Toscana

San Gimignano: cosa vedere in un giorno passeggiando nel centro storico

Piazza della Cisterna a San Gimignano.

Se siete in viaggio in Toscana e siete alla ricerca di un borgo imperdibile, questo è San Gimignano, in provincia di Siena. La città di San Gimignano racchiude tutti gli aspetti più affascinanti dei borghi toscani fatti di strade curate, case in pietra, botteghe e palazzi storici, il tutto inserito nell’immancabile cornice fatta di verdi colline coltivate a vigneti e uliveti.

Insignita del riconoscimento UNESCO nel 1990, San Gimignano è acclamata per il suo centro storico medievale perfettamente conservato. Dopo averlo visto non mi pento nel dire che si tratta di uno di questi posti da vedere almeno una volta nella vita.

Per questo vi suggeriamo di dedicarle un giorno intero. A San Gimignano avrete modo di rivivere il medioevo italiano di Danti Alighieri gustando alcuni dei piatti e i vini più rinomati nella tradizione enogastronomica toscana, come il Vernaccia di San Gimignano, ma anche uno dei gelati artigianali più buoni d’Italia in una delle piazze più famose del nostro stivale!

Con San Gimignano continuiamo con i nostri itinerari della rubrica “#birrovagare” e questa volta vi portiamo alla scoperta del Microbirrificio San Gimignano, particolarmente rinomato per la produzione di birre sour a fermentazione spontanea.

Ho scritto questo post con l’idea di suggerirvi le più belle esperienze da vivere a San Gimignano nel corso di una breve visita di un giorno. La passeggiata nel borgo termina a metà pomeriggio con una visita al Microbirrificio San Gimignano, una piccola realtà a pochi chilometri dal centro che ogni appassionato di birra dovrebbe provare! Chiudo questo con post con alcuni consigli sulle escursioni nei dintorni per chi volesse fermarsi più a lungo; dove mangiare spendendo poco e dove dormire in un meraviglioso casolare sulle colline senesi a un prezzo stracciato.

Preparatevi, sarà un posto lungo, ma ricco di informazioni!

San Gimignano: la storia del borgo

Vista da lontano delle torri di San Gimignano.

Il comune medievale di San Gimignano si trova in Valle d’Elsa, una splendida vallata toscana attraversata dal fiume Elsa. Ci troviamo in una zona molto verde della Toscana, dove cittadine e borghi medievali prosperano tra le dolci colline ricoperte di boschi o coltivate a uliveti e vigneti.

Proprio qui, ben molto prima di adesso, San Gimignano nasceva come piccolo insediamento etrusco, diventando fin dal X secolo una tappa fondamentale lungo la via Francigena.

Tra il XII e il XIII secolo il borgo divenne un comune ghibellino, attraversando il suo periodo di massimo splendore commerciale. Le “merci” del borgo erano principalmente lo zafferano, una spezia grandemente preziosa all’epoca, e le speculazioni finanziarie.

È proprio in questo periodo di grande ricchezza che le famiglie nobiliare più forti cominciarono a costruire le prime torri, sia scopo difensivo che per affermare il proprio status.

Le famose torri di San Gimignano

Originariamente San Gimignano avevano ben 72 case torri. Di queste, oggi, ne rimangono solo 14. Come accadeva in altre località, inclusa Bologna, le torri venivano costruite dalla famiglie nobili per dimostrare la loro potenza, ma anche come saggio esempio di costruzione difensiva. Le case torri, con le loro piccole finestrelle, si dimostravano difficili da espugnare.

Nel 1352, a seguito di lotte interne e della forte batosta subita dalla peste, il borgo si consegnò a Firenze entrando a far parte dei suoi territori.

Da allora, sembra quasi che San Gimignano sia rimasto sospeso nel tempo e, non a caso, è uno dei borghi medievali meglio conservati in tutta Italia. Il suo assetto urbano, sviluppato tra il XIII e il XIV secolo, è rimasto pressoché invariato fino ai nostri giorni.

Nel visitare il borgo non vi sarà difficile mettervi nei panni di chi lo viveva nei tempi del Medioevo: la strada principale era l’antica Via Francigena che attraversava la Porta di San Matteo, a nord, e quella di San Giovanni, a sud.

Il borgo è costruito attorno a tre piazze principali: Piazza del Duomo, Piazza della Cisterna e Piazza delle Erbe, e proprio qui affacciavano la maggior parte delle torri cittadine, motivo per cui il borgo è oggi tanto famoso.

Parte di questa straordinaria conservazione deriva da alcune leggi preesistenti: nel 1282 l’allora podestà fece emanare una legge che vietava di far abbattere edifici preesistenti con la promessa di farne costruire di più belli. Parte del contributo viene anche dalla peste nel 1348 ed il conseguente abbandono dell’abitato, che hanno fatto sì che San Gimignano sia giunto ai nostri giorni senza grandi mutazioni all’assetto architettonico.

Sono in pochi a sapere che l’aspetto odierno del borgo dipende molto anche dagli attenti lavori di restauro commissionati all’architetto tedesco Von Klenze che fece ricostruire le mura e sistemare gran parte dei palazzi storici.

Dal 1990 San Gimignano è riconosciuto tra i Siti Patrimonio UNESCO ed è una meta visitata da viaggiatori e turisti d’Italia e da tutto il mondo.

Che cosa vedere a San Gimignano in un giorno: il nostro itinerario tra le strade del centro storico

Vista di Piazza del Duomo a San Gimignano

San Gimignano è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di opere preziose.

Noi abbiamo deciso di dedicare gran parte della nostra giornata alla visita di San Gimignano per scoprirne i segreti più importanti e gli angoli più belli. Ci siamo però tenuti almeno un’ora per goderci la visita al vicino microbirrificio artigianale San Gimignano, una piccola realtà che vi suggeriamo di andare a scoprire!

Questo itinerario nel centro storico di San Gimignano si concentra sulle principali attrazioni del borgo. Vista la sua ricchezza è davvero impossibile far rientrare tutto all’interno della passeggiata di un giorno. Per altri musei e piccole meraviglie come la Chiesa di San Lorenzo in Ponte, il Museo d’Arte Sacra, il Museo Ornitologico e il Polo di Santa Chiara, vi suggeriamo di fermarvi più a lungo o di tornare a visitare San Gimignano in un secondo momento.

Armatevi di borraccia e di scarpe comode, sarà una visita davvero piena di cose da vedere! San Gimignano è un impressionante dedalo di stradine tra una miriade di attrazioni. Tra i diversi sali e scendi, visitare San Gimignano può rivelarsi stancante ma tanta bellezza vi farà dimenticare presto la fatica dei chilometri macinati.

Gran parte della visita si svolge all’interno dell’imponente di circa muraria che, con un’estensione di circa 2 Km, è in parte risalente al X e al XII secolo.

L’ingresso al borgo è possibile tramite una delle cinque porte monumentali: Porta San Matteo, Porta San Giovanni, Porta Quercecchio, Porta San Jacopo e Porta delle Fonti.

Di tutte queste, Porta San Giovanni e Porta San Matteo sono le più comode ai parcheggi pubblici.

San Gimignano è completamente pedonale, per cui nel girarla non avrete la noia di incontrare auto o altri mezzi. Rimane pur vero che, nel caso veniate con la vostra auto, dovrete lasciarla presso uno dei parcheggi esterni a pagamento.

Abbiamo vistato San Gimignano nel corso del terzo giorno del nostro itinerario on the road tra alcuni dei borghi più belli del centro Italia. Arrivando da Monteriggioni in auto, l’abbiamo lasciato presso il parcheggio P3 Bagnaia Superiore per cominciare la nostra visita da Porta San Jacopo.

Trovate qui sotto la mappa del nostro itinerario:

Armiamoci di curiosità e partiamo alla scoperta delle molte bellezze di San Gimignano!

Le fonti medievali

La nostra visita ha inizio agli estremi del borgo. Accediamo alle mura storiche attraverso Porta San Jacopo affiancata dalla Chiesa di San Jacopo al Tempio. Si tratta di una costruzione risalente al 1096, fondata dai sangimignanesi una volta tornati dalla prima crociata.

La facciata della Chiesa di San Gimignano
La chiesa di San Jacopo al Tempio

Dedichiamo pochi minuti per ammirare la facciata medievale della Chiesa di San Girolamo, pochi metri più avanti. Poi torniamo sui nostri passi e seguiamo la cinta muraria lungo Località Bigazzino fino a raggiungere via delle Fonti, all’imbocco della Porta delle Fonti.

Passeggiata lungo le mura esterne di San Gimignano.

Al fondo di questa ripida strada, appena fuori dalle mura a est si trovano le fonti medievali di San Gimignano.

Una delle vasche delle fonti medievali di San Gimignano

Per via della loro posizione decentrata e al di fuori dal centro, le fonti medievali sono tra i monumenti di San Gimignano che ricevono meno visite, ma non per questo sono da reputare meno belle o interessanti.

Risalenti al XI secolo, riescono a stupirci per via delle stupende arcate gotiche e romaniche, sotto le quali si trovano le vasche e le fonti d’acqua utilizzate in passato per lavare i panni o raccogliere l’acqua d’uso comune.

Le fonti medievali di San Gimignano

La via Francigena attraverso San Gimignano

Le fonti medievali si trovano lungo il tratto di via Francigena che attraversa San Gimignano. Proprio presso questo borgo si trova il punto di arrivo della Tappa 31, quella che prende il via dalla Chiesa Cristo Re di Gambassi Terme, e il punto di partenza della Tappa 32, una delle tappe più belle di tutto il cammino, che si conclude in Piazza Dante Alighieri a Monteriggioni dopo 31 km.

Torniamo quindi verso il centro del borgo scalando la ripida strada fino a Porta delle Fonti. Seguendo via delle Fonti ci dirigiamo verso il centro storico. Svoltiamo su via Folgere da San Gimignano per prendere via Guglielmo Marconi, sulla destra, in direzione di una delle piazze più belle, ma sfortunatamente anche in questo caso poco visitate, di San Gimignano: Piazza Sant’Agostino.

La Piazza e la Chiesa di Sant’Agostino

Piazza di Sant'Agostino a San Gimignano.

Una delle piazze meno conosciute di San Gimignano è quella di Sant’Agostino, su cui affacciano due tra le chiese più importanti del borgo: la Chisa di Sant’Agostino, seconda per importanza a San Gimignano; e la Chiesa di San Pietro, una delle più antiche nel borgo.

Dall’accesso gratuito, la Chiesa di Sant’Agostino è spoglia all’interno e riccamente decorata all’interno, con affreschi di Mainardi e un pavimento in maiolica realizzato da Andrea della Robbia. Le due punte di diamante della chiesa sono però “L’Incoronazione di Maria” del Pollaiolo e le “Storie della vita di Sant’Agostino”, ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli situato nella cappella del coro.

Chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano.

Dopo una breve visita alle due chiese lasciamo la piazza per via Cellolese in direzione di Porta San Matteo.


Informazioni di visita alla Chiesa di Sant’Agostino di San Gimignano

  • Orari:
    • lunedì – venerdì: / 10:00 – 12:00 / e / 15:00 – 18:00 /;
    • sabato: / 16:00 – 18:00 /;
    • domenica: / 07:00 – 12:00 / e / 15:00 – 19:00 /;
  • Costo: gratuito;
  • Durata della visita: 20 minuti;

Porta San Matteo e Via San Matteo

Via San Matteo a San Gimignano.
Via San Matteo a San Gimignano

Via San Matteo si rivela una strada ampia e ariosa. In lieve pendenza, la strada è affiancata da palazzi, botteghe e negozi di vario genere. Su entrambi i lati banchetti, tavolini e fioriere decorano la zona pedonale in un tripudio di colori e di profumi intensi.

Assieme a via San Giovanni, via San Matteo è una delle due direttrici di San Gimignano. Entrambe conducono a una delle piazze centrali del borgo: se la prima collega Porta San Giovanni a Piazza della Cisterna, la seconda da diretto accesso a Piazza del Duomo da Porta San Matteo. La porta San Matteo risale al 1262 ed è ben integrata nella seconda cerchia di mura.

Salendo la strada abbiamo accesso alla parte centrale del borgo, quella che tutti, noi compresi, aspettano di visitare con trepidazioni.

Poco prima di spostarci in piazza notiamo, sulla nostra sinistra, la facciata di una piccola chiesa davvero particolare. Si tratta della chiesa di San Bartolo, anticamente dedicata a San Matteo e precedentemente ospedale dei Cavalieri di Gerusalemme.

La facciata della Chiesa di San Bartolo a San Gimignano
La chiesetta di San Bartolo

Questa chiesa venne costruita nel 1173, ma venne rimaneggiata nel XIII secolo. Ha un’unica navata e un interno semplice.

Riprendiamo via San Matteo in direzione della zona centrale del borgo dove, lasciandoci alle spalle negozi e botteghe, attraversiamo l’arco della Cancelleria. Se fate attenzione noterete che si tratta di un doppio arco. Questo perché in passato ospitava uno dei portoni di accesso alla cinta muraria originaria.

L'arco Campatelli nel centro storico di San Gimignano

Sulla vostra sinistra incontrerete la prima casa-torre della vostra passeggiata, Torre Pettini. Come potete notare e come accade anche per molte altre torri ancora esistenti, le pareti presentano solo piccole finestre alte e strette, proprio a dimostrare che si preferiva garantire una maggiore protezione contro i nemici e gli invasori a discapito di una vista migliore.

La strada si fa buia all’ombra delle torri fino a quando, d’improvviso, si apre su Piazza del Duomo.


Informazioni di visita alla Chiesa di San Bartolo di San Gimignano

  • Orari: tutti i giorni / 08:00 – 18:00 /;
  • Costo: gratuito;
  • Durata della visita: 15 minuti;

Piazza Duomo a San Gimignano

Piazza del Duomo è la piazza principale di San Gimignano. Qui si trovano alcuni dei palazzi storici più importanti per la cittadina. Partiamo da alcune delle torre più alte, come Torre Grossa e Torre Rognosa, per includere il Duomo, il Palazzo Vecchio del Podestà e il Palazzo del Comune.

Questo straordinario insieme di edifici medievali rendono Piazza del Duomo un vero spettacolo, una piccola parentesi di un’epoca appartenente a molti secoli orsono.

Ciò che ci colpisce subito della piazza è la vistosa scalinata verso il duomo stesso che, assieme alle zone in ombra, offre un sostegno ai molti turisti intenti a consumare un pranzo al sacco.

Feste e sagre a San Gimignano

Come accade per tanti altri borghi storici e comuni italiani, anche a San Gimiginano si tengono ogni anno diverse feste e celebrazioni legati al cibo, alla cultura e alle tradizioni di queste terre. Tra le varie feste organizzate nel borgo, vi suggeriamo:
La Festa di Santa Fina il 10 e 11 settembre;
Il Carnevale di San Gimignano nel mese di febbraio;
“Accade d’Estate” (spettacoli e manifestazioni in Piazza Duomo e al Parco della Rocca) da giugno a settembre;
Ferie delle Messi: manifestazione storica a tema medievale, nel mese di giugno.

Il Duomo di San Gimignano

La facciata del duomo di San Gimignano

Conosciuto anche come Colleggiata di Santa Maria Assunta, la cattedrale di San Gimignano è un imponente edificio in stile romanico, risalente al X secolo.

Come accade spesso per i luoghi di culto, l’edificio che vediamo oggi è ciò che deriva da diversi lavori di ampliamento e di miglioramento. I lavori principali sono quelli realizzati nel 1400 secondo il progetto di Giuliano da Maiano.

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio ha sfortunatamente subito diversi danni, per essere riportato al suo splendore dopo un attento restauro.

Se l’esterno è quasi spoglio, con tre rosoni e due portoni, l’interno è un’esplosione di bellezza: una serie di ricchi affreschi ricoprono le pareti e i soffitti delle tre navate con scene del Nuovo e dell’Antico Testamento.

Dei suoi interni, particolarmente bella è la Cappella di Santa Fina, patrono della città. Fu progettata da Giuliano e Benedetto da Maiano nel 1468 affinché custodisse le reliquie della santa. Il meraviglioso circolo di affreschi, a raccontare alcuni passi della vita della santa, è realizzato dal Celebre Domenico Ghirlandaio.

La storia di Santa Fina

La piccola Iosefina, divenuta poi Santa Fina, morì molto giovane, all’età di 10 ani. Rimasta bloccata a letto a causa di una malattia molto grave che causò la morte della madre, la piccola mantenne la fede fino alla fine, preannunciata dal San Gregorio Magno, a cui era devota. Sono molte le storia al suo riguardo: si dice che la notte della sua scomparsa le campane di San Gimignano suonarono a festa, ma senza che nessuno le manovrasse. Sembra che, al suo sepolcro, avvennero anche tanti miracoli. Per la sua vita così tormentata, ma soprattutto per la sua grande fede e spiritualità, Iosefina fu eletta patrona di San Gimignano.

Informazioni di visita alla Basilica di Santa Maria Assunta e alla Cappella di Santa Fina

  • Orari:
    • Dal 1 marzo al 31 ottobre
      • lunedì – venerdì:  / 10:00 – 19:30 /;
      • sabato: / 10:00 – 17:00 /;
      • domenica e festività religiose: / 12:30 – 19:30 /;
    • dal 1 novembre al 27 febbraio
      • lunedì – sabato: / 10:00 – 17:00 /;
      • domenica e festività religiose: / 12:30 – 17:00 /;
  • Costo:
    • Intero: 5 euro;
    • Gruppi: 4.50 euro;
    • Ridotto (6-17 anni, 65+): 3 euro;
    • Gratuito: minori di 6 anni, guide turistiche, disabili con accompagnatori, residenti a San Gimignano;
    • San Gimignano Pass: 13 euro (ridotto 10 euro);
  • Durata della visita: 30 minuti;
  • Sito web ufficiale: link al sito.

Palazzo Vecchio del Podestà

Il Palazzo del Podestà con al Torre Rognosa a San Gimignano.

Proprio di fronte al Duomo si trova il Palazzo Vecchio del Podestà.

Costruito nel 1249, venne successivamente ampliato nel 1337. Il palazzo si riconosce facilmente dall’ampia arcata d’ingresso, al di là del quale, nella Loggia, si trova un prezioso affresco risalente al 1513.

Proprio sulla sommità del palazzo svetta una delle torri più imponenti del borgo, se non la più antica. Si tratta di Torre Rognosa, conosciuta anche con gli appellattivi di Torre dell’Orologio o dei Podestà. Si tratta della seconda torre più alta in città (“solo” 51 metri) ed è chiamato in questo modo perchè, a seguito del trasloco del podestà nel 1337 nel Palazzo Comunale, la Torre assunse la funzione di carcere. Si diceva quindi che questa venisse frequentata da chi aveva molte “rogne“.

Alla sua sinistra, guardando la piazza, vedrete Torre Chigi (proprio alla sinistra del palazzo) e le due Torri dei Salvucci. Proprio dietro di queste, scorgere di nuovo la più bassa Torre Pettini.

Il particolare ingresso della Torre Chigi

Venne costruita nel 1280 per la famiglia Useppi che, per sentirsi più protetti, chiesero di porre l’ingresso al primo piano. L’accesso era garantito da una scala, che gli abitanti calavano per salire e scendere.

Il Palazzo Comunale e il Museo Civico

Il Palazzo Comunale di San Gimignano

Proprio affianco della “Torre Grossa” risalente al XII secolo, in Piazza Duomo a San Gimignano si trova il Palazzo Comunale, noto anche come “Palazzo del Popolo”.

Per quanto sia ancora oggi sede del comune di San Gimignano, al piano superiore del palazzo ospita il Museo Civico con esibizioni contenenti opere d’arte di artisti fiorentini e senesi tra cui Pinturicchio e Filippino Lippi.

Tra le sale più importanti del Palazzo vi suggerisco di soffermarvi su Sala Dante, dove il sommo poeta si recò nel XII secolo come ambasciatore della Repubblica Fiorentina. Suggeriamo anche le sale dell’adunanza segreta e la pinacoteca, situata al secondo piano.

Sfruttate il biglietto comulativo

Se avete intenzione di visitare i Musei Civici di San Gimignano potete sfruttare il biglietto cumulativo, il San Gimignano Pass, nel tentativo di risparmiare qualcosina. Vale per due giorni consecutivi e ha un costo di 13 euro. Ricordo che l’ingresso ai musei è gratuito per gli under 5 e gli over 65. Il San Gimignano Pass permette l’accesso ai Musei Civici Palazzo Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa; Museo Archeologico, Spezieria di Santa Fina, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea; Chiesa di San Lorenzo in Ponte] e del circuito dei musei della Parrocchia di Santa Maria Assunta [Duomo, Museo di Arte Sacra].

All’interno della pinacoteca possiamo ammirare un notevole ciclo di affreschi della fine del Duecento attribuiti ad Azzo di Masetto. Spicca soprattutto la Maestà di Filippo Memmi, del 1317. Al secondo piano si può visitare un altro ambiente riccamente decorato, la Camera del Podestà, dove si trova un ciclo di affreschi, attribuiti a Memmo di Filippuccio, intitolato “Esiti positivi e negativi dell’iniziazione amorosa di un giovane“.


Informazioni di visita al Palazzo del Comune, Torre Grossa e Museo Civico di San Gimignano

  • Orari:
    • Dal 1 marzo al 31 ottobre: tutti i giorni / 10:00 – 19:30 /;
    • Dal 1 novembre al 27 febbraio: tutti i giorni / 11:00 – 17:30 /;
  • Costo:
    • Intero: 9 euro;
    • Ridotto (6-17 anni, 65+): 7 euro;
    • Gratuito: Gratuito: minori di 6 anni, guide turistiche, disabili con accompagnatori, residenti a San Gimignano;
    • San Gimignano Pass: 13 euro (ridotto 10 euro);
  • Durata della visita: da 60 a 90 minuti;
  • Sito web ufficiale: link al sito web.
  • Il biglietto ai Musei Civici include: Palazzo Comunale – Pinacoteca – Torre Grossa; Museo Archeologico – Spezieria di Santa Fina – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea; Chiesa di San Lorenzo in Ponte.

La Torre Grossa

Passando dalla Sala delle Adunanze segrete è possibile proseguire la visita all’interno della Torre Grossa.

Con i suoi 54 metri di altezza, è la torre più alta di San Gimignano. Assieme alle Torri dei Salvucci, è una delle poche case torri che potrete visitare a San Gimignano.

Sfortunatamente non siamo riusciti a visitarla ma ci hanno raccontato di come la vista dalla sua cima sia davvero meravigliosa!

Torri dei Salvucci

Le Torri dei Salvucci a San Gimignano.

Lasciamo Piazza Duomo per incamminarci nell’adiacente Piazza delle Erbe. Da qui avrete la visuale migliore sulle due Torri dei Salvucci.

Tra le tanti torri di San Gimignano queste due sono forse le più importanti. Costruite nel XIII secolo appartenevano ai Salvucci, la famiglia più ricca e influente all’epoca a San Gimignano.

Lo sapevi che…?

Si dice che in passato le Torri dei Salvucci fossero più alti dei 51 metri della Torre Rognosa ma, un editto del 1255 obbligò a farle abbassare perché non potevano superare quell’altezza. Per continuare a dimostrare la loro potenza, i Salvucci decisero di seguire quanto richiesto, tenendo le torri proprio appena al di sotto del limite concesso.
Le torri gemelle di San Gimignano

Per via dell’aspetto e dell’altezza, quasi identici, sono note come le “Torri Gemelle” di San Gimignano e si vocifera siano stati usati come esempio per la costruzione delle tristemente famose Torri Gemelli di Manhattan.

Alloggiare in una delle torri di San Gimignano

All’interno di una delle due torri è presente una residenza antica, suddivisa su due piani, dove è possibile alloggiare per una o più notti. Quando non è occupata, pagando un biglietto d’ingresso è possibile visitarla e, salendo gli undici piani di scale, raggiungere la terrazza dalla cui sommità si gode di una vista unica sul borgo.

Salendo la piazza imbocchiamo una scalinata che, zigzagando verso l’alto, ci conduce alla Rocca dei Montestaffoli.


Informazioni di visita alle Torri dei Salvucci

  • Orari: visita guidata su prenotazione, da marzo a ottobre. Trovate qui i dettagli per prenotare;
  • Costo:
    • Intero: 7 euro;
    • Studenti fino a 25 anni: 5 euro;
    • Ragazzi dai 6 ai 17 anni: 3 euro;
    • Gratuito: bambini fino ai 6 anni;
  • Durata della visita: 45 minuti;
  • Sito web ufficiale: https://www.torresalvucci.it/.

La Rocca dei Montestaffoli

Vista panoramica delle torri di San Gimignano dal bastione della Rocca.

Costruita nel XIV, della Rocca si conservano oggi i resti delle mura antiche. In passato era di proprietà del vescovo di Volterra ed era costituita da ben due cinta difensive. Caduta in decadenza è stata restaurata nel Novecento e convertita in parco cittadino.

Il parco attorno interno alla Rocca è oggi una delle zone più belle e rilassanti della città. È di pubblico accesso gratuito e permette la salita al bastione sulle mura, uno dei punti panoramici migliori in tutta San Gimignano. All’interno del parco è facile trovare cittadini intenti a leggere, come anche a dipingersi e ad esercitarsi in canti e in brevi interpretazioni teatrali.

Dall’alto dell’unica torretta sopravvissuta ci godiamo di un attimo di quiete, stanchi dei lunghi giorni di viaggio e della vista meravigliosa sul borgo e sulla Val d’Elsa.

Vista panoramica di San Gimignano dalla Rocca.

Ripresa la passeggiata, ritorniamo in Piazza del Duomo per dirigerci nell’adiacente Piazza della Cisterna.

Piazza della Cisterna

Piazza Cisterna a San Gimignano

Racchiusa tra palazzi nobiliari, torri, botteghe e ristoranti si trova Piazza della Cisterna, uno degli angoli più belli di San Gimignano. Questa piazza dalla forma triangolare ospita alcuni tra i monumenti più importanti e belli di San Gimignano: l’arco dei Becci, palazzo Razzi, casa Silvestrini e palazzo Tortoli.

Appena arrivati in piazza si rimane davvero a bocca aperta di fronte a tanta bellezza, rimasta invariata dal suo aspetto del XIII secolo. La piazza prende il nome dalla cisterna al di sotto della piazza, costruita proprio al di sotto del pozzo nel 1273.

Sulla piazza si affacciano alcune tra le torri più importanti di San Gimignano: le torri gemelle degli Ardinghelli, la Torre del Diavolo e la Torre del Palazzo Pellari.

Palazzi storici e torri in Piazza della Cisterna a San Gimignano

Scendendo brevemente nei particolari vi basti sapere che le due torri a sud, le torri degli Ardinghelli, appartenevano all’omonima famiglia, arricchitasi grazie al commercio e la finanzia. Gli Ardinghelli erano forse la fazione ghibellina più forte di San Gimignano e rivaleggiavano i Salvucci, di partizione guelfa.

La Torre del Diavolo è sul lato a nord e si riconosce facilmente per i fori sulle pareti e gli spuntoni in pietra sulla sommità.

La storia della torre del diavolo

Il racconto dietro al nome della torre sostiene come il proprietario, tornato da un lungo viaggio di affari, trovò la sua torre più alta di quando l’aveva lasciata. Essendo una persona superstiziosa attribuì questo cambiamento al diavolo. Si tratta anche dell’unica torre in città a contenere degli spuntoni in pietra, caratteristica che aiutò ad alimentare questa leggenda.
La targa della premiata Gelateria Dondoli a San Gimignano

Su Piazza della Cisterna si trova poi una delle gelaterie premiate tra le migliori d’Italia. Si tratta della Gelateria Dondi che, oltre ai gusti della tradizione, propone interessanti combinazioni come noci e gorgonzola, lamponi e rosmarino o cappuccino e rum. La coda di fronte alla gelateria è sempre molto lunga ma fidatevi, l’attesa ripaga sempre!

Il gelato della Gelateria Dondoli a San Gimignano

Il mercato nella piazza

Ogni giovedì presso la Piazza della Cisterna, dalle 08:00 alle 13:30 si tiene il grande mercato di San Gimignano.

Terminato il gelato, scendiamo verso l’altro versante di San Gimignano. Anziché attraversare l’arco dei Becci vi suggerisco di scendere lungo Piazza della Cisterna per trovare, sulla sinistra, la Chiesa di San Lorenzo in Ponte e, di fronte a noi, l’ex convento di San Domenico.

Da qui scendiamo ancora per svoltare su via degli Innocenti, dove ci aspetta una bella sorpresa.

Il punto panoramico di Via degli Innocenti

Panorama dal punto panoramico di Via degli Innocenti a San Gimignano.

Lasciato il convento alle spalle, imbocchiamo di via degli Innocenti per raggiungere un meraviglioso punto panoramico con uliveti e vigneti a perdita d’occhio.

Da qui avrete anche una visuale completa sulle Torri dei Cugnanesi, dei Campatelli e dei Becci, proprio affianco all’arco dei Becci.

Vista laterale di alcune torri di San Gimignano.

Il nostro itinerario imbocca quindi la strada diretta proprio verso la Torre dei Becci e scende verso la fine della visita, presso Porta San Giovanni.

Torre dei Cugnanesi di San Gimignano.

San Gimignano 1300

Poco lontano da Piazza della Cisterna, in Via Costarella, si trova San Gimignano 1300, una mostra permanente che, tramite una ricostruzione in ceramica decorata a mano di 27mq, vuole portare a conoscere ai visitatori San Gimignano nel suo periodo di massimo splendore, quando erano ancora presenti tutte e 70 le case torri. L’ingresso è gratuito. Maggiori informazioni a questo link.

Appena arrivati al di sotto dell’arco dei Becci avrete al vostro lato la casa-torre dei Cugnanesi.

Casa e Torre Campatelli

Torre dei Becci a San Gimignano.

Entrerete ora in via San Giovanni. Seguendo la strada, sulla sinistra, avrete sopra di voi Casa Campatelli. Si trova all’interno di un antico edificio settecentesco acquistato e restaurato dalla Famiglia Campatelli, una famiglia borghese fiorentina.

Il primo piano è arredato con mobili originari e oggetti d’uso quotidiano, tra cui libri, monete e soprammobili di vario genere.

Al piano superiore, nella soffitta, viene proiettato un filmato che spiega la storia del borgo di San Gimignano negli ultimi mille anni, con accenni alla storia del palazzo e di chi l’ha abitato.

Seguiamo quindi su via San Giovanni, una via molto vivace con bar e ristoranti, negozi di souvenir e rivendite di prodotti tipici che che popolano questa strada dando un caloroso benvenuto ai visitatori. Proprio lungo questa strada ci fermiamo per comperare del panforte e una bottiglia di Vernaccia da portare ai miei genitori.

Via San Giovanni a San Gimignano

In pochi passi, sulla sinistra ci troviamo davanti alla straordinaria facciata della chiesa di San Francesco. Questa chiesa era originariamente dedicata a San Giovanni e fu costruita nel XIII secolo. Di questa prima costruzione rimane solo la parte inferiore della facciata. L’interno ospita oggi un negozio di souvenir.

La facciata della chiesa di San Francesco, oggi negozio, a San Gimignano
La chiesa di San Francesco

La strada ci ha ormai portati quasi alla fine della nostra visita a San Gimignano. Prima di raggiungere Porta San Giovanni ci aspetta un’ultima attrazioni da non farsi mancare: il Museo della Tortura e dell’Inquisizione.


Informazioni di visita alla Torre Campatelli di San Gimignano

  • Orari:
    • gennaio e febbraio
      • solo sabato e domenica: / 10:30 – 17:30 /;
    • marzo
      • da giovedì a domenica: / 10:30 – 17:30 /;
    • Da aprile a ottobre
      • da martedì a domenica / 10:30 – 19:00 /;
    • novembre – dicembre
      • da giovedì a domenica / 10:30 – 17:30 /;
  • Costo:
    • Intero: 7 euro;
    • Studenti fino ai 25 anni: 5 euro;
    • Ridotto (6-17 anni): 4 euro;
    • Famiglia (fino a 2 adulti e 2 bambini): 20 euro;
    • Gratuito: under 6, tesserati FAI, persone con disabilità e accompagnatore, giornalisti, guide turistiche con patentino, Soci Mécènes e Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre;
  • Durata della visita: da 30 a 45 minuti;
  • Sito web ufficiale: pagina sul sito FAI.

Il Museo della Tortura e dell’Inquisizione

L'ingresso al museo della tortura di San Gimignano.

Tra i tanti musei di San Gimignano quello che forse spicca per unicità è il Museo della Tortura. Il Museo ripropone una ricostruzione davvero accurata delle carceri medievali, offrendo al visitatore la possibilità di immedesimarsi sia nel carcerieri che nei carcerati.

Al suo interno si trovano oltre 100 ricostruzioni di forme di tortura, risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo, con foto e spiegazioni dettagliate.

La visita porta alla luce i lati più macabri della storia umana portando testimonianza dei brutali strumenti di tortura medievali.

Ammettiamo che, per mancanza di tempo e non essendo dei grandi appassionati del macabro, non siamo entrati nel museo della tortura. Nel caso siate incuriositi vi consigliamo di entrare, si tratta di uno spettacolo dal grande impatto visivo!


Informazioni di visita al Museo della Tortura e dell’Inquisizioe di San Gimignano

  • Orari: tutti i giorni / 10:00 – 19:00 /;
  • Costo:
    • Intero: 10 euro;
    • Ridotto: 7 euro;
    • Gruppi: 5 euro;
  • Durata della visita: 1 ora;
  • Sito web ufficiale: link al sito.
  • NB: Il biglietto è valido per entrare nel Museo della Pena di Morte di San Gimignano.

Porta San Giovanni e il Bastione San Francesco

Porta San Giovanni a San Gimignano.

La nostra visita termina nella parte sud del borgo, dove si trova uno dei parcheggi principali e la fermata degli autobus provenienti da Siena.

Poco prima della porta, a entrambi i lati di Porta San Giovanni si trovano edifici che facevano parte della chiesa della Madonna dei Lumi, uno dei pochi edifici in stile barocco realizzati a San Gimignano che occupava anche la parte superiore della porta.

Davanti a noi si prestano le possenti mura medievali di San Gimignano, rafforzate dal Bastione di San Francesco.

Seguendo il camminamento internamente o esternamente è possibile ripercorrere tutti e i 2176 m di mura che circondano il borgo. La passeggiata attorno alle mura mostra scorci davvero belli su San Gimignano e sui panormi della Val d’Elsa.

Proprio seguendo questo percorso torniamo verso Porta San Jacopo e al parcheggio P3 di Porta Bagnaia Superiore, dove termina la nostra visita a San Gimignano.

Le altre attrazioni da visitare a San Gimignano

Ecco le altre attrazioni di San Gimignano da considerare ma che, per mancanza di tempo, non abbiamo visitao e non ho citato:

  • Torre Ficherelli;
  • la Torre di Palazzo Pellari;
  • la casa torre Pescolini;
  • la Casa di Santa Fina, l’edificio in cui ha vissuto la Santa legata alla città.

Visita al microbirrificio San Gimignano

Bar e birre del microbirrificio San Gimignano, in Toscana.

Terminata la visita a San Gimignano ci siamo dedicati a una delle nostre più grandi passioni: la birra!

In posizione di poco decentrata rispetto a San Gimignano si trova l’omonimo birrificio artigianale, facilmente raggiungibile in appena 18 minuti di guida.

Oltre alle sale di produzione della bevanda, il microbirrificio San Gimignano ha un giardino e un piccolo bar/negozio dallo stile elegane dove potrete trovare molte birre particolari non presenti nello shop onlne.

Il microbirrificio San Gimignano, tra i birrifici migliori d’Italia, produce birre con ingredienti bio di filiera corta. Oltre a birre blonde, blanche, IPA, bruin e triple il birrificio è specializzato nella produzione di birre a fermentazione spontanea, invecchiate in barrique e con ingredienti inusuali, come le foglie di tabacco dal Kentucky o le bacche di ginepro.

Durante la nostra visita abbiamo bevuto una Bruin (dal ricordo monasta) e una birra a fermentazione spontanea, la KA, con le bacche di ginepro.

Prima di andarcene abbiamo speso qualcosina nel comperare due birre a fermentazione spontanea da gustare nella nostra stanza d’albergo. Si trattano di una Detour Riserva fermentata in botti di quercia, e una Saison scura aromatizzata al tabacco. Due sapori molto particolari, unici in assoluto.

Birra riserva Saison Scura e Detour del microbirrificio San Gimignano.

Siamo stati soddisfatti della visita? Decisamente! Per quanto i prezzi delle birre a fermentazione spontanea siano un po’ alti (ma adeguati alla lavorazione e alla produzione), la qualità delle birre e la gentilezza e simpatia del servizio valgono ogni centesimo speso!

Potete trovare altri consigli su fantastici microbirrifici da visitare nel corso di una giornata tra alcune delle località più belle d’Italia sfogliando i contenuti con l’hashtag “#birrovagare“!

Come arrivare a San Gimignano

Passeggiata lungo le mura esterne di San Gimignano

San Gimignano si trova in provincia di Siena in una bellissima posizione sopraelevata sulla meravigliosa Val d’Elsa. Il modo più semplice e rapido per arrivare a San Gimignano è decisamente l’auto, ma in questa sezione del post vi segnaleremo anche la possibilità di raggiungerla con i mezzi pubblici.

Eccovi le informazioni per raggiunere San Gimignano:

  • in auto: sia che proveniate da nord che da sud, seguite l’autostrada A1 fino a Firenze Impruneta (da nord) e Valdichiana (da sud). Seguite le indicazioni per imboccare il Raccordo Autostradale Firenze – Siena fino all’uscita Poggibonsi nord, per poi proseguite verso San Gimignano (sulla SR429 e sulla SP127);
  • con i mezzi pubblici: la stazione più vicina è Poggibonsi, sulla linea Empoli Siena . Da qui potete prendere il bus della linea 130 della Tiemme SpA (in arrivo da Siena) di Siena Mobilità. Ci sono corse ogni 30 minuti. In alternativa, se venite da Firenze potete anche prendere il bus 131 fino a Poggibonsi, per poi cambiare sulla linea 131 fino a San Gimignano.

Dove parcheggiare a San Gimignano

Come vi accennavo all’inizio di questo post, il centro storico di San Gimignano è completamente pedonale e difficilmente riuscirete a trovare parcheggi gratuiti a ridosso delle mura.

Fortunatamente, San Gimignano è servito da diversi parcheggi di facile accesso al centro storico.

Al Parcheggio Giubileo, il più distante, il costo orario è di 1.50 euro (6 euro il giornaliero). Il costo sale invece sensibilmente al più vicino Parcheggio Montemaggio, così come presso i Parcheggi di Bagnaia e Bagnaia Superiore, dove si paga 2,50 euro la prima ora e 2 euro quelle successive (il costo giornaliero è di 15 euro).

Noi abbiamo lasciato lasciato l’auto al Parcheggio Bagnaia Superiore, pagando 10 euro per l’intera visita.

Dove mangiare i piatti tipici di San Gimignano spendendo poco

La vostra esperienza di visita a San Gimignano non potrà definirsi completa senza assaggiare alcuni dei suoi piatti tipici e vini più famosi!
Partiamo proprio dal vino. Qui è particolarmente famoso il vino bianco Vernaccia di San Gimignano, coltivato proprio nelle colline circostanti e riconosciuto del marchio DOCG.

Se site curiosi di scoprirne di più riguardo a questo vino sappiate che nei pressi della Rocca si può prendere parte alla Vernaccia di San Gimignano Wine Experience La Rocca dove, oltre al Vernaccia, potrete assaggiare altri vini come come il Chianti DOCG e vini Toscana IGT.

Un altro prodotto rinomato di San Gimignano è lo zafferano, coltivato da secoli su queste terre. Non mancano poi gli altri prodotti tipici toscani, incluso l’olio d’oliva (le varietà più celebri sono il leccino, il moraiolo e il frantoiano), i salumi (la finocchiona, il salame toscano, la soppressata) e la selvaggina (particolarmente succulente sono le tagliatelle al ragù di cinghiale).

Tra i piatti più buoni e caratteristici non mancate di scegliere tra lo sformatino allo zafferano, il cinghiale alla vernaccia, il zuccotto allo zafferano e l’intramontabile panforte (vi suggeriamo quello di TOT, particolarmente buono!) .

Anche a San Gimignano è facile trovare i piatti della tradizione toscana come il Lampredotto, la Pappa al Pomodoro e l’intramontabile Bistecca alla fiorentina.

La bruschetteria "Echos" di San Gimignano

Proprio il Lampredotto e i pici al ragù di cinghiale sono stati i protagonisti del nostro pranzo a San Gimignano. Durante la nostra visita a San Gimignano abbiamo mangiato da Echos, un locale dove la tradizione viene servita a tavola con piatti gustosi a un prezzo onesto. Abbiamo accompagnato il nostro pasto da un ottimo calice di Vernaccia di San Gimignano, per rispettare la tradizione!

Dove dormire a San Gimignano spendendo poco

L'agriturismo Casalicchio Fattoria la Torre di San Gimignano

A San Gimignano e dintorni potrete dormire in hotel, agriturismi, campeggi e bed and breakfast. Molti di questi propongono pacchetti personalizzati con corsi di cucina, degustazioni e attività all’aria aperta.

Nel visitare San Gimignano abbiamo però scelto spostarci dal centro e di cercare un pernottamento a pochi chilometri di distanza, in un luogo davvero incantevole.

Il nostro pernottamento è stato l’Agriturismo Casa la Torre, un incantevole tenuta all’interno di un’azienda vinicola sulle colline appena al di fuori San Gimignano.

Tipica strada toscana affiancata da un viale di pioppi da entrambi i lati.

Il nostro pernottamento, al costo di soli 60 euro per la notte, ci ha regalato forse l’esperienza più bella dell’intero viaggio. Il silenzio e la quiete di questo luogo, assieme alla bellezza del viale alberato d’ingresso, dei boschi e dei vigneti tutto attorno ci hanno concesso 12 ore di vero paradiso.

La stanza all’interno del casolare era di dimensioni contenute ma comoda e ben pulita, il bagno dotato di tutti i comfort. Nella tenuta, con cucina che presto aprirà anche a cena, è possibile acquistare prodotti tipici della zona e gustare un calice di vino seduti sulle sedie a sdraio sulla veduta panoramica, come abbiamo fatto con la simpatica coppia di signori americani che ci hanno invitati a chiacchierare. Al mattino è inclusa la colazione a buffet con croissant, dolci fatti in casa, biscotti, latte, caffè e succhi.

Che cosa vedere nei dintorni di San Gimignano

Per via della sua posizione centrale alla regione, il borgo viene spesso scelto come gita di un giorno da Firenze (1 ora e 15 minuti), Pisa (1 ora e 30 minuti) e Siena (50 minuti). San Gimignano è anche spesso scelta come base da cui partire per la visita di altri luoghi meravigliosi come Certaldo, San Miniato, Volterra e Monteriggioni.

Se avrete la fortuna di potervi fermare per qualche giorno, nel pianificare le vostre vacanze a San Gimignano vi suggerisco però di dedicare del tempo agli incantevoli borghi medievali sparsi nella Val d’Elsa e tra le colline circostanti. Noi eravamo in auto e avevamo un itinerario prefissato, ma dobbiamo ammettere che guidare sulle colline toscane è davvero piacevole e ci siamo lasciati andare ad alcune deviazioni che si sono rivelate svolte azzeccate.

Ecco che cosa vedere nei dintorni di San Gimignano:

  • Colle Val d’Elsa: un borgo incantevole rinomato per la sua produzione artigianale. Pensate, il 94% della produzione di cristallo italiana (e il 14% di quella mondiale) provengono da questo borgo! Il borgo ha le fattezze di una cittadina tipicamente medievale con mura antiche, torrioni e case in pietra. L’esperienza è ancora più bella per la presenza delle antiche botteghe legate alla creazione del cristallo. Tra tutte fermatevi alla Grotta di Cristallo, un’antica grotta del ‘300 arricchita da tantissime produzioni di cristallo provenienti dai laboratori locali;
  • La Riserva Naturale di Castelvecchio: si trova a soli 10 Km da San Gimignano e comprende i ruderi di Castelvecchio, uno stupendo borgo abbandonato ricco di una rocca abbandonata, due mulini e della Chiesa dei Santi Frediano e Giovanni. Il borgo è raggiungibile seguendo alcuni dei percorsi FAI.
  • Certaldo: un piccolo borgo a soli 25 minuti d’auto da San Gimignano caratterizzato dagli stupendi edifici in mattoni rossi, risalenti ai tempi dell’Imperatore Federico Barbarossa. Ricordatevi di assaggiare o comprare la famosa cipolla rossa di Certaldo: dal sapore agrodolce e utilizzata nella cucina locale fino dal 1300; scoprite i luoghi che hanno dato i natali a Boccaccio;
  • Monteriggioni: si trova a metà strada da Siena, a soli 25 minuti da San Gimignano. Monteriggioni sorprende per la sua presenza. Si sviluppa all’interno di una cinta medievale rimasta incredibilmente intatta. Il paese è accessibile attraverso due sole porte che conducono a Piazza Roma, il cuore di Monteriggioni. Tutto attorno ha 14 torri e un passaggio sopraelevato integro. Un luogo assolutamente da non perdere! Potete trovare qui sul blog la mia breve guida alla visita di Monteriggioni.
  • San Minato: si trova a 50 Km da San Gimignano, in provincia di Siena. Tappa fondamentale nella via Francigena, San Miniato è rinomata con l’appellativo di “patria del tartufo”, servito nei deliziosi piatti dei suoi ristoranti.
  • Volterra: si trova a soli 30 Km da San Gimignano ed è rinomata per il suo tipico aspetto medievale. Oltre ai recenti ritrovamenti d’epoca etrusca, Volterra è ricca di bellissime attrazioni capaci di riportarti indietro nel tempo come i diversi musei, il Duomo, Palazzi Storici come la Fortezza Medicea, l’Anfiteatro Romano costruito sul pendio di una collina, la cinta muraria.

Se cercate ispirazione per altre location favolose da visitare in Toscana, vi suggerisco:

In alternativa, cercate altre destinazioni simili qui sul blog tra i molti contenuti con tag “#borghid’Italia“!


Con questo termino la nostra guida alla visita di San Gimignano.

Presto terminerò di scrivere il racconto del nostro itinerario on the road di 5 giorni tra i borghi più belli del centro Italia e alcuni dei microbirrifici migliori del nostro paese, un’esperienza low cost ricca di luoghi meravigliosi e di belle sorprese!

Spero che questa guida abbia risposto a tutte le vostre domande. Se così non fosse, lasciate un commento o scrivetemi per email. Vi rispondo sempre molto volentieri!

Buona giornata e buon viaggio!


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Si ringrazia Martina Varchetta per il suo lavoro da web editor.

Per le foto nella sezione “Che cosa vedere nei dintorni di San Gimignano”, si ringraziano: