Veneto

Percorso dei Mulini a Mossano: escursione sul sentiero 81 dei Colli Berici

La casa del mulino ad acqua principale, affianco al ruscello, nella Valle dei Mulini a Mossano.

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Dopo aver speso mesi e mesi a parlare delle meraviglie dell’Italia e dell’Europa, mi ritrovo oggi a scrivere di Mossano, il mio paese d’origine. Si sa, a volte serve andarsene per un po’ di tempo per rendersi conto di quanto prezioso sia l’uscio di casa. Proprio questo è successo con me che, dopo due anni passati nel Regno Unito, nel ritornare nel mio cortile all’imbocco della Valle dei Mulini ho riscoperto un territorio ricco di attrazioni e di bellezze storiche e paesaggistiche. Chi meglio di me può accompagnarvi alla scoperta del percorso dei mulini di Mossano?
In questo articolo vi parlerò del mio paese d’origine, Mossano: una piccola ma ricca comunità sulle pendici dei Colli Berici. A rendere Mossano particolarmente interessante è la storica Valle dei Mulini, a cui seguono le bellezze del sentiero 81, come i Cogoli, le Prigioni e le misteriose Grotte di San Bernandino, luogo di pellegrinaggio e sito dove sono state ritrovate tracce del passaggio degli uomini di Neanderthal.
Con questo articolo vi racconto di Mossano, sui passi di un’escursione domenicale ideale per chi voglia passare qualche ora tra la natura e la storia di una piccola comunità tanto sconosciuta quanto bella.


Ecco quindi che cosa troverete:


Escursione sul sentiero 81 e sul percorso dei mulini di Mossano

Il cartello di ingresso al paese di Mossano a lato della strada.


Nell’arrivare a Mossano, vi consiglio di lasciare l’auto nei pressi dei parcheggi comunali gratuiti. Ne trovate uno in via Garibaldi (vicino al Municipio o alla chiesa) e l’altro in Via Capitello (al di sotto delle scuole elementari).
Da qui, scendete verso Via Calbin per girare a destra nella Contrà de’ Munari una volta raggiunto il ruscello “Scaranto”. Seguite il ruscello a ritroso (nel farlo passerete davanti a casa mia) per entrare nella Valle dei Mulini e iniziare il percorso del sentiero 81.


La Valle dei Mulini di Mossano


Nonostante siano rimasti solo due mulini idraulici attivi, in passato lungo la strada ve n’erano ben 12, tutti di origine medievale. La mia famiglia non si occupava dell’attività di macinazione, la principale fonte di guadagno del villaggio di Mossano. I miei antenati si occupavano della costruzione e della riparazione dei carri per il trasporto dei sacchi di farina e di cereali.
Il nome stesso della strada, via Calbin, è strettamente legato alla storia della contrada. Si vocifera difatti che il controllo delle acque fosse assegnato a un certo Calbino che, in epoca medievale, riscuoteva denaro in cambio dell’utilizzo dell’acqua del ruscello; azionando una chiusa per interromperne il flusso e il lavoro dei mugnai in caso di mancato pagamento.
Nel risalire brevemente la strada asfaltata vi troverete presto in una piccola contrada.
Se osservate bene, sul lato sinistro della strada passa uno stretto corso d’acqua che, come potete osservare poco sopra la cascata, andava ad alimentare i mulini (tutti sistemati negli edifici a sinistra) e proprio qui si trova ancora la chiusa che veniva gestita dal Calbino!

Un vecchio filatoio a legno restaurato.
Una carrozza in legno e metallo restaurata e conservata sotto a un portico in pietra con pareti gialle e rosse.


Imboccate quindi la stradina tra le case per ritrovarvi davanti a un edificio restaurato con la facciata in pietra viva e un cancello in ottone; al cui interno sono conservate una carrozza e alcuni strumenti di lavoro recuperati e restaurati. Alla sinistra della costruzione troverete due ruote di mulino funzionanti. Si trattano sfortunatamente di due ricostruzioni azionate meccanicamente, installate per replicare la presenza delle ruote originarie.

Un mulino ad acqua restaurato nella Valle dei Mulini a Mossano.


