Prendere un anno sabbatico: come funziona e quali sono pro e contro

Molto più diffuso in alcuni paesi stranieri, ancora visto con diffidenza in Italia, l’anno sabbatico è un anno di libertà, durante il quale si abbandonano studi, lavoro e vita quotidiana.
Conosciuto in Regno Unito come “gap year“, l’anno sabbatico non va confuso con una vacanza. È un periodo che alcune persone decidono di prendere per dedicare mente e corpo ai propri sogni: viaggiare, dedicarsi a un nuovo progetto, imparare dalla vita e impreziosire se stessi.
Prendere un anno sabbatico può aprire a una svolta inaspettata della propria vita. L’ho vissuto sulla mia pelle proprio un anno fa, dopo aver lasciato il mio progetto di dottorato. L’essermi trasferito in un altro luogo e l’aver scelto una vita e un lavoro molto diversi, al di fuori dei miei piani di vita, mi hanno dato tempo per riflettere e riprendere controllo della mia vita che andata ad arenarsi, donandomi nuova motivazione e nuova energia per riuscire in pochi mesi nel diventare nomade digitale con un lavoro che mi permette ora di viaggiare in tutto il mondo!
Vediamo ora come richiedere un anno sabbatico e quali sono i suoi pro e contro.
Cosa fare in un anno sabbatico

Un anno sabbatico è un periodo di stacco dalla propria vita o dai propri progetti, dal proprio studio o dal proprio lavoro per dedicarsi ad altro: studiare nuovi argomenti, dedicarsi al volontariato, viaggiare per il mondo o definire nuovi hobby.
Non c’è una regola vera e propria che definisca la ragione di un “gap year”. È una decisione importante che si prende in periodi dubbi o di forti cambiamenti. Può servire come periodo di riflessione da una scelta di vita o lavorativa che non vi convince, lo potreste usare per guadagnare qualche soldo, arricchirvi di nuove skills, imparare una nuova lingua, aiutare gli altri o capire quale sarà il vostro prossimo grande passo da intraprendere nella vostra vita.
È la singola persona a scegliere se e quando prendere un anno sabbatico, che cosa fare e quanto farlo durare. Tecnicamente non ha una durata prestabilita: può durare pochi mesi o un paio d’anni.
Se in Inghilterra si è soliti chiederlo come periodo di riflessione e riposo alla fine di un grande traguardo (il diploma, la laurea, il termine di un grande progetto), in Italia e in altri paesi lo si può fare domanda anche nel corso di un impiego, rispettando la normativa vigente.
Un anno sabbatico ha diversi vantaggi e svantaggi, vediamoli insieme.
I Vantaggi
Scegliere di intraprendere un “gap year” può portare a diversi benefici, tra i quali:
- permette di riposarsi e di rilassarsi, staccando dallo stress di una vita lavorativa o studiosa impegnativa;
- aiuta a riprendere in mano la propria vita con coscienza;
- può aiutarvi a fare esperienza appena terminati gli studi o un vecchio lavoro, acquisendo competenze con cui arricchire il proprio curriculum. Sempre più aziende e università di prestigio accolgono con favore l’anno sabbatico: chi rientra ha una motivazione tutta nuova, si conosce più a fondo, si interessa di più alle persone.
- da tempo per riflettere sulla propria vita, sui propri piani e su ciò che sarebbe meglio per noi, aiutandoci a ritornare a una routine che sia in grado di soddisfarci e di renderci felici
Gli svantaggi
L’anno sabbatico ha forse il grande svantaggio della questione economica, un aspetto rilevante specialmente nel momento in cui si decide di viaggiare. Potete ovviare a questo problema viaggiando gratis aderendo ai programmi di volontariato. Workaway o Interreg Volunteer Youth sono alcuni di tanti.
Non si tratta però solo di questo. Prendendo un anno sabbatico si mette in pausa la propria vita lavorativa o di studio. A volte si può “rimanere indietro” e ricominciare può non essere così semplice.

Come un lavoratore può richiedere l’anno sabbatico in Italia
L’anno sabbatico, in Italia, è sottoposto alle normative dalla legge n.53/2000 (Legge Turco). Tale legge parla di anno sabbatico nell’ambito dei congedi parentali, per maternità, formazione e gravi motivi familiari.
È possibile richiedere un anno sabbatico per formazione solo nel caso in cui siate lavoratori del settore pubblico o provato con almeno cinque anni di anzianità presso la stessa azienda. Il congedo non può durare più di 11 mesi. Questi possono essere congiunti o frazionati.
Affinchè il congedo per anno sabbatico venga accettato e rimanga valido dovrete:
- sottoporre una richiesta scritta e motivata, indicando l’attività che intendete svolgere;
- utilizzare il periodo del gap year per partecipare ad attività di formazione o completare studi non terminati in passato.
La richiesta può essere rifiutata dal datore di lavoro per comprovate esigenze organizzative.
Secondo la legge, inoltre, durante l’anno sabbatico non riceverete alcuna retribuzione.
Richiedere l’anno sabbatico da lavoratore dipendente non è semplice e non lascia molta libertà. È forse meglio prendersi un anno sabbatico una volta terminati gli studi o prima di iniziare un nuovo lavoro. In questo modo avrete più tempo per sconoscervi più a fondo e disegnare il vostro futuro.
In alternativa, se è vostra intenzione lasciare il lavoro e prendervi del tempo per costruire un nuovo percorso adatto a voi ma non potete rinunciare allo stipendio, vi posso suggerire di prendere un anno sabbatico alternativo: scegliete un lavoro diverso, meno stressante e meno impegnativo, staccate da tutto ciò che potrebbe rendere la vostra vita com’era in precedenza. Fate tabula rasa, guardatevi intorno e iniziate a costruire il vostro nuovo percorso. Le risposte arriveranno da sole, poco alla volta.
Dove ha origine l’anno sabbatico?
L’anno sabbatico ha origine nell’antica tradizione ebraica. Era il periodo lungo un anno durante il quale, in onore di Dio, si lasciava riposare la terra, si condonavano i dedibiti e si liberavano gli schiavi. Gli schiavi erano generalmente persone che, per debiti non pagati o reati minori, dovevano lavorare per la famiglia del creditore fino a risarcirne i danni. Durante questo periodo il “padrone” provvedeva a mantenere lo schiavo fino alla fine del risarcimento. Questo veniva comunque considerato completato in ogni caso nell’anno sabbatico, che cadeva ogni sette anni.
Credetemi quando vi dico che l’essermi preso un anno sabbatico è stata la scelta migliore che potessi fare in questo momento della mia vita.
L’aver preso un gap year è stato essenziale per capire che cosa volevo veramente e si è rivelato utilissimo nell’acquisire motivazioni, conoscenze e coraggio necessari per iniziare la mia nuova vita: quella da nomade digitale!
Nel giro di 10 mesi la mia vita è stata capovolta, aprendosi a un sogno che non avrei mai pensato di poter riuscire a realizzare! Non abbiate paura, buttateci e impegnatevi nell’inseguire i vostri sogni!
Spero tanto che questo contenuto vi sia utile. Se avete delle domande o avete bisogno di alcuni chiarimenti non esitate a lasciare un commento o a scrivermi per email. Vi rispondo sempre molto volentieri!
Buona giornata e buon viaggio!