comunale ne conta circa 400, 257 dei quali in paese e, in particolare, 122 nel centro storico. Distribuiti lungo le strade del paese alternano il verde delle piante, ai colori dei fiori, al grigio delle pareti al marrone delle abitazioni.
Sentieri ed escursioni da Mezzano

Mezzano fa parte del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, a confine con il Parco Dolomiti Bellunesi. Partendo dal borgo o raggiungengo le zone limitrofe è possibile prendere parte ad escursioni, palestre di roccia, pesca sportiva e percorsi ciclabili e a piedi lungo i sentieri di bassa e media quota ben battuti e segnalati.
Tra, le passeggiate, i sentieri e le escursioni da fare da Mezzano e dintorni suggerisco:
- Segni sparsi del rurale (2-3 ore circa): un gruppo di cinque itinerari tra le vie del paese volti a omaggiare l’acqua, l’arte, le architetture, i dipinti murali e le antiche tradizioni. I cinque itinerari si fondono nell’unico itinerario a piedi alla scoperta di Mezzano proposto dall’app “Mezzano romantica”.
- Anello Pòit – Cordognè – San Giovanni (2 ore e 30 min, dislivello 215 m, distanza 4.4 Km, itinerario ad anello): una facile passeggiata di bassa quota adatta a tutti tra i boschi e i prati che sovrastano Mezzano. Il percorso ad anello, percorribile in circa 2 ore e mezza, è consigliato durante il periodo del foliage, quando la presenza di numerosi faggi regala una vera e propria esplosione di colori e sfumature autunnali. Per seguire il percorso recatevi a Pòit, un piccolo paese che dista circa 10 minuti in auto da Mezzano. Lasciate l’auto all’altezza di un crocevia che conduce al Rifugio Caltena e a San Giovanni – Prati Liendri. Prendete la strada forestale a destra, verso E, poi il sentiero a sinistra verso la cima del Monte Cordognè. Procedete in discesa sempre seguendo il sentiero, fino alla località Falsórni, dove è situato il Crocifisso dei Falasórni. Durante la passeggiata godrete scorci meravisliosi, dalle Pale di San Martino al Monte Pavione, dai verdi prati di San Giovanni alle acque color turchese del Lago della Val Noana. Dal Crocifisso dei Falasórni, procedere in discesa lungo la strada ad O, verso la località di San Giovanni ai Prati Liendri, per poi procedere lungo il Sentiero N. 728 verso E fino a tornare alla località di Pòit.
- Il ponte tibetano della Val de Riva (2/3 ore, dislivello 294 metri, distanza 6.9 Km, itinerario ad anello): raggiungento località di Pòit, situata nella strada che da Mezzano porta ai famosi prati della chiesetta di San Giovanni, potete prendere il sentiero N. 726 e seguire in direzione del torrente Noana, ora facilmente attraversabile grazie alla presenza del Ponte tibetano della Val de Riva. Il ponte permette di godere di un vista unica dall’alto del Lago della Val Noana. Proseguendo, potete raggiungere in direzione dei Rifugio Fonteghi e Rifugio Caltena. Arrivando a Rifugio Fonteghi dopo aver passato la località di Còl, potete seguire il sentiero boschivo che costeggia la SP 221 fino al raggiungimento della diga. Attraversandola si trova una traccia che prosegue lungo i pendii che costeggiano i prati di San Giovanni confluendo al sentierno numero 728, che vi riporterà al punto di partenza. Il sentiero è percorribile a piedi o in mountain bike.
- La ciclopedonale Molaren : è un piacevole percorso che si snoda nel fondovalle del Primiero, a cavallo tra i comuni di Fiera di Primiero, San Martino di Castrozza e Mezzano. La passeggiata segue il corso del fiume Cismon fino a San Martino di Castrozza, su di un tracciato ciclopedonale illuminato anche la sera e con diverse soste per godersi il panorama in completo relax. Il tracciato fino a San Martino di Castrozza è di circa 16 Km, ma potreste sempre scegliere di fermarvi a Fiera di Primiero, a soli 3.1 Km di distanza, facilmente percorribili in 35 minuti.