Seguendo le scale in pietra e prendendo lo stretto passaggio sterrato, il sentiero dei mulini di Mossano si apre improvvisamente nella vista favolosa di uno dei due mulini rimasti e ancora in funzione. Si trova in una posizione davvero suggestiva, con l’enorme ruota in legno raggiungibile da un ponticciolo in legno sul ruscello. La location è particolarmente bella e lo diventa ancora di più nei mesi primaverili ed estivi, quando le molte calle e i fiori piantati lungo il torrente decorano l’edificio e la zona di colori vivacissimi.

La casa del mulino ad acqua principale, affianco al ruscello, nella Valle dei Mulini a Mossano.
La ruota in legno restaurata del mulino principale nella Valle dei Mulini a Mossano.
Il ruscello "Scaranto" che affianca i mulini nella Valle dei Mulini a Mossano.


L’altra ruota ancora funzionante è quella del Mulino Dalla Pozza in via Calbin numero 77. L’aia antica è rustica, con le sue basse case in sasso e il mulino ad azionare l’antica macina in pietra, utilizzata in passato per la produzione di farine. Sfortunatamente, questo mulino si trova in una proprietà privata e apriva solo in occasione della Festa dei Mulini e la Festa del Pescegatto (durante il secondo e terzo finesettimana di Giugno), durante la quale la macina tornava in funzione e fino a qualche anno fa era possibile visitarla liberamente. Durante questi quattro giorni era anche possibile prendere parte ai festeggiamenti della via, danzando nel vecchio fienile e mangiando all’aperto, sotto le foglie del vigneto della fattoria.
Nel proseguire lungo il sentiero ci si ricollega alla strada comunale che da Mossano porta a Barbarano Vicentino. Qui, oltre a poter visitare l’antico lavatoio pubblico, alimentato anch’esso dalle acque del ruscello, potete imboccare il sentiero 81 per una piacevole passeggiata di 3/4 ore lungo un percorso ad anello sui colli.


Visita a Mossano: sentiero 81

Un cartello bianco e rosso, attaccato su di un albero, che segnala il sentiero 81 a Mossano.


Una volta attraversata la strada, seguite i cartelli che, a lato del ruscello, salgono in direzione del sentiero 81. Dopo pochi passi nel bosco, il sentiero si ricongiunge con Via Colombara. Da qui si sale la strada per 100 metri e, dopo un tornante, si prosegue a sinistra per passare vicino alcune abitazioni e raggiungere, in circa 25 minuti, Contrà Chimento nella località San Giovanni in Monte.

Il sentiero 81, un percorso tra i boschi a Mossano.
Due mucche, una nera e una rossa, brucano l'erba su di un passo in collina.


Attraversate la strada in cemento lasciando la borgata a sinistra e proseguite per il sentiero 81 passando sotto alla piazza di San Giovanni in Monte. Il percorso è pulito e, anche se a tratti può risultare impegnativo per via dei lunghi tratti in salita, non è mai troppo stancante.

Una strada che sale una collina contornata di alberi verdi.


Una volta lasciate alle spalle le case sparse di San Giovanni in Monte, dopo aver coperto circa un’ora e mezza di passeggiata, comincerete il rientro in direzione della collina che sovrasta Mossano: Monte Capitello.
Seguite ancora le direzioni per il sentiero 81 e vi ritroverete su una stradina larga, immerso nel bosco. Prima di arrivare in una fattoria privata, svoltate a sinistra seguendo il sentiero 81 AV (Alta Via dei Colli Berici) imboccando un percorso che serpeggia, per circa 20 minuti, tra castagni e farnie fino ad arrivare alla strada asfaltata che, passando per Monte Capitello, scende alla piazza del paese.

I Covoli

Le stalattiti delle grotte dei Covoli a Mossano.


Da qui, camminate in salita per circa 50 metri per trovare la continuazione del sentiero sulla destra della strada. Dopo pochi minuti incontrerete, sulla sinistra, una serie di grotte naturali, i “Covoli delle Tette“, insenature nella roccia che devono questo nome alla particolare forma tondeggiante delle stalattiti sulla volta del Covolo principale.
Le grotte sono coperte dalla vegetazione e si trovano a pochi metri dal sentiero, per cui potete trovarle facilmente aguzzando la vista.

