Libri e viaggi: quando il viaggio diventa un’esperienza di crescita

Viaggiare è un concetto che può assumere significati diversi a seconda del contesto in cui viene utilizzato. A farci viaggiare non è spesso lo spostamento fisico quanto l’apertura che siamo disposti a dimostrare nei confronti della crescita e delle nuove esperienze che il “diverso” nel mondo è in grado di offrirci.
A farci viaggiare sono quelle pulsioni interne e stimoli esterni che mantengono vivi i nostri sogni. Dopotutto la vita stessa è un viaggio continuo. Non è fatta di cicli ma di un lungo percorso che si contrae, si distorce, fluttua tra continue gioie e dolori, tra successi e fallimenti, tra il cadere e il rialzarsi.
Anche le piccole cose di ogni giorno possono darci molto se siamo aperti ad abbracciarle, se troviamo la forza di rinnovarci e di non riviverci continuamente. A farci viaggiare e a renderci felici sono spesso concetti semplici: un piatto del nostro cibo preferito, le note di una canzone che amiamo, un passaggio di un racconto emozionante.
La lettura è uno dei modi più spontanei ed efficaci per viaggiare con la mente. Nel percoso che abbiamo intrapreso e che ci ha portato alla partenza di moltissimi dei nostri viaggi, abbiamo letto moltissimi libri sul viaggio di diversa natura: dai testi autobiografici a quelli più tecnici e sulla crescita personale.
In questo articolo abbiamo raccolto i 10 libri che più ci hanno ispirato e hanno contribuito a tracciare la nostra strada. Speriamo possano aiutare anche voi nella vostra crescita personale o che possano risultare una buona idea per un regalo speciale.
Libri e viaggi: ecco le nostre scelte
L’arte di viaggiare di Alain De Botton
L’arte di viaggiare non è un titolo a caso. Infatti l’autore, Alain de Botton, decide di affidarsi veramente all’arte di pittori e scultori, poeti, filosofi e letterati del passato, per raccontare delle destinazioni non solo con l’occhio del viaggiatore, ma anche con quello dell’artista. Guarda ai colori della Provenza con l’occhio di Van Gogh, descrive Amsterdam e Madrid con le voci di Flaubert e Humboldt. Viaggia in lungo e in largo tra le poesie di Baudelaire e i dipinti di Hopper. Rivaluta le Barbados, da lui inizialmente trovate poco interessanti, sotto lo sguardo di Huysmans. Inifine inquadra in una prospettiva diversa e romantica il Lake District di Wordsworth. Più di tutto, Alain punta alla sensibilità, alla voglia del viaggiatore di “vedere davvero”, di curiosare, di sperimentare, come lui stesso fa, seguendo gli insegnamenti dell’architetto John Ruskin, imparando a disegnare i luoghi per poter vedere e viaggiare ogni giorno.
Le coordinate della felicità di Gianluca Gotto
Con Le coordinate della felicità Gianluca Gotto ripercorre il viaggio personale che l’ha portato a raggiungere una nuova consapevolezza su se stesso e sulla vita. Un racconto autobiografico sulla vita dell’autore del blog Mangia Vivi Viaggia e della sua decisione di partire alla ricerca delle sue coordinate della felicità. Da una grigia cittadina del nord Italia, seguirete Gotto nelle sue prime aperture alla vita in Australia, osserverete il raffozamento dei suoi desideri in Canada fino al cambiamento puro e profondo avvenuto in Asia. Un libro d’ispirazione, con messaggi positivi e motivanti sulla crescita personale e sul percoso più straordinario e importante che ci sia: la ricerca della propria felicità.
Viaggio in Italia di Johann Wolfgang von Goethe
In questo grande classico sui viaggi itineranti pubblicato in due volumi all’inizio dell’Ottocento Goethe racconta il Grand Tour che lo portò a visitare la penisola italiana tra il 1786 e il 1788. Goethe descrive l’arte, la cultura e la situazione sociale e politica delle città e dei paesi in cui ha potuto sostare per lungo o breve tempo. Si sofferma particolarmente sulle descrizioni dei giardini e delle opere d’arte da lui ammirate nelle città dell’Italia Settentrionale, a Venezia, Firenze e Roma.
Particolare attenzione è posta sulla Sicilia, al tempo un luogo molto difficile da attraversare e visitare per i turisti a causa delle condizioni stradali, e su Napoli, che definisce “un paradiso, ognuno vive in una specie di ebrezza e di oblio di sé stesso!”. Attraversando l’Italia con Goethe sarà possibile vedere il nostro Paese sotto una luce nuova, diversa, attraente. Soprattutto, come il giovane poeta, si potrà crescere e maturare, approfondire e studiare le bellezze del nostro paese, spesso dimenticate.
Nelle terre estreme di Jon Krakauer
Sul tema libri e viaggi, Nelle terre estreme rimane uno dei più conosciuti. La storia narra l’avventura di Chris McCandless raccontata dal giornalista Jon Krakauer. Il racconto è differente della narrazione lineare del celebre film Into the Wild del regista americano Sean Penn. Nel libro si segue il lavoro di Krakauer nell’intento di ricostruire i fatti che hanno definito il viaggio di Chris tramite diari e testimonianze. Una storia emozionante, forte e profonda, che segue le tracce di Chris attraverso il continente americano. Un tentativo di fare luce su cosa possa aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, fino alla sua morte in quell’autobus abbandonato in Alaska.
Piccolo trattato sull’immensità del mondo di Sylvain Tesson
Il Piccolo trattato sull’immensità del mondo di Tesson è un racconto sul vagabondaggio, sul nomadismo, sulla scoperta della propria città. Tesson è un giovane e avventuroso viaggiatore di Parigi, che a sedici anni iniziò a scalare le cattedrali francesi di notte, per avere approfonditi confronti con i pipistrelli in bilico sui cornicioni delle architetture. Trentaduenne, evolve e dedica i suoi interessi alle fronde ombrose degli alberi, su cui passa intere nottate, conifera dopo conifera, paese dopo paese.
Il trattato è il diario di bordo del viaggiatore che fugge dalla frenesia della quotidianità. Scala le vette tibetane, attraversa le steppe dell’Asia, dorme sulle guglie della cattedrale di Notre-Dame dopo averle raggiunte a mani nude e senza nessun’imbracatura a proteggerlo. Un libro, questo, che ci ha colpito particolarmente poiché spensierato, liberatorio, introspettivo, analitico, con descrizioni poetiche di immagini che diventano vivide e chiare nella mente del lettore, come le luci della città di Parigi nella notte.
Quattro ore a settimana di Timothy Ferris
“Ricchi e felici lavorando 10 volte di meno“, è questo il messaggio proposto da Quattro ore a settimana, la storia di Timothy Ferris che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Timothy Ferris ha passato oltre cinque anni a studiare e analizzare le abitudini dei nuovi neo-ricchi, persone che hanno abbandonato la strada di una vita completamente dedicata al lavoro e al guadagno per vivere alla grande dedicando la maggior parte della giornata al tempo libero e alla mobilità. Questo libro racconta la ricetta di una vita fatta non solo di sacrifici e di stress; mostra che c’è sempre un’altra strada da percorrere e soprattutto svela quali siano i trucchi per intraprenderla.
Timothy propone uno stile di vita a cui tutti possono ambire; libero e ricco di prospettive, in cui l’idea di un viaggio a lungo termine non è un’utopia ma è un obiettivo raggiungibile da chiunque.
Succede sempre qualcosa di meraviglioso di Gianluca Gotto
Gianluca Gotto torna da poco sul panorama letterario con il suo nuovo scritto, Succede sempre qualcosa di meraviglioso. Il protagonista di questo nuovo racconto è Davide, un giovane ricco di progetti per il futuro ma che vede tutte le sue certezze crollare. Una tragedia personale lo porterà a perdere completamente ogni speranza per il futuro. Una promessa fatta, un viaggio improvviso in Vietnam e un incontro fortuito lo aiuteranno a ritrovarsi e ad apprendere un approccio alternativo alla vita, pieno di luce e di buoni propositi. Con questa storia Gianluca Gotto affronta nuovamente il tema della ricerca della felicità ma lo fa in maniera più universale; mostrando come la felicità non sia un obiettivo da raggiungere ma da coltivare, giorno dopo giorno, mantenendo uno stato di calma, leggerezza e pace interiore indipendentemente da ciò che il destino ha in serbo per noi.
Sulla strada di Jack Kerouac
Se avete intenzione di partire per un viaggio on the road degli Stati Uniti, non potete perdervi Sulla strada di Jack Kerouac. Un racconto autobiografico dell’autore, anno 1951, in cui sono descritti i paesaggi desolati e le immense metropoli americane visitate dal protagonista. Un viaggio svolto in parte in autostop, in parte con l’amico Neal Cassidy. Ambientazioni che fanno da sfondo al sogno della Beat Generation, spinta dal desiderio di libertà, di allontanarsi dai valori borghesi delle precedenti generazioni. La Beat Generation ritrovava il senso stesso della vita nel viaggio, anelando a un’esistenza anticonformista, lontana dalla società consumistica degli americani degli anni ’50. Kerouac descrive con forte sentimento i chilometri percorsi on the road. Un racconto che, alla fine, lascia fortissimo il desiderio di vivere la sua stessa esperienza, inclusa la crescita personale e la maturazione.
Un indovino mi disse di Tiziano Terziani
Nel 1976 un vecchio indovino cinese avvertì Tiziano: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai” . Un indovino mi disse racconta di come il celeberrimo giornalista Terziani non abbia dimenticato questo monito ma decida comunque di continuare il suo viaggio da corrispondente. Decide anzi di guardare il mondo con occhi nuovi e di non smettere di viaggiare. Si muove solo via terra e via mare prendendo treni, auto, navi e spostandosi a volte a piedi. Questo cambiamento gli permette di vedere i luoghi della sua amata Asia sotto una prospettiva diversa e spesso inaspettata. Una delle più belle scritture italiane sull’Asia, un’esperienza che porta alla scoperta del senso del divino, del destino e alla rivalutazione del viaggio lento.
Viaggio in Portogallo di Josè Saramago
Nel suo Viaggio in Portogallo, pubblicato per la prima volta nel 1981, Josè Saramago non descrive il viaggio solo come un itinerario geografico. È un vero e proprio viaggio dell’anima, verso la crescita interiore, attraverso l’arte, l’architettura, i profumi, i sapori della terra, la psicologia di un popolo. Premio nobel per la letteratura, Saramago ci accompagna lungo il percorso che parte dall’estremo nord del Portogallo, al confine con la Spagna, e prosegue verso mete sconosciute. Tocca tradizioni popolari, luoghi di culto spesso sbarrati e visitabili solo grazie alla solerzia delle donne e degli abitanti del posto. Il narratore non ha nome, ma ha un’identità. È chiamato “il viaggiatore” ed è invitato, e invita i lettori, a prendere strade inusuali, a tornare indietro, a diffidare degli itinerari semplici e prestabiliti. Lo scopo non è quello di trovare la strada, ma di perdersi.
Se siete interessanti ad altre storie sui viaggi e sulla crescita personale vi rimandiamo al nostro articolo “Netflix: 13 tra documentari, film e serie tv sui viaggi e sulla ricerca della felicità“.
Quali altri testi sui viaggi e sulla crescita personale consigliate? Condivideteli nei commenti.