- Il sentiero degli abeti giganti (2 ore, dislivello 65 m, distanza 2 Km, itinerario ad anello corto): l’inizio del percorso si trova a soli 6 Km da Mezzano, nei pressi della Casina Forestale di Valpiana. L’itinerario ad anello, ben segnalato fin dall’inizio, passa attraverso una foresta di alberi secolari: abeti bianchi e rossi, faggi e tassi. Lungo il tragitto alcuni pannelli in legno raccontano le caratteristiche del luogo, la storia e le varie curiosità relative agli alberi più importanti che si incontrano.
Come arrivare a Mezzano di Primiero
Mezzano si trova nella Valle di di Primiero tra Imer e Fiera di Primiero in Trentino Alto Adige, nella provincia di Trento.
Per arrivare a Mezzano in auto:
- Provenendo da sud, prendete la Strada Statale SS47 fino a Primolano e proseguite verso Fiera di Primiero, deviando verso Mezzano.
- Provenendo da Bolzano a nord, scendete la SS48 della Val di Fiemme e imboccate la SS50 verso Passo Rolle, fino a raggiungere Mezzano.
Per parcheggiare gratuitamente a Mezzano potete lasciare l’auto presso uno dei molti parcheggi a ridosso di Piazza Orler, la piazza principale del borgo. Tra i molti suggerisco le striscie bianche di Via delle Basse, Via della Chisa o di Via del Pian, proprio a ridosso del centro.
Per arrivare a Mezzano con i mezzi pubblici:
- Prendete il treno fino a Treviso o Belluno. Da queste due località potete prendere un autobus verso Feltre (Linea 20 BELLUNO F.S. – MEL – FELTRE F.S di Dolomiti Bus o la linea Treviso – Feltre di Trenitalia) da cui proseguire fino a Mezzano con il bus della linea B501 di Trentino Trasporti. Il viaggio dura 1 ora e 50 minuti se intrapreso da Belluno, 3 ore e 25 minuti partendo da Treviso.
Dove mangiare a Mezzano spendendo poco
Mezzano condivide molti piatti della tradizione culinaria montana, arricchita da prodotti di produzione locale. Canederli, Spaetzli, Gnocchi: sono i protagonisti dei primi piatti, accompagnati dalla ricca produzione casearia della zona.
Tra i piatti e i prodotti tipici di Mezzano, non mancate di assaggiare:
- la Tosela: il tipico tomino di formaggio fresco da cucinare in padella. Accompagnato da luganega e polenta creano il piatto tradizionale tipico della zona di Primiero.
- Il Botiro di Malga: burro tipico della zona prodotto da latte di malga fresco, lavorato a mano durante il periodo estivo della mungitura;
- “el tonco con polenta e teghe a la poìna“: si tratta di un piatto tipico con pezzetti di salsiccia in sugo di farina di frumento, con fagiolini stufati e ricotta affumicata.
- Brazedel: il dolce tipico di Mezzano regalato durante il periodo di Natale per Capodanno, un ciambellone rotondo molto morbido a base di uova, latte, burro e farina, cosparso di zucchero a velo.
Lo sapevi che…?
A Capodanno era usanza tipica delle valli trentine regalare al proprio figlioccio il “Brazedel”, questa focaccia morbida a forma di ciambella che deve il suo nome al fatto che nel portarlo in dono veniva infilato al braccio (da qui Brazedel=braccialetto). Il dono veniva e viene ancora oggi fatto in segno di buon augurio, perché si dice: “chi mangia il Brazedèl a Capodanno è felice tutto l’anno”
Sono inoltre davvero molti i prodotti tipici che Mezzano propone con fierezza.
Per gli amanti del birrovagare, suggerisco le birre di produzioni artigianli del birrificio artigianale “Bionoc” di Fabio e Nicola, tutte prodotte con luppoli coltivati nella zona del Primiero. Potrete gustarle tutte all’interno del BioNoc’s pub, proprio in Piazza Monsinior Rodolfo Orler.


Al Caseificio di Primiero c’è l’imbarazzo della scelta per chi ama i formaggii. Proprio qui potrete trovare il Botiro e la Tosela, assieme a tantissimi altri formaggi e lavorati della produzione casearia della valle.
Potete assaggiare il Brazedel presso il panificio della Famiglia Cooperativa di Mezzano.
Per mangiare bene spendendo poco a Mezzano vi posso suggerire il BioNoc’s Pub dove potrete gustare panini, toast e schiacciate condite con i formaggi, gli ortaggi e i prodotti tipici locali, il tutto a prezzi modici e accompagnato dall’ottima birra del birrificio artigianale “BioNoc”.
Per una cucina tradizionale alpina a prezzi bassi e convenienti vi suggerisco di risalire in auto, spostarvi dal centro e raggiungere in pochi minuti l’Albergo Ristorante Sorive che propone ogni giorno piatti trentini con prodotti a Km 0 come i canederli in brodo, la polenta con salsiccia e funghi, lo spezzatino di capriolo con polenta e dolci fatti in casa.
Cosa vedere nei dintorni di Mezzano



Se scegliete di rimanere per più di un giorno, ecco per voi che cosa vedere nei dintorni di Mezzano:
- Lago Welsperg: un piccolo lago di montagna circondato da una pineta, sulle cui acque si rispecchiano le Pale di San Martino. Il nome del bacino si riferisce ai “Welsperg”, famiglia aristocratica locale che controllava la Valle del Primiero e aveva fatto costruire sulle sponde del lago un residenze di caccia, oggi prestigiosa sede del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
- La Val dei Canali: uno scenario unico ai piedi delle Palle di San Martino, con pascoli verdissimi ai piedi della stretta gola tra le Dolomiti. Nel visitare la Val dei Canali, vi suggerisco di lasciare l’auto nel parcheggio del Cant del Gal. Da qui, con una passeggiata di circa mezz’ora potrete raggiungere la Malga Canali. Potete scegliere di fermarvi lì per il pranzo o proseguire per un’altra ora di camminata, e raggiungere così il Rifugio Treviso, per un pranzo con vista sulle cime dolomitiche.
- La località di San Martino di Castrozza ai piedi delle Pale di San Martino, una zona alpina ricca di escursioni nella natura e meravigliosi itinerari tra la storia e la tradizione. Nel visitare San Martino di Castrozza potrete organizzare una passeggiata a Passo Rolle che alla quota di 1980 metri, circondato da rifugi e malghe sui pascoli al ridosso delle Dolomiti, collega la Valle di Primiero alla Val di Fiemme. Il paese montano offre molte bellezze architettoniche del passato come il Battistero di San Martino, il Castel Pietra Diroccato, le chiese della Madonna Assunta e della Beata Vergine delle Grazie.
Se siete alla ricerca di altre esperienze di vivere, sentieri da esplorare e cose da fare tra le meravigliose montagne venete e trentine, vi suggerisco:
- Weekend sulle Dolomiti: due giorni tra l’Alta Badia, Cortina e Misurina
- Visitare Sottoguda e dintorni in un giorno: il borgo sulle Dolomiti
- Arco in Trentino: la nostra visita al borgo sul Lago di Garda
- Percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo: percorso, difficoltà e altri sentieri
- Visitare Sottoguda e dintorni in un giorno: il borgo sulle Dolomiti
- Passeggiata sul Ponte Tibetano Avis a Valli del Pasubio
- Sentieri sull’Altopiano di Asiago: escursioni sul Monte Cengio al Salto del Granatiere
- Selvart: l’escursione nel parco arte natura sull’Altopiano di Asiago
Nonostante il brutto tempo e i nuvoloni ci abbiamo seguito dal Passo Valparola fino a Mezzano, questo meraviglioso borgo di montagna ci ha letteralmente conquistato fin dai primi attimi. Se la piazza all’inizio non sembrava nulla di che, la birra al vicino pub ha cominciato a rallegrarci e sono bastati pochi minuti tra le storiche case di montagna del borgo per finirne innamorati!
Se avete un po’ di tempo andate a Mezzano, una meta ideale per una gita in giornata: si trova in mezzo alla natura, si respira un’aria pulitissima, si mangia e si beve molto bene e si ha modo di godere della visita a uno dei musei all’aperto migliori di tutta Italia!
Spero che questo articolo vi abbia aiutato a scoprire che cosa vedere a Mezzano e dintorni, uno dei luoghi che più mi ha sorpreso negli ultimi anni di viaggi!
Se avete domande o vi servono consigli, lasciatemi un commento o scrivetemi per email. Sono sempre feliccisimo di rispondervi!
Buona giornata e buon viaggio!