Le grotte dei Covoli a Mossano.


Pausa pranzo ( o aperitivo) da Sagraro


Seguendo ancora il sentiero si raggiunge Contrà Rigo, una piana che ospita alcune fattorie e l’Agriturismo da Sagraro , il luogo ideale dove fermarsi per una pausa pranzo nonché, a mio parare, il ristorante migliore nelle vicinanze dove gustare i piatti della tradizione vicentina. Oltre all’ottimo cibo e alla continua ricerca del prodotto a Km0 (sono loro le carni, gli insaccati, il vino, l’olio e molti dei vegetali serviti al tavolo), la location di Sagraro è unica nel suo genere per via della meravigliosa terrazza panoramica con vista sulla Pianura Padana e sui lontani Colli Euganei.
Da Sagraro sono disponibili anche camere e una fattoria didattica.
Se volete fermarvi (o tornare in auto) per un pasto consigliamo di prenotare, in quanto è molto richiesto. Invece, se avete voglia di rilassarvi con un aperitivo potete fermarvi liberamente sulla terrazza panoramica esterna, gustando un calice di ottimo vino (a 2.50 euro l’uno) e un piatto di affettati (a 5 euro, 7.5 se con formaggi).

Vista della Pianura Padana e dei Colli Euganei da Mossano.


Se avete con voi dei panini o qualcosa per un picnic, potete attraversare il cortile, svoltare a destra dopo le costruzioni e riprendere il sentiero 81 AV. Dopo pochi metri, passate le case consiglio di fermarvi sul prato sulla destra, da dove si gode di una vista altrettanto bella sulla piana sottostante.


La Grotta di San Bernandino

La strada di discesa del sentiero 81 a Mossano, nel tratto affiancato, ai due lati, da molti ulivi


Seguendo la strada rocciosa si riprende il percorso di rientro a Mossano, che non richiede più di un’ora e mezza. L’intero percorso è costeggiato dalla vista magnifica sui Colli Euganei, anche quando si immerge tra le fronde di un uliveto verde e rigoglioso. Poco prima di arrivare in paese troverete, sulla sinistra, le indicazioni verso la grotta e l’Eremo di San Bernandino, raggiungibile in 15 cammino di passeggiata.

La facciata di ingresso all'Eremo di San Bernardino a Mossano.
Vista della Pianura Padana e dei Colli Euganei dall'alto del Monte Tondo a Mossano.


Oltre a essere un luogo di pellegrinaggio e di culto, la grotta interna ospita un sito archeologico d’importanza nazionale. Questo per via degli importanti ritrovamenti risalenti all’epoca dell’uomo di Neanderthal e come prova della presenza di abitanti a Mossano fin dai tempi del Paleolitico. La grotta porta il nome del santo francescano perché questi operò a Vicenza nel 1423 e nel 1433. Bernardino si ritirava spesso in eremitaggio in questa grotta, che fu poi trasformata in un luogo di culto, come testimonia una Madonna col Bambino scavata nella parete.

Lo sapevi che…?

La cavità naturale è inoltre famosa per l’eccidio che vi si consumò nel 1510 da parte dei soldati imperiali. Questi, invadendo Vicenza, si diressero verso Mossano per fare prigionieri i nobili e la popolazione locale che si era barricata nel rifugio. Gli assedianti, fatto un mucchio di legname e di frasche, vi appiccarono fuoco con l’intento di stanarli aggiungendo dello zolfo. Da questa azione morirono circa 1200 persone a parte un giovane e due ragazzine, riusciti a sopravvivere per essere riusciti a creare una bolla d’aria pulita.


La chiesa e la grotta sono sfortunatamente chiuse al pubblico. Si possono visitare solamente durante le giornate di visita organizzate dai volontari della Pro Loco di Mossano. Trovate qui le prossime date di visita, solitamente organizzate un paio di volte al mese durante tutto l’anno. Se interessati, potete trovare alcune foto sul sito web del comune di Barbarano Mossano.

Una serie di scale in terra che salgono contornate da alberi e arbusti.


Una volta ritornati al sentiero 81 si intravedono le prime case del centro abitato, da cui potete ritornare alla piazza e alla vostra auto.


Conclusioni sulla visita (da parte di un local)


Trovo che il sentiero sia ideale da percorrere nei mesi primaverili, autunnali e invernali. Per quanto sia meraviglioso terminare la passeggiata a giugno, con l’intento di riprendere le forze durante le celebrazioni al Mulino Dalla Pozza, suggerisco di evitare il giro completo sui Colli Berici nei mesi caldi. Lo ritengo troppo difficoltoso e rischioso per la presenza di vipere. In caso vogliate comunque venire in visita a Mossano, consiglio di limitarvi alla sola Valle dei Mulini, per poi rientrare verso la piazza.
Suggerisco di portare con voi dell’acqua e degli snack. Lungo il sentiero non sono presenti fontanelle e punti di ristoro almeno fino a metà percorso, all’Agriturismo da Sagraro.



Itinerario della Valle dei Mulini e del sentiero 81 a Mossano

  • Partenza e arrivo: Parcheggio di via Capitello a Mossano;
  • Punti di interesse nel percorso: Valle dei Mulini di Mossano (20 min), Covoli (2 h e 20 min), Agriturismo da Sagraro (2 h e 40 min), Grotta di San Bernardino (3 h e 15 min);
  • Distanza totale del percorso: 9,8 Km;
  • Durata totale del cammino: Dalle 3 alle 4 ore;
    Dislivello: 305 metri (con salite mediamente non impegnative);
    Il sentiero è adatto a tutti;

Eventi legati a Mossano e alla Valle dei Mulini

Il cortile del Mulino dalla Pozza a Mossano
Il cortile del Mulino dalla Pozza di Mossano.


Oltre alla visita della Valle dei Mulini e la passeggiata sul sentiero 81, consiglio di arricchire la vostra giornata a Mossano con uno di questi eventi:

  • Ritornare a Mossano durante il secondo o terzo finesettimana di Giugno, in occasione della Festa dei Mulini o della Festa del Pescegatto. Durante questi quattro giorni potrete visitare gratuitamente il secondo mulino attivo, Mulino Dalla Pozza, e vedere l’antica macina in pietra in funzione. Prendendo parte ai festeggiamenti potrete mangiare piatti della tradizione veneta e mossanese;
  • Una visita all’antica ghiacciaia sotterranea. Accompagnati dai volontari della Pro Loco (controllate qui le date), potrete scendere sotto terra per scoprire come il ghiaccio veniva conservato e dato ai cittadini per aiutarli nel mantenimento delle loro scorte di cibo;
  • Partecipare alla visita guidata alla scoperta delle Prigioni di Mossano, durante gli eventi organizzati dalla Pro Loco del paese (qui il calendario). Questa sorta di antico palazzo, visibile al di sopra della Valle dei Mulini, si trova all’interno di Villa Giulia. È stato costruito sfruttando alcune cavità naturali. Scavando nella roccia sono state ricavate stanze, scale, cinta murarie e un colonnato di cinque sostegni. Alcune fonti lo definiscono un edificio in disuso fin dal XI secolo, dopo essere usato in passato come un edificio vescovile nel controllo dei territori della Chiesa a Mossano. Altre voci parlano invece della presenza di un castello;
  • Tornare a Mossano il 25 Luglio, per la festa del patrono della comunità religiosa, San Paolo. Durante la settimana dei festeggiamenti, nella piazza del paese vengono posti tavoli, con musica dal vivo e cibo della tradizione;
  • Passeggiare nei giardini della Villa Montruglio, di proprietà della famiglia Salvi, spesso scelta come location per i matrimoni.

Se vi fermate per più giorni e cercate ispirazione su cosa vedere nei dintorni, vi consiglio di controllare i contenuti e gli itinerari nella sezione “Veneto“.

Tra le tante meravigliose località e i borghi storici del Veneto non troppo lontani di Mossano vi suggerisco:


Spero sarete in molti a visitare il percorso dei mulini di Mossano e le sue altre meraviglie, un luogo ideale dove trovare un po’ di relax tra il verde. Se passate di qua, lasciatemi un commento e fatemi sapere che cosa ne pensate!